NAPOLI. Di quale sostanza si compone un viaggio? In quante direzioni si può andare quando si parte? E come ci si trasforma quando si torna? La mostra Slideluck On Board in mostra fino alla fine di maggio all’Aeroporto Internazionale di Napoli è un percorso di visioni da seguire come punti su una mappa: venti frontiere dello sguardo, un unico attraversamento emotivo.
Curata da Irene Alison e Roberta Fuorvia, con la collaborazione di Agnese Capalti e l’art direction di Alessandra Pasquarelli, l’esposizione è un focus su un unico orizzonte, percorso dalla macchina fotografica in tutta la sua ampiezza e raccontato in tutte le sue sfumature: lo stupore dell’ignoto, la vertigine del perdersi, la leggerezza dell’andare, il prodigio di ritrovarsi diversi.
Il viaggio, quindi, come esperienza del corpo e dell’anima, come gesto esistenziale o come bisogno fisico, come processo di cambiamento in cui la dimensione del “dentro” e quella del “fuori” entrano in contatto.
Gli scatti in mostra sono tratti dai progetti dei venti fotografi selezionati per l’evento Slideluck Naples, snodo napoletano del prestigioso network internazionale Slideluck e offrono venti prospettive sul contemporaneo, indagato attraverso luoghi e storie differenti, legati con un filo per mettere in luce la comune tensione che li unisce: un cambiamento, un’evoluzione – a volte impercettibile, a volte troppo rapida – che, a latitudini e in scenari differenti, investe l’anima così come i panorami.