Imbizzarriti, a Roma la presentazione del libro di Francesco Schlitzer

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ROMA. Martedì 3 febbraio alle 19 Francesco Schlitzer, autore del libro “Imbizzarriti”, incontrerà il pubblico a Fandango Incontro in occasione dell’uscita del suo libro pubblicato da Contrasto. All’eventoLa libertà è partecipazione. Storia di una piccola rivoluzione”, moderato da Neri Marcorè, parteciperà anche Gian Antonio Stella e Fabio Lovino, autore delle fotografie del libro. Nell’ambito della serata ci saranno interventi di Gianluigi Chiodaroli, Paola De Micheli, Cinzia Mascoli e Simona Vicari.

 

la copertina del libro edito da Contrasto
la copertina del libro edito da Contrasto

 

L’incontro sarà l’opportunità per raccontare per la prima volta le positive conseguenze che la liberalizzazione ha prodotto sul lavoro degli artisti che hanno aderito ad Artisti 7607. Come racconta Schlitzer in Imbizzarriti, infatti, mille attori italiani (Artisti 7607) si sono battuti per potersi rendere autonomi nella gestione dei diritti economici maturati dalle repliche delle opere (diritti connessi al diritto d’autore) e costruire un progetto che fosse in grado di sostenere e difendere con indipendenza e coraggio gli artisti: Paolo Calabresi, Carolina Crescentini, Elio Germano, Valeria Golino, Cinzia Mascoli, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Neri Marcorè solo per citarne alcuni, ma i protagonisti di questa storia sono anche Emma Bonino e Paola De Micheli, Simona Vicari e molti altri ancora. Tutti immortalati dalle fotografie di Lovino.
 
Un gruppo di attori scopre che l’Istituto che li avrebbe dovuti rappresentare e che operava come monopolio di fatto era incapace di amministrare i loro diritti, tanto da tenere bloccati oltre 118 milioni di euro.

 

© Fabio Lovino/Contrasto
© Fabio Lovino/Contrasto

 

Francesco Schlitzer, esperto di relazioni istituzionali, viene coinvolto e “travolto” dagli “Imbizzarriti” che altro non chiedono di essere aiutati a trovare un varco nella selva della burocrazia e di far arrivare la loro voce a chi nelle istituzioni dovrebbe ascoltarli. Invece di recitare, gli “Imbizzarriti”, con Francesco, iniziano a dedicare del tempo prezioso a leggere carte, incontrare burocrati e frequentare palazzi e a battersi per la liberalizzazione.

 

Racconto una vicenda che racchiude tutti gli atavici difetti, le perversioni e le inefficienze di cui è piena l’Italia. Una storia di conservazione, di un sistema di potere incancrenito fondato su un meccanismo che stava bene a tutti, tranne alla maggioranza che dovrebbe beneficiarne: gli artisti. Un vero e proprio esproprio a danno di un’intera categoria di lavoratori. Gli ingredienti ci sono veramente tutti: scarsa trasparenza, violazione di diritti elementari, occupazione da parte dei partiti (tutti o quasi), cattiva politica, leggi scritte male e, non manca mai, banale incapacità. Ingredienti di una frittata che è durata circa trent’anni, con una vasta complicità anche del settore privato. Racconto com’è stata ottenuta una liberalizzazione. Quella della remunerazione degli artisti interpreti ed esecutori che viaggia sotto il nome di diritti connessi al diritto d’autore. Si tratta di una vera liberalizzazione nel senso di rendere liberi. Prima gli artisti non potevano sapere quanto e perché ricevessero occasionalmente quel “salario” che arrivava nelle loro tasche. Lo faccio perché anche queste vicende possono raccontare i mali in cui noi italiani siamo precipitati.

Francesco Schlitzer

 

© Fabio Lovino/Contrasto
© Fabio Lovino/Contrasto

 

Dopo aver ottenuto la liberalizzazione, oggi Artisti 7607 è una Società Cooperativa fatta di “mille attori imbizzarriti” che hanno una sede provvisoria nel quartiere Flaminio. Hanno incassato i primi diritti e hanno distribuito a tutti gli iscritti, in parti uguali tutto ciò che la legge prevede. Il Consiglio di Amministrazione è fatto quasi interamente da attori; si fanno assistere da un manager e uno staff legale. Ricevono continue adesioni e adesso le istituzioni non possono più ignorarli. Non hanno timore di affrontare lunghi ricorsi amministrativi o cause civili: hanno le competenze, il tempo e le risorse per combattere. Hanno avviato le trattative con i principali utilizzatori e stavolta state certi che sapranno difendere al meglio i propri interessi.

 

Francesco Schlitzer (Napoli, 1965). Ha iniziato il percorso professionale nella pubblica amministrazione che decide di lasciare per specializzarsi in Italia e in Europa in relazioni istituzionali. È stato responsabile dei rapporti con i media del capogruppo dei liberal democratici europei della Commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo. Dopo diversi anni nel settore della consulenza, è chiamato a Capo delle relazioni istituzionali italiane ed europee del Gruppo Autostrade S.p.A. Nel 2008 crea VerA, società specializzata nei rapporti con le Istituzioni e prima in Italia ad aderire ai principi etici del cosiddetto “responsible lobbying” delle Nazioni Unite. È vicepresidente della Onlus L’AltraNapoli che si occupa d’interventi di riqualificazione urbana e sociale nella città di Napoli.

Fabio Lovino (Roma, 1963). Comincia giovanissimo a fotografare. La passione per l’immagine diventerà presto un lavoro che lo porterà a seguire jazzisti e rockstar come tour photographer e poi realizzando copertine di dischi. Solo in ordine di tempo, gli ultimi album realizzati sono quelli di Mark Knopfler e Morrissey in Inghilterra, Elisa, Caparezza, Subsonica, Marina Rei, Alex Britti e Cammariere in Italia. Ha realizzato ritratti di artisti italiani ed internazionali come Robert De Niro e Al Pacino, Benicio del Toro, Terry Gilliam, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, David Lynch, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Laura Morante, Sergio Castellitto… Molti ritratti sono apparsi sui più famosi magazine italiani ed esteri. Come regista e produttore ha realizzato video con artisti italiani ed esteri. Ha pubblicato, tra l’altro, Le stagioni del parco (Contrasto, 2007) e Portraits (Damiani, 2012).

ARTISTI 7607. Lo Statuto Sociale Europeo degli Artisti (data di nascita 7-6-07) difende il principio dell’equo compenso – cioè i proventi degli artisti maturati attraverso lo sfruttamento sul mercato delle opere di cui sono interpreti – e ribadisce che spetta agli artisti scegliere a chi affidare la gestione dei propri diritti connessi. Dal 2010 l’associazione ARTISTI 7607 si è battuta per riaffermare questo diritto in Italia. Nel 2012 il legislatore ha definitivamente sancito che “l’attività di mediazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore, di cui alla legge 22 Aprile 1941 num. 633, in qualunque forma attuata, è libera”. Oggi ARTISTI 7607 Società Cooperativa è dotata dei requisiti prescritti dall’ordinamento per lo svolgimento dell’attività di collecting ed è operativa nella negoziazione, raccolta e distribuzione dei diritti connessi al diritto d’autore.

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