MARINA DI PIETRASANTA (LU). Domenica 24 luglio nuovo appuntamento a LaBottega con il ‘Caffè dei maledetti fotografi‘ ciclo di incontri con alcuni dei più importanti esponenti della fotografia. Ospite di questo nuovo incontro sarà il fotoreporter Francesco Cito, definito da Ferdinando Scianna “forse uno dei migliori fotogiornalisti italiani” per istinto, passione, forza di sintesi e rigore visivo delle immagini.
Quasi impossibile, in poche righe, sintetizzare oltre 40 anni di carriera, di scatti, di progetti, di mostre e di premi del fotografo napoletano. “Immaginate la mappa delle guerre e del dolore dagli anni Ottanta in avanti (dall’Afghanistan al Libano, ai territori della Palestina, dal Kosovo alla Bosnia all’Arabia post invasione del Kuwait, da Beirut a Sarajevo, dalle trincee estreme alle città ugualmente estreme) – scrive il giornalista Carlo Verdelli – : immaginate la mappa e lo ritroverete, lo troverete sempre, un puntino con una specie di giubbotto verde militare addosso, a muoversi tra macerie, morti e sopravvissuti con l’invisibilità di un angelo”……… Al netto della tecnica e della filosofia estetica, il lavoro di Cito si muove su tre coordinate: fatica, vicinanza, rispetto. Per raccontare una storia, quale che sia, devi entrarci dentro. E per entrarci dentro, non basta bussare a caso. Bisogna avere la pazienza di girarci intorno, trovare la chiave giusta che quasi mai è la prima che ti capita a tiro, stancarsi le gambe e gli occhi e la testa a furia di muoversi, vedere, osservare, provare a capire”
Francesco Cito, fotoreporter di guerra, è anche grande documentarista di cronaca, di costume e di fatti rilevanti della società contemporanea. Molti dei suoi reportage sono dedicati alla mafia, alla camorra e al contrabbando di sigarette a Napoli, ma anche al racconto – ad esempio – di una Sardegna fuori dagli itinerari turistici e al Palio di Siena che, nel 1996, gli ha permesso di conquistare il primo premio per il World Press Photo.