BOLOGNA. Bruno Cattani sarà ospite del Leica Store Bologna nella giornata del 3 novembre per una serata dedicata alla fotografia. L’evento, nato in collaborazione con Photolux Festival, si svolgerà a partire dalle 19,30.
“Questo viaggio è iniziato quasi per caso qualche anno fa, quando il comune di Reggio Emilia mi ha chiesto di leggere e interpretare la mia città e per farlo ho voluto scegliere il tema della memoria. Col passare del tempo è nato in me il desiderio di ampliare questa ricerca, realizzando immagini evocative con la potenzialità di comunicare a tutte le persone attraverso un linguaggio universale.
Non so ancora spiegarmi bene come si formi in noi la memoria durante il corso dell’esistenza e non sono sicuro che qualcuno un giorno riuscirà a farlo. Ciò che so è che per me la memoria è un’emozione legata a un istante unico, speciale e irripetibile.
Fissare nella memoria i ricordi, assimilarli e conservarli in una immaginaria e misteriosa scatola e poi per qualche arcano mistero, o a volte attraverso stimoli inconsapevoli, aprire questa scatola e ridare loro forma.
Questa scatola la possiamo definire concettualmente come una Memory Box, complice della quale è la fotografia. Nel momento stesso in cui scattiamo, le consegniamo un frammento della nostra vita.
“non si può dimenticare che la fotografia, nel momento in cui pretende di sottrarre un frammento di vita e di realtà all’inesorabile scorrere del tempo, in verità ce lo consegna ossificato, lacerto di qualcosa che non c’è più.”
Quante volte ci è capitato di ritornare nei luoghi dove abbiamo trascorso la nostra vita, di ripercorrere le strade e di fermarci per un attimo ed entrare nei luoghi unicamente con la forza della memoria? Rivivere la malinconia di ciò che è stato, il rimpianto del passato, un’immagine impallidita, solo accennata, che riemerge a un tratto tra le pagine di un libro sfogliato come una musica confusa.
Questo viaggio attraversa i luoghi che formano la nostra memoria, luoghi che da sempre conserviamo dentro di noi, strade, case, stanze, città, a volte oggetti di uso comune vissuti in altro modo. Un cammino attraverso il quale registriamo emozioni che arricchiscono e nutrono la nostra anima, attribuendo a questi luoghi la storia di ognuno di noi. Essi, infatti, possiedono un’anima.
Cerco di creare delle immagini che contengano elementi narrativi ed evocativi, andando oltre alla mera documentazione, riportando in vita le emozioni del mio passato.
Condivido pienamente la frase dell’artista francese George Braque, citato da Sandro Parmiggiani nel suo saggio: “La sola cosa che ci rimane è quella che ci tolgono, ed è la cosa migliore che possediamo”.
Per questa raccolta di immagini ho voluto realizzare un volume e accompagnare alcune fotografie a poesie scritte appositamente per loro, affinché le immagini potessero essere viste e anche sognate attraverso le suggestioni poetiche.”