Ragusa Foto Festival 2024, le mostre che non puoi perderti

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In cerca di festival fotografici? Da vedere Ragusa Foto Festival 2024, in Sicilia, nel suggestivo borgo barocco di Ibla, quartiere più antico di Ragusa (patrimonio Unesco).

L’edizione 2024, dal titolo Prendersi una pausa, è diretta da Stefania Paxhia, ideatrice e fondatrice, e dal direttore artistico Massimo Siragusa, fotografo e docente Ied. Le mostre della 12esima dell’evento, dedicato ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani talenti, si potranno vedere fino al 30 settembre. Dove? In 4 location dell’antico quartiere barocco.

La Montagna © Claire Power
La Montagna © Claire Power

Il tema di Ragusa Foto Festival 2024: la pausa

Le mostre si aprono a una riflessione su una tematica più che mai attuale: la pausa. In questi anni, la tensione continua generata dalla velocità che contraddistingue la modernità è diventata ormai un aspetto significativo della vita contemporanea. E sta determinando una trasformazione profonda nel rapporto sia tra gli esseri umani che tra l’uomo e la natura. Siamo alla perenne ricerca del tempo che sembra sfuggirci.

Concedersi una pausa non significa restare immobili. Al contrario, una pausa molte volte è il punto discriminante, il momento che dà valore a tutto il resto. “Ogni pausa è cielo in cui mi perdo” scriveva il poeta modicano Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura. Quest’anno il festival parte proprio da questi versi per offrire, grazie alla diversità degli sguardi degli autori selezionati quest’anno, nuovi ‘cieli’ e nuovi orizzonti in cui potersi perdere. 

© Ciro Battiloro, Le Petit Souffle
© Ciro Battiloro, Le Petit Souffle

Le mostre da vedere al Ragusa Foto festival 2024

Il clou del Ragusa Foto Festival saranno come sempre le mostre dislocate tra Palazzo Garofalo, a Ragusa superiore, e Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, la Chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e all’interno del Giardino Ibleo, a Ibla.

Da Scianna a Cresci

Tra gli autori in mostra, troviamo una selezione di foto di Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano a far parte della prestigiosa agenzia Magnum, il cui fil rouge è il momento intimo e universale del dormire.

Il progetto a quattro mani di Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino, dedicato al gioco della Tombola, ci permette di scoprire l’opera di due grandi autori contemporanei, tra i più interessanti e innovativi, che interpretano il senso di un gioco antico, quello della cabala del nostro tempo.

Simona Ghizzoni, artista che centra il suo lavoro sull’autoritratto partendo dalla necessità di un percorso di isolamento, esprime una riflessione sul proprio essere e il desiderio di voler pensare ad un nuovo futuro.

Novità di questa edizione è la residenza d’artista di Mario Cresci, volta a realizzare un progetto frutto della sua interazione con il territorio e con le cartografie della Sicilia raccolte nella prestigiosa Collezione della Fondazione ‘Cesare e Doris Zipelli’ della Banca Agricola Popolare di Ragusa, testimonianza della lettura geopolitica dell’Isola tra il Cinquecento e l’Ottocento.

Focus sulla Sicilia

La Sicilia è protagonista con altri due lavori inediti. Il primo è “Sicilia” il progetto di Loredana Nemes sul legame tra gli alberi e l’uomo, appena finito di realizzare, prodotto da Fondazione Sylva. L’artista, in una serie di dittici, celebra l’importanza della relazione che rivestono gli alberi per la nostra vita e del legame che ogni persona ritratta ha instaurato con uno specifico albero.

Il secondo progetto che vede la Sicilia protagonista è il lungo lavoro di Umberto Coa, realizzato con il contributo del giornalista Massimiliano Macaluso, che ha documentato la realtà sociale e culturale dell’Isola attraverso la mappatura dei piccoli campi di calcio. Un modo per farci riflettere sul ruolo del gioco del calcio come momento identitario del Paese.

Il rapporto tra uomo e natura

Le immagini inedite di Luca Campigotto, fotografo veneziano che ha fatto del viaggio la sua poetica, ci spingono a riflettere sull’equilibrio precario che si instaura nella relazione tra l’uomo e la natura. Così come la sequenza distopica delle immagini di Marco Zanta, che ci fa vedere un mondo proiettato verso un futuro inquietante eppure apparentemente in perfetto equilibrio. Sono fotografie di spazi animati da azioni sospese.

Cinema, arte ed editoria

Uno dei più amati e apprezzati fotografi di scena italiani, Angelo Raffaele Turetta, mette in mostra la storia degli ultimi trent’anni del cinema italiano, osservato con uno sguardo magico e surreale, che rappresenta i momenti di pausa dietro le quinte di tante pellicole di successo italiani e internazionali. Viola Pantano, giovane artista affermata ed eclettica, ha realizzato, in esclusiva per il festival, un progetto incentrato sul dialogo tra fotografia e azione performativa. La mostra sarà realizzata per favorire il coinvolgimento diretto degli ospiti che la visiteranno.

Infine, come ulteriore novità della dodicesima edizione, lo spazio espositivo dedicato all’Editoria Indipendente italiana. Una realtà in rapida espansione che si sta affermando per le grandi capacità creative e per la qualità delle proposte editoriali. Saranno presenti oltre 25 case editrici italiane che offriranno uno spaccato della loro produzione contemporanea.

Ragusa Foto Festival 2024
DoveRagusa Ibla, Sicilia (varie sedi)
Quandofino al 30 settembre 2024
Orari
Ingresso
Infowww.ragusafotofestival.com
The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
Tutte le news sulla fotografia condivise dalla redazione. Contact: redazione@themammothreflex.com

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