Fino al 9 gennaio, a Venezia, Palazzo Grassi ospita l’esposizione immersiva e fotografica “HyperVenezia. Venice Urban Photo Project” con fotografie di Mario Peliti.
Nato con il supporto di Saint Laurent e a cura di Matthieu Humery, conservatore presso la Collection Pinault, la mostra è un omaggio alla ricorrenza dei 1600 anni della fondazione di Venezia. Una scelta in linea con le proposte culturali in atto in questo anno di celebrazione della Serenissima e un motivo in più per la riapertura della fondazione dopo alcuni mesi di restauro.
HyperVenezia, un viaggio alla scoperta della Serenissima
HyperVenezia è un progetto che comprende al primo piano un allestimento immersivo con la proposta di tre installazioni. Un percorso lineare di quasi 400 fotografie che propongono un ideale itinerario per i sestieri di Venezia, una video installazione con oltre 3.000 fotografie che scorrono con l’accompagnamento musicale inedito ideato per l’esposizione dal noto compositore Nicolas Godin – membro del duo “Air”. Si accompagna a tutto questo una mappa site-specific di Venezia composta da un mosaico di circa 900 immagini geolocalizzate che concedono una panoramica della città.
L’esposizione comprende anche il tributo alla città “Venice Urban Photo Project“, progetto ideato e realizzato dal fotografo Mario Peliti.
Un’esperienza visiva straniante ed inconsueta su una delle città più celebri e fragili al mondo: una Venezia che si dissolve e fa affiorare l’anima di una città parallela, lasciata senza residenti. Una lettura perturbante che spiega il titolo scelto dal curatore e che destabilizza il percorrere luoghi che spesso si visitano senza guardarli veramente. Una verità che può valere in qualsiasi città del mondo disabitata.
Venice Urban Photo Project
Iniziato nel 2006, prima in pellicola e dal 2013 in formato digitale, questo progetto del fotografo Mario Peliti mappa sistematicamente la città di Venezia. L’elaborato progetto si ispira e segue la rigidità metodologica ed ufficiale delle grandi indagini territoriali dei maestri fotografi dell’Ottocento e del Novecento. Da Charles Marville a Eugène Atget, da Bernd e Hilla Becher a Gabriele Basilico fino a John Davies con l’intento di offrire una percezione, la più esauriente, della città all’inizio del nuovo millennio distinta nei suoi elementi architettonici, culturali e storici.
La produzione fotografica, che oggi conta più di 12.000 scatti, segue una modalità di ripresa identica: in bianco e nero, senza ombre e privata di residenti. Sebbene questi elementi, in una prima accezione, possono essere considerati trascurabili, sono quelli che ricalcano l’unità temporale alla sensazione visiva della città. Inoltre, la scelta di utilizzare una luce omogenea rende nitidi tutti i dettagli delle facciate, anche i meno visibili e l’assenza delle persone costituisce una riflessione sull’enigmatico e fragile destino della città lagunare: l’ignoto e l’essere senza abitanti. Il silenzio, poi, che invade migliaia di fotografie offre a Venezia stessa la possibilità di apparire nei suoi dettagli strutturali ed architettonici riconosciuti.
La singolarità di questa mappatura è sia immagine di un significativo valore d’archivio che di un’estetica omogenea dello sguardo personale del fotografo Peliti, dalla coerenza delle modalità di ripresa all’indagine continua della città. L’esito finale della ricerca fotografica è predetta per il 2030.
Alla fine del 2018 è stato firmato un accordo tra Mario Peliti, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, finalizzato alla valorizzazione di Venice Urban Photo Project attraverso la creazione di un fondo digitale – Venice Urban Photo Archive – presso l’ICCD.
HYPERVENEZIA | |
Dove | Palazzo Grassi, San Samuele 3231, Venezia |
Quando | 5 settembre 2021 – 9 gennaio 2022 |
Orari | dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19. Chiuso il martedì |
Ingresso | Intero 15 euro; ridotto 12 euro. Ingresso gratuito ogni mercoledì per i residenti della città metropolitana di Venezia e per gli studenti dell’Università Ca’ Foscari, dell’Università Iuav, dell’Accademia di Belle Arti, della Venice International University e del Conservatorio Benedetto Marcello. |
Info | www.palazzograssi.it |