L’appello di Sebastião Salgado per salvare gli indigeni dell’Amazzonia sta circolando in queste in queste ore. Basta una firma per la petizione.
L’appello di Salgado
Uun appello al governo, al congresso e alla corte suprema del Brasile e alle autorità per agire rapidamente per evitare il contagio di queste comunità remote. Comunità che hanno già sofferto a causa delle foreste in fiamme e dei fiumi avvelenati. È questo l’appello del fotografo brasiliano Sebastião Salgado, che ha lavorato negli ultimi dieci anni tra le tribù amazzoniche. Ma anche di sua moglie Lélia Wanick Salgado, che disegna i suoi libri e mostre.
Una situazione doppiamente critica perché i territori riservati per legge all’uso esclusivo delle tribù indigene è invasa dai minatori, dai taglialegna e dagli allevatori di bestiame. Queste attività illecite si sono accelerate nelle ultime settimane perché fuori controllo a causa dell’emergenza sanitaria.
Gli intrusi illegali hanno portato il Covid-19 tra gli indigeni: per questo servono misure urgenti per proteggerli. Cinque secoli fa, questi gruppi etnici furono decimati da malattie portate dai colonizzatori europei. Da allora, le successive crisi epidemiologiche hanno ucciso la maggior parte delle loro popolazioni. Ora, con questo nuovo flagello che si sta diffondendo rapidamente in tutto il Brasile, i popoli indigeni, come quelli che vivono isolati nel bacino amazzonico, potrebbero essere spazzati via del tutto.