BOLOGNA. Dal 6 marzo al 7 aprile all’Ono arte contemporanea sarà allestita la mostra U2 / bloody Sunday che ripercorre i primi anni della carriera della band irlandese attraverso gli scatti di David Corio, uno dei fotografi storici della scena punk e post punk britannica.

 

Bono of U2 performing at The Country Club, Cork on 9 February 1980 © David Corio
Bono of U2 performing at The Country Club, Cork on 9 February 1980 © David Corio

 

Il nucleo centrale delle immagini appartiene al tour di WAR/BLOODY SUNDAY mentre le altre foto sono state scattate – fra live e backstage – tra il 1979 e il 1983. Gli U2 si formano a Dublino nel 1976 quando Larry Mullen affigge nella bacheca della Mount Temple School un annuncio per trovare musicisti coi quali formare una band. Rispondono Adam Clayton, David Howell Evans (The Edge), suo fratello Dick Evans insieme Paul David Hewson (poi soprannominato Bono Vox). Dick Evans lascia subito per formare i Virgin Prunes e, dopo alcuni cambi di nome, gli U2 conoscono Paul McGuinness che sarà loro manager e che, nel giro di poco, li farà firmare un contratto per l’etichetta Island Records.

 

04 - U2 on the roof of the Cork Country Club Hotel in Cork, Ireland on 10 February 1980 © David Corio
04 – U2 on the roof of the Cork Country Club Hotel in Cork, Ireland on 10 February 1980 © David Corio

 

La band sin dagli esordi si occupa di questioni sociali e di diritti civili; tra i loro brani impegnati Sunday Bloody Sunday, incluso nell’album WAR del 1983, rimane una pietra miliare non solo per la band irlandese ma, in generale, per la musica pop. Il testo è stato scritto da Bono, come quasi tutti i pezzi degli U2, e racconta ciò che accadde a Derry (Londonderry per gli Unionisti) il 30 gennaio 1972. Quel giorno l’esercito del Regno Unito sparò sui partecipanti ad una manifestazione e quattordici persone, tutti civili disarmati, furono uccise mentre altre quattordici furono ferite. L’episodio passò alla storia come appunto come “Bloody Sunday” o “Domenica di sangue”, e scatenò la rivolta nazionalista contro il governo di Londra. All’epoca dei fatti, Bono – Paul Hewson – aveva 11 anni ma dieci anni dopo il ricordo vivo dell’episodio gli ispirò Sunday Bloody Sunday. Bono precisò che non voleva scrivere una “rebel song” tradizionale ma solo usare il formato canzone per comunicare la reazione incredula e scandalizzata di un giovane che, cresciuto con una madre protestante e un padre cattolico nell’Irlanda Cattolica, stava assistendo ad una escalation di odio e violenza dove la religione veniva utilizzata come strumento per dividere e non per unire.

Info:  Ono Bologna