Ritorna, dal 30 maggio al 2 giugno, a Riccione, l’appuntamento con DIG Festival, rassegna internazionale dedicata al video giornalismo investigativo.
Per quattro giorni il festival animerà la città con numerose iniziative legate al giornalismo d’inchiesta oltre a mostre, spettacoli e concerti.
Non mancheranno neppure spazi dedicati al fotogiornalismo che vedranno a Riccione protagonisti come Marco Gualazzini e Gabriele Micalizzi. Incontri organizzati in collaborazione con Officina Fotografica Riccione.
La masterclass con Marco Gualazzini
Il 31 maggio, dalle 14.30 alle 16.30, all’Hotel Parco si svolgerà la DIG Masterclass ‘Sguardi che raccontano il mondo’ con Marco Gualazzini.
Il fotografo dell’agenzia Contrasto racconterà le sue esperienze, raccolte nel libro fotografico Resilient. Poi presenterà il suo ultimo straordinario reportage, pubblicato dal progetto di crowdfunding Gli Occhi della Guerra.
Gualazzini è un fotogiornalista premiato in Italia e all’estero. Dal 2004 a oggi è passato dalle pagine di cronaca locale della Gazzetta di Parma ai reportage internazionali.
Ha raccontato con foto e video il sistema delle caste in India, la lotta per la libertà di espressione in Birmania, la discriminazione delle minoranze in Pakistan.
Negli ultimi anni si è concentrato sull’Africa. Il suo recente reportage sul disastro umanitario che colpisce le popolazioni del lago Ciad gli è valso uno dei riconoscimenti più ambiti per i fotogiornalisti: il World Press Photo (sezione Ambiente).
L’ingresso all’incontro costa 10 euro e il pagamento avviene via PayPal con iscrizione qui https://dig-awards.org/registrazione-dig-masterclass/
La masterclass con Gabriele Micalizzi
La storia migliore spesso è la più pericolosa. E se il reporter di guerra non è un mestiere per deboli di cuore è però la forma più nobile e preziosa di giornalismo.
Ma cosa serve davvero per lavorare su un campo di battaglia? Come ci si prepara a tutto quello che potrebbe succedere? E come si impara a gestire ogni possibile conseguenza?
Gabriele Micalizzi (Cesura) descriverà il suo metodo di lavoro. Un metodo che ha sviluppato in oltre dieci anni di reportage in Libia, Iraq e Siria, dove è stato ferito pochi mesi fa.
Insieme a lui Juliana Ruhfus, senior reporter di Al Jazeera e direttrice europea del centro di ricerca Dart Centre for Journalism and Trauma.
Questa masterclass, ‘Working in the warzone: a deeper dive‘ si svolgerà il 1° giugno, dalle 14.30 alle 16.30 all’Hotel Parco.
L’ingresso costa 10 euro e il pagamento avviene via PayPal con iscrizione qui https://dig-awards.org/registrazione-dig-masterclass/
La mostra “Italian personal matters”: il 1969 raccontato da Fulvio Abbate
Apre il 30 maggio, alle 21.30, in Piazzale Ceccarini la mostra “Italian personal matters” di e con Fulvio Abbate. Una mostra fotografica a base d’archivio Ansa, a cura di Serena Riformato.
C’è un racconto fotografico del 1969 di cui tutti hanno memoria. Neil Armstrong e i primi passi sulla Luna. Gli operai in protesta a Mirafiori. Il salone circolare della Banca nazionale dell’Agricoltura devastato dall’esplosione di una bomba.
A 50 anni di distanza, la mostra Italian Personal Matters esibisce gli scatti dell’archivio fotografico Ansa. Un percorso di ricerca ai margini dei grandi eventi che hanno segnato un anno cruciale, tra volti e corpi di persone comuni.
Una donna riabbraccia il marito dopo la bomba di piazza Fontana. Una famiglia si stringe sul divano, la sera dell’allunaggio. Un ragazzo sorride alla guida dell’ultimo modello Fiat, una 128 nuova di zecca. È questo il 1969 che il visitatore si trova a esplorare. Com’eravamo, cosa è stato quell’anno, come ha cambiato il Paese.
L’inaugurazione della mostra è affidata a Fulvio Abbate, scrittore che nei suoi libri incrocia in modo funambolico l’individuale e il collettivo.
Dig festival: incontri, ospiti, premi
Nell’edizione 2019 sono stati 302 i lavori raccolti per i Dig Awrds con il 60% di opere provenienti da oltre 20 Paesi stranieri. Un patrimonio ricchissimo, che trova nel festival di Riccione la sua naturale collocazione. Nella serata di sabato 1 giugno saranno consegnati i DIG Awards ai lavori migliori. Tutti lavori selezionati da una giuria internazionale che quest’anno ha avuto come presidente Naomi Klein.
Un palinsesto di 22 proiezioni pubbliche, a ingresso libero, alle quali si aggiungono 14 incontri, 12 seminari e 6 tra concerti, spettacoli e mostre. Tra i tanti eventi speciali, da segnalare sabato 1 giugno l’unico concerto italiano di Thurston Moore, leader dei Sonic Youth; ad aprire il suo solo live è la rivelazione dell’indie italiano Giorgio Poi (Spazio Tondelli, dalle 22.30).
Tutte le info: dig-awards.org