VENEZIA. Per la prima volta le opere originali provenienti dalla collezione della famiglia Rosenblum di New York, il più consistente fondo archivistico di stampe vintage di Lewis Hine in mani private sarà esposto, fino all’8 dicembre, a Casa Tre Oci. L’esposizione “Lewis Hine. Building a Nation” presenta un nucleo di 6o vintage print con i cicli più conosciuti di Hine: dai famosi operai dell’Empire State Building agli immigrati di Ellis Island, dal reportage di Pittsburgh, al lavoro minorile in Pennsylvania, North Carolina e Virginia.
Il grande pubblico potrà ammirare la maestria e l’umanità del padre della “fotografia sociale” e collegare alla sua esperienza alcuni dei valori più alti della generazione successiva rappresentata per esempio dalla Photo League.
Lewis Hine, nato a Oshkosh nel Wisconsin, porta dentro di sé un senso di stupore e di rispetto per la grandezza della natura umana: un’umanità che ha dimostrato di saper sfidare le leggi della fisica, superare i limiti dello spazio, del tempo e della ragione, anche a costo di rinunce, fatica e sofferenza. Hine, insegnante e sociologo della Columbia University, decise così di abbracciare la macchina fotografica per meglio rappresentare la grandezza umana dentro le condizioni sociali: la sua fotografia costruì una nazione.
Forse siete stufi di immagini di lavoro minorile. Bene lo siamo tutti, dirà Hine: ma noi ci proponiamo di rendere voi e tutto il paese così a disagio di fronte a questa faccenda, che quando arriverà il tempo dell’azione, le immagini del lavoro minorile saranno soltanto una testimonianza del passato. Il lavoro minorile, le sue immagini di uomini volanti sui grattacieli in costruzione (correndo gli stessi rischi a cui erano sottoposti gli operai, per ottenere le angolature migliori si sistemava in uno speciale cesto, creato appositamente per lui, che dondolava a più di trecento metri di altezza sopra la Fifth Avenue), e le vedute sterminate dei quartieri industriali divennero gli strumenti con i quali l’America moderna promosse le riforme sociali sul lavoro.
Nel 1932, venne pubblicato il suo primo volume dal titolo Men at Work: ebbe subito un successo straordinario. Il 1936 è l’anno di Tempi Moderni di Charlie Chaplin e se si ride dell’operaio diventato un ingranaggio delle immense macchine, non si può non pensare alla famosa fotografia di Hine del 1920 del meccanico con micrometro per misurare l’albero di trasmissione che sta costruendo.
Elemento di spicco sarà la proiezione in mostra del film America and Lewis Hine [60’], di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck della Daedalus Production. La mostra, di Admira, Milano, è prodotta e organizzata da Civita Tre Venezie e accompagnata dal libro catalogo di Admira Edizioni con saggi di Mario Calabresi e Nicolò Leotta.
Info: www.treoci.org