Style Is Life è il titolo dell’esposizione con fotografie di Daniele Tamagni in mostra a Palazzo Morando Costume Moda Immagine a Milano.
Curata da Aïda Muluneh e Chiara Bardelli Nonino, promossa e organizzata dalla Daniele Tamagni Foundation in collaborazione con il Comune di Milano, questa è la prima grande retrospettiva del fotografo milanese, prematuramente scomparso nel 2017 a 42 anni.
L’esposizione, che presenta un’ampia selezione di reportage, resterà aperta fino al 1° aprile 2024.
I reportage di Daniele Tamagni: quali vedere a Milano?
Daniele Tamagni è stato un fotografo di rilievo internazionale. Il suo sguardo innovativo ha amalgamato fotogiornalismo, fotografia di strada e moda in uno stile diventato la sua cifra caratteristica. Documentando gli stili e le tendenze della moda di strada, ne ha testimoniato il valore politico, talvolta sovversivo.
In mostra a Milano 90 fotografie, tra cui alcune del tutto inedite, che offrono una panoramica dei suoi lavori più importanti. Vediamone alcuni.
I sapeurs congolesi
Nei suoi lavori Tamagni ha spesso immortalato l’orgoglio e la gioia di comunità urbane per le quali “lo stile è vita” e dove l’abbigliamento diventa una forma di identità. Ne è un esempio il lavoro sui sapeurs congolesi della Sape (Società degli Animatori e delle Persone Eleganti), anche conosciuti come i dandy di Bacongo, quartiere di Brazzaville nella Repubblica del Congo.
Sin dalle origini del movimento, all’inizio del Novecento, i sapeurs avevano reinterpretato lo stile dei colonizzatori francesi, esibendosi all’interno delle loro comunità in performance in cui ostentazione, lusso e raffinatezza diventavano strumenti di resistenza culturale. Tamagni è riuscito a far emergere lo stile e i colori degli abiti indossati, i dettagli degli accessori – occhiali da sole, orologi, cappelli – ma anche il gusto e la gioia di vivere.
Tant’è che l’affermato stilista inglese Paul Smith, per disegnare la sua collezione primavera-estate del 2010, si ispirò proprio alle fotografie del libro Gentlemen of Bacongo (pubblicato nel 2009 da Trolley Books e nel 2024 da Kehrer Verlag Heidelberg), ormai divenuto un best seller della fotografia, e che contribuì al riconoscimento dell’International Center of Photography di New York.
I metallari del Botswana
Il percorso a Palazzo Morando presenta poi i metallari del Botswana, un progetto del 2012, nel momento in cui il movimento afrometal era al suo culmine. Ospite di un gruppo heavy metal, creato dai nipoti di uno psicologo italiano che aveva realizzato il principale ospedale per malattie mentali del paese, Tamagni immortala anche la vita quotidiana degli artisti. Attraverso il suo sguardo ne risalta lo stile, gli accessori e gli strumenti, con un sapiente gioco di luci e contrasti.
Le cholitas boliviane
Ritroviamo la sinfonia di tessuti variopinti nei costumi tradizionali delle lottatrici di wrestling boliviane, progetto premiato dal World Press Photo. Le cholitas boliviane indossano una gonna particolare molto colorata (la pollera) e si sfidano così vestite per portare avanti, anche attraverso il wrestling, forme concrete e positive di emancipazione femminile a livello sociale e politico.
Le crew di Johannesburg e la settimana della moda di Dakar
In mostra anche la fotografia di strada con le giovani crew urbane di Johannesburg nate in un contesto politico fortemente repressivo, laddove la moda, ancora una volta, offre una forma di riposizionamento identitario, di appartenenza in una società re-immaginata e libera.
Con le fotografie di Joburg Style Battles del 2012 Tamagni avvia delle conversazioni fotografiche, degli esercizi d’arte collaborativa, in cui rappresenta una scena variegata e vitale tra stile e performance, popolata da dance crews come i Vintage, e sottoculture come gli Smarteez. Il fotografo è riuscito a documentare questo mosaico di storie, stili e persone in cui la moda è strumento per esprimere e rappresentare una libertà duramente conquistata.
Esposta a Milano anche una sezione dedicata alla settimana della moda di Dakar, in cui Tamagni catturò l’intimità e la spontaneità nei backstage delle sfilate e nei laboratori in Senegal. Nel 2012 erano ancora pochi i fotografi internazionali presenti per documentare quello che oggi è l’evento di punta della moda africana.
Esposti i lavori dei vincitori del Daniele Tamagni Grant
Completa l’esposizione una sezione in cui sono esposti i lavori dei primi tre vincitori del Daniele Tamagni Grant. Il premio è stato istituto dalla fondazione che, oltre a valorizzare l’eredità artistica di Daniele, si propone di testimoniare il suo legame con l’Africa, sostenendo la formazione di fotografi emergenti, in partnership con il Market Photo Workshop di Johannesburg (Sud Africa).
Fondata da David Goldblatt nel 1989, prima della fine dell’apartheid, la scuola rappresenta la principale istituzione formativa africana nel campo della fotografia.
Style Is Life, Daniele Tamagni | |
Dove | Palazzo Morando Costume Moda Immagine, via Sant’Andrea, 6, Milano |
Quando | fino al 1° aprile 2024 |
Orari | Da martedì a domenica dalle 11 alle 19 |
Ingresso | libero |
Info | www.costumemodaimmagine.mi.it |