BOLOGNA. Il 28 maggio, dalle 17 alle 20, nella sede di S. Cristina del Dipartimento delle Arti (p.tta G. Morandi 2) si inaugurerà DAMSdogs, il risultato di un’esercitazione didattica svolta dagli studenti Dams di Bologna per il corso di Storia della fotografia tenuto da Claudio Marra. Non si tratta di una mostra in senso proprio, ma di una grande installazione collettiva molto particolare, fondata su un’unitarietà linguistica e tematica. Tutte le fotografie sono, infatti, state realizzate con un applicativo disponibile in rete che replica il processo e il format polaroid. Identico e obbligatorio è stato anche il soggetto delle immagini: cani.
L’uso (seppure finto/artificiale) della polaroid è stato un modo per riflettere sul principio della bassa autorialità che la fotografia ha portato nell’arte, uno degli argomenti al centro del corso. Allo stesso modo il tema unico, volutamente banale e fotoamatoriale, è stato pensato per richiamare la stessa prospettiva, anche se poi è evidente che un’installazione di svariate centinaia di pezzi, che ossessivamente ripetono lo stesso soggetto, trasforma concettualmente tutto il progetto.
Come ospite d’onore, parteciperà all’evento Franco Vaccari che presenterà il suo film Cani lenti del 1971. Vaccari figura prestigiosa nell’arte degli ultimi quarant’anni (tre volte presente alla Biennale di Venezia a partire dalla mitica installazione con cabina per fototessere del 1972) è un autore che proprio sul tema dell’anti-autorialità ha portato contributi fondamentali, sia attraverso le sue opere sia attraverso numerosi scritti teorici. Lo stesso film Canni lenti, fondato su un soggetto “banale” come i cani di strada, rappresentò sicuramente un’anomalia rispetto ai canoni che in quegli anni caratterizzavano “intellettualisticamente” il film d’artista.
Dopo la proiezione (prevista per le 17,30) Vaccari converserà sul proprio lavoro con Claudio Marra e gli studenti del corso Dams.
Ingresso libero.