Fino al 9 febbraio 2020, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano ospita la mostra Milano Anni 60. Un’esposizione che ripercorre la storia di un decennio che ha consacrato il capoluogo lombardo come una delle capitali mondiali della creatività. Una città in grado di assumere il ruolo di guida morale ed economica del Paese.
Il boom economico che trasforma Milano
Spinta dal boom economico, Milano si trovò improvvisamente a vivere un irrefrenabile fermento culturale. Anni caratterizzati da una forza progettuale senza precedenti e dalla voglia di lasciarsi alle spalle in maniera definitiva gli orrori della guerra.
La grande stagione della musica inaugura con il concerto di Billie Holiday del 1958 allo Smeraldo. E proseguirà con tutti i grandi del Jazz da Duke Ellington a Thelonius Monk fino a Chet Baker e Gerry Mulligan che a Milano erano di casa.
Indimenticabili anche il concerto dei Beatles al Vigorelli del 1965 e dei Rolling Stones al Palalido del 1967. Milano diventa città moderna e pronta ad accogliere i più grandi protagonisti della musica pop e rock d’oltremanica e d’oltreoceano.
Sono poi anni di grande fervore artistico. Con l’opera di Lucio Fontana e Piero Manzoni, di pietre miliari del design italiano quali Marco Zanuso, Bruno Munari, Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Bob Noorda. Ma anche di grandi esponenti della fotografia come Roberto Polillo, Carlo Orsi, Uliano Lucas, Gianni Greguoli, Fedele Toscani, Fabrizio Garghetti. E poi Giorgio Lotti, Emilio Frisia, Cesare Colombo, Ernesto Fantozzi, Paolo Monti, Silvestre Loconsolo, Piero Raffaelli. E di intensa vita notturna dei locali del jazz con Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci. Questi sono solo alcuni dei protagonisti della scena milanese che contribuirono all’incanto di quel decennio.
Un sogno da cui la città si svegliò bruscamente, il 12 dicembre 1969, con l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana.
La mostra: cosa vedere, cosa racconta
Curata da Stefano Galli, la mostra presenta fotografie, manifesti, riviste, arredi, oggetti di design e molto altro ancora, che faranno rivivere l’atmosfera di quell’epoca.
Il percorso espositivo, diviso in sezioni, si apre con le immagini della nuova Milano, il cui volto si modifica grazie alle nuove costruzioni. Il Pirellone, Torre Velasca, la Torre dei servizi tecnici comunali, il Centro direzionale, la Torre Galfa a cui si affiancano quartieri periferici come Quarto Oggiaro, Olmi, Gallaratese, Gratosoglio, Comasina.
Fotografie e riviste dell’epoca documentano il boom economico, con la realizzazione delle tangenziali milanesi, del tratto Milano-Piacenza dell’autostrada A1. E poi celebri nomi della grafica pubblicitaria furono chiamati a ripensare i brand delle nuove e rinnovate realtà aziendali.
Numerosi sono gli oggetti che aiutano a rievocare la grande stagione del design. Troviamo maestri del calibro di Bruno Munari, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Enzo Mari, Achille Castiglioni, Sambonet, Joe Colombo, Gio Ponti. Si racconta la storia delle aziende milanesi coinvolte in questa clamorosa stagione. Tra tutte Brionvega, Cassina, Zanotta, Kartell, Tecno, Fontana Arte, Artemide, Flos, Arflex e Danese.
Fermento culturale e poi lo stop
Anche il mondo della cultura, delle gallerie d’arte e del cabaret visse un periodo di grande spolvero. E naturalmente la musica, in particolare il jazz, che trovò casa in numerosi club sparsi per la città, come la Taverna Mexico.
Già alla fine degli anni Cinquanta, Milano divenne luogo apprezzato dove organizzare concerti memorabili. Si pensi a Billie Holiday allo Smeraldo, i Beatles al Vigorelli, i Rolling Stones al Palalido, Jimi Hendrix al Piper. Ma fu anche il palcoscenico che vide affermarsi artisti quali Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Patty Pravo.
La fine degli anni 60 segnò poi la nascita della contestazione, dalle rivolte studentesche negli atenei, sfociate nelle occupazioni della Statale e della Cattolica. Oltre a picchetti nelle fabbriche e gli scioperi.
Chiude la mostra la sezione dedicata a piazza Fontana e alla fine del sogno. Qui le fotografie della strage e dei funerali, accompagnate da documenti e alcuni oggetti legati a questo tragico avvenimento. Alla ricerca e selezione, negli archivi della Polizia di Stato e non solo, ha collaborato la Questura di Milano.
Milano anni 60. Storia di un decennio irripetibile | |
Dove | Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi piano terra, via Sant’Andrea 6, Milano |
Quando | 6 novembre 2019 – 9 febbraio 2020 |
Orari | Martedì-domenica: 10-20 Giovedì: 10-22.30 |
Ingresso | 12 euro intero; 10 euro ridotto |
Info | www.civicheraccoltestoriche.mi.it |