S’intitola ‘Contatti & contrasti‘ la mostra di Maestri della fotografia edizione 2019, appuntamento che galleria Valeria Bella organizza dal 2012, a cura di Michele Bella.
Una collettiva con fotografie – tra gli altri – di Ugo Mulas, Luigi Ghirri, Carlo Orsi, Toni Thorimbert, Davide Monteleone e Guido Guidi.
Contatti e contrasti: la mostra
Il titolo è più che mai pertinente: contatti allude sia alle stampe a contatto di alcuni autori esposti che hanno lavorato col grande formato o con Polaroid, (Guidi, Fabbri e Ermoli) che al titolo del celebre lavoro di Basilico, presente in mostra.
Contrasti invece allude alle diverse visioni degli autori e alla scelta dei relativi soggetti che danno forma a una esposizione complessa, che scorre lungo un cammino temporale e concettuale molto movimentato e strutturato.
Contrasti è inoltre il titolo di una delle più significative opere esposte, una foto vintage concettuale di Giuseppe Cavalli, autore e pioniere dell’immediato dopoguerra, fondamentale nella storia della fotografia italiana.
Gli autori in mostra
Tra gli autori storici, Ugo Mulas realizzò negli USA, a metà degli anni ’60, un lavoro straordinario sul movimento della Pop Art, il cui grande valore viene oggi riconosciuto con una sua splendida mostra personale in una delle più importanti gallerie di New York.
Da questo lavoro provengono quattro foto vintage esposte nella mostra di Valeria Bella, ritratti di quattro di quei grandi artisti che caratterizzarono un’epoca: Andy Warhol, Jim Dine, Jasper Johns e Robert Rauschenberg.
Uno spazio molto importante è riservato a due grandi fotografi emiliani, interpreti di fondamentali lavori sul paesaggio, oggi riconosciuti come maestri in tutto il mondo: Luigi Ghirri e Guido Guidi, due concetti di lavoro molto diversi, a volte contrapposti.
Se in questo momento Ghirri, grazie alle tre mostre istituzionali che per mesi hanno girato nei musei d’Europa, attraversa un momento di gloria, con l’attenzione di tutti i più i più importanti studiosi, critici e mercanti puntati sulle sue opere ambite da tutti i mercati, Guido Guidi non è da meno.
Uscito da quell’ombra che lo nascondeva agli occhi dei più, considerato ermetico come personalità e come autore, negli ultimi anni Guidi è divenuto oggetto di studio e di attenzione, molto apprezzato in vari paesi, spesso più che in Italia. Oggi il suo nome si è consolidato, ed è considerato uno dei grandi fotografi italiani e del mondo.
Uno dei suoi allievi, Cesare Fabbri, ne sta seguendo le orme, e come il maestro è più conosciuto all’estero che in casa propria.
Ravennate trapiantato in Sardegna, Cesare sta sviluppando un lavoro sul paesaggio e sull’architettura (forse sarebbe più corretto parlare di edilizia) e su quel particolare codice estetico che già fu indagato dai due suoi illustri predecessori.
In mostra opere tratte dai lavori The Flying carpet e Sardegna. In quest’ultimo Cesare cerca nell’isola mediterranea la traccia della presenza dell’uomo, sia preistorico che contemporaneo, e il suo intervento sul paesaggio: silente e misterioso quello dell’uomo preistorico, deturpante e squilibrato quello dell’uomo moderno.
Carlo Orsi spazia tra i piaceri della seduzione e lo stress del traffico, mentre Toni Thorimbert pesca dal suo archivio una storia di Autogrill anni ‘70, Italia d’altri tempi allegra ma non troppo.
Fra le novità i Miraggi di Valeria Gaia, visioni Sahariane immaginarie costruite con sapienti stratificazioni: più che paesaggi metafore di stati dell’anima.
Poi i Fiori dialettici, una bella serie di still life in bianco e nero realizzata in studio da Mario Ermoli. Semplici ma eleganti vasi di fiori danno spunto a una ricerca di forma e d’illuminazione molto ben riuscita.
Davide Monteleone mette in mostra un riassunto del suo interessantissimo lavoro sulla situazione post sovietica di Russia e dintorni. Foto umaniste di un universo in via di trasformazione, osservato anche dal punto di vista della Natura.
Pierre Pellegrini continua la sua capillare ricerca sul paesaggio, caratterizzata da uno stile rigoroso, mentre Paolo Verzone va nella direzione opposta e immortala il regista Quentin Tarantino in maniera unica e informale.
Chiude un maestro tra i maestri: Wim Wenders.
In procinto di girare Paris, Texas la sua visione del West riassunta con una magnifica serie di foto a colori.
Last but not the least Margherita del Piano con Cose buone dal Mondo, una serie di still life di prodotti di consumo in scatola rivisitati in chiave Pop 2.0, molto brillante e fresca.
Contatti & Contrasti | |
Dove | Galleria Valeria Bella, via Santa Cecilia 2, Milano |
Quando | dal 4 al 24 ottobre 2019 |
Orari | dal martedì al sabato 10-19. Lunedì dalle 15 alle 19 |
Ingresso | libero |
info | www.valeriabella.com |