altroSenso, la mostra fotografica per vedenti ai Laboratori Visivi

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ROMA. Usare il linguaggio della fotografia per raccontare un mondo in cui le immagini sono difficilmente accessibili. È questa la grande sfida che sta dietro al progetto fotografico “altroSenso”, raccontare la condizione delle persone sordocieche, intravedere le molte difficoltà ma anche l’incredibile normalità, considerare nuovi modi di vedere, sentire e comunicare.

 

ph Bruno Fulco
ph Bruno Fulco

 

La mostra fotografica, che sarà inaugurata venerdì 9 maggio nell’atelier di via Margutta 51/A, nasce dal lavoro di sette fotografi dell’associazione Laboratori Visivi, che per diversi mesi hanno seguito le attività socio-culturali di un gruppo di persone sordocieche all’interno della struttura diurna di informazione, approfondimento culturale e socializzazione del Centro regionale S. Alessio Margherita di Savoia.

 

ph Antonio Di Cecco
ph Antonio Di Cecco

 

Al pubblico viene presentata una “mostra fotografica per vedenti“, un racconto rivolto a chi ha voglia di conoscere meglio la condizione delle persone sordocieche, al di là dei luoghi comuni, del pregiudizio e della scarsa informazione. I fotografi Gianluca Azzalin, Luca Colaneri, Antonio Di Cecco, Benedetta Di Magno, Bruno Fulco, Simona Pampallona, Andrea Vecchia hanno cercato ognuno la propria chiave di lettura per interpretare il tema della sordocecità, scegliendo di sottolineare la “normalità” delle attività – soprattutto culturali – che gli utenti svolgono all’interno del Centro e con cui ogni autore ha potuto confrontarsi.

 

ph Simona Pampallona
ph Simona Pampallona

 

Tra le foto in mostra si potranno trovare alcuni ritratti degli utenti del centro diurno, insieme a quelli degli interpreti e dei responsabili, tutte persone che vivono questa esperienza su fronti diversi ma accomunati dallo stesso obiettivo. Attraverso le immagini degli ambienti, degli oggetti, dei gesti, si vuole dare un contributo all’informazione sulla condizione della sordocecità e permettere a questa realtà di uscire fuori dalle mura dei centri specializzati che già la conoscono.

 

ph Andrea Vecchia
ph Andrea Vecchia

 

La realizzazione della mostra è stata finanziata con il fondamentale contributo “dal basso” derivato dall’iniziativa di crowdfunding organizzata nel Marzo 2013. L’evento non si è configurato solo come una raccolta di donazioni, poichè offrendo il proprio contributo, i partecipanti hanno ricevuto stampe fotografiche del progetto realizzate dai sette fotografi, in diverso formato, autografate e in tirature differenti.

 

Infowww.laboratorivisivi.it  

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