BOLOGNA. Il 9 dicembre del 1980 il teatro Antoniano ospitò il primo live dei Tuxedomoon organizzato da Radio Città (attualmente Radio Città Fujiko), che registrò immediatamente il sold out. Giampaolo Zaniboni e Maurizio “Tetro” Carli Moretti erano tra il pubblico quella sera. Da quel momento non smetteranno più di seguire la band: Zaniboni li fotografa in vari tour in tutta Italia mentre Tetro inizia a collezionare le loro uscite discografiche. Alcune di queste foto, 20 scatti, insieme a 60 vinili della collezione privata di Maurizio “Tetro” Carli Moretti, saranno in mostra all’Ono contemporanea dal 1° al 5 aprile.
Fondati nel 1977 dai polistrumentisti Blaine L. Reininger e Steven Brown, all’epoca studenti di musica elettronica al San Francisco City College, i Tuxedomoon cominciano ad esibirsi nei locali cittadini con l’apporto iniziale dell’artista Tommy Tadlock in veste di tecnico ed inventore di suoni, e ad accompagnare con la loro musica originale gli spettacoli del gruppo teatrale Angels of Light. Il gruppo ottiene una certa notorietà già nel 1978, quando la formazione si amplia e viene pubblicato il loro primo EP, No Tears con l’etichetta indipendente Time Release.
Nel 1979 i Tuxedomoon firmano con la Ralph Records, l’etichetta dei Residents, che produce i loro primi due album, Half Mute nel 1980 e Desire nel 1981. Nello stesso anno, considerando la scena della new wave europea più consona alla propria arte, la band lascia gli Stati Uniti per trasferirsi prima a Rotterdam, e poi a Bruxelles, entrando presto in contatto con l’ambiente dell’avant-garde. Nel 1985 arriva il primo vero successo commerciale con l’album Holy Wars, distribuito in tutto il mondo dalla Crammed, che era diventata la loro etichetta ufficiale. Nel 1986 esce l’album Ship of Fools, seguito nel 1987 da You, entrambi con la partecipazione del polistrumentista Ivan Georgiev. Segue un lungo periodo di pausa, che dura fino a quasi tutti gli anni novanta, durante il quale vengono pubblicate alcune raccolte, mentre Steven Brown e Peter Principle, come già Blaine Reininger, portano avanti diversi progetti individuali, quasi sempre nell’ambito della Crammed Discs o con l’etichetta italiana Materiali Sonori.
Il ritorno stabile della band, però, avviene solo nel 2004, quando esce l’album Cabin in the Sky, al quale partecipano Steven Brown, Blaine Reininger, Peter Principle e Luc Van Lieshout. Seguono vari tour di concerti dal vivo, e nel 2006 la pubblicazione di un nuovo lavoro, Bardo Hotel Soundtrack. Per il trentennale della loro attività alla fine del 2007 pubblicano quindi l’album Vapour Trails.
Info: Ono