Picwant –la prima app creata per permettere a chiunque di pubblicare le proprie foto e i propri video realizzati con lo smartphone e venderli online- lancia una Call To Action e invita tutti a cimentarsi con la app e inviare contenuti, foto e video, legati ad eventi di attualità, cronaca e spettacolo. I contenuti inviati tramite la app possono essere di stock (Creative) o news (Editorial): ad esempio realizzati nel tempo libero (vacanze, hobby, cucina, ecc.), o per catturare momenti di vita, come gli eventi in corso nelle nostre città (ad es. la Milano Fashion Week etc.) o i mezzi pubblici che tornano ad affollarsi di pendolari o, ancora, il rientro a scuola.
“Nelle ultime due settimane siamo stati letteralmente sommersi dai contenuti inviati dagli utenti e finora ne abbiamo già approvati quasi 1.000 – racconta Stefano Fantoni, amministratore unico di Picwant – Il lavoro di selezione che stiamo facendo è impegnativo, ma ci dà anche conferma dell’intuizione dietro Picwant: la qualità dei contenuti ripresi con i nuovi dispositivi è sorprendente e molte delle immagini che vengono scattate sono uniche proprio grazie al fatto che rappresentano momenti della vita di ognuno di noi”.
Oltre che alla possibilità di guadagnare con i propri scatti, il successo di Picwant è dovuto all’estrema semplicità ed immediatezza d’uso: per iniziare basta scaricare l’applicazione gratuita, disponibile per iOS e Android, registrarsi e inviare tramite la app almeno 10 contenuti (immagini, video o entrambi). Lo staff di photo editor professionisti di Picwant valuterà i materiali inviati e, se almeno 5 di questi sarà approvato, invierà il contratto al fotografo che, una volta firmato, diventerà Picker a tutti gli effetti e potrà vedere i propri contenuti disponibili sul sito picwant.com per chiunque necessiti di immagini e video. Da quel momento in poi si potrà caricare quanti contenuti si desidera: il materiale foto e video inviato sarà sempre valutato dal team di photo editor di Picwant prima della pubblicazione sul sito. Questo al fine di garantire il livello di qualità dei contenuti venduti e la sussistenza delle liberatorie necessarie nel caso le immagini e i video ritraggano persone per permettere l’utilizzo dei contenuti per usi commerciali e non solo editoriali.