Padova accoglie la prima edizione di Photo Open Up, festival internazionale di fotografia in programma dal 21 settembre al 27 ottobre.
Questa prima edizione è dedicata alla dicotomia “Dialoghi e Conflitti” visti nella loro accezione più ampia.
Le mostre di Photo Open Up
In mostra, in questa prima edizione di Photo Open Up, una selezione delle opere della collezione Mario Trevisan. La mostra, dal titolo “Io, l’altro e l’altrove” racconta come cambia della società attraverso la figura del ‘diverso’, dell’escluso e le vicende di coloro che non si sono arresi al conformismo. E lo fa con immagini dei più grandi maestri della fotografia dell’800 e del ‘900.
Una seconda mostra racconta l’Italia della seconda metà del ‘900 attraverso gli occhi dei fotoreporter dell’Agenzia Grazia Neri, che fino alla sua chiusura, nel 2009, è stata una delle principali agenzie fotogiornalistiche italiane ed europee.
“Un paese di dialoghi e conflitti” espone per la prima volta un’ampia selezione del patrimonio fotografico raccolto da Grazia Neri. Una testimonianza delle contestazioni del ‘68 e degli anni di piombo ma anche un racconto del lato più spensierato dell’Italia, attraverso i volti di intellettuali, divi del cinema e della televisione.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo, che custodisce l’archivio analogico dell’Agenzia composto da oltre 800 mila immagini.
Da Basilico ai giovani fotografi italiani
Una terza mostra mette in dialogo l’opera di due maestri della fotografia italiana contemporanea: Gabriele Basilico e Paolo Mussat Sartor. Esposte le architetture industriali di Milano e Torino, inaspettatamente monumentali, prive della presenza umana e cariche di fascino.
Ultima la mostra Argo, una ricognizione sulla generazione di giovani autori italiani nati dagli anni Ottanta che hanno abbandonato i generi tradizionali della fotografia italiana per attuare una serie di ricerche sperimentali e ibride.
Dalla postfotografia a quella ‘espansa’ in relazione con lo spazio, dalla metafotografia a coloro che hanno voluto rinnovare la visione documentaria e paesaggistica.
Photo Open Up: le mostre dedicate alla città
Photo Open Up dedica spazio anche alla fotografia legata alla città di Padova.
Una mostra ripropone a distanza di quasi 30 anni il lavoro fotografico “Dietro il banco. Padova, luoghi di civiltà quotidiana”. Giandomenico Tono e Moreno Segafredo hanno documentato in modo rigoroso le botteghe padovane che in quegli anni iniziavano ad affrontare l’impari confronto con i centri commerciali che iniziavano allora a diffondersi.
Veneranda Arca di S.Antonio partecipa al festival con una propria mostra dal titolo “Padova Sacra. Arte architettura, religiosità e devozione popolare nell’immagine fotografica, 1850-1931”. Curata dal collezionista e studioso di storia della fotografia Giuseppe Vanzella e coordinata da Alessandro Borgato, nella mostra si ripercorre il volto della città dell’800 attraverso una straordinaria serie di immagini di vari autori dell’epoca.
Il contributo di Fotoclub e Cuamm
Un’ulteriore iniziativa coinvolge il mondo fotoamatoriale padovano nel quale operano numerosi interessanti autori. Fotoclub Padova, Gruppo Fotografico Antenore, Kinima, Associazione Fantalica e Collettivo Stilema, si sono confrontati con il tema del festival proponendo una serie di interessanti lavori che saranno esposti nel circuito principale della manifestazione.
Il dialogo con il territorio prosegue grazie alla collaborazione con il CUAMM, Medici con l’Africa una delle più importanti organizzazioni sanitarie non governative italiane che è presente al festival con la mostra fotografica “Crossing the river”. Dedicata alla salute delle donne e dei bambini in Africa è stata realizzata in Uganda, Sierra Leone, Nigeria e Mozambico, dalla fotografa Valeria Scrilatti e dalla giornalista Emanuela Zuccalà in collaborazione con “Zona” per il CUAMM.
Omaggio fotografico per la festa del volontariato
Il CSV (Centro Servizi Volontariato) di Padova in occasione della Festa del Volontariato in calendario a fine settembre, presenta un proprio progetto fotografico dal titolo “Exit”. Il progetto è realizzato da Alberto Garavello e Marco Ferrandi di SiAmoArcella che hanno ritratto gli ospiti del Centro Diurno di Salute Mentale di Padova.
A ottobre, inoltre, sarà presentato, in occasione della “Notte dei senza dimora”, un lavoro fotografico nato dalla collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Padova e l’organizzazione sociale “People of the street”.
Un progetto dove alcuni senza dimora della città, sotto la guida delle fotografe Mara Scampoli e Tamar Shemesh, stanno realizzando in prima persona un racconto fotografico della loro condizione quotidiana.
Le immagini prodotte saranno vendute all’asta e il ricavato andrà agli autori.
Da non dimenticare, infine la collaborazione con il gallerista padovano Carlo Silvestrin grazie a cui anche le vetrine di Galleria Samonà, in via Roma, ospiteranno fotografie di Fausto Manara durante il periodo del festival.
Photo Open Up – Festival Internazionale di Fotografia
Le sedi espositive: Musei Civici agli Eremitani, Piazza Eremitani; Palazzo Zuckermann, Corso del Popolo; Palazzo del Monte di Pietà, Piazza Duomo; Galleria Cavour, Piazza Cavour; Scuderie di Palazzo Moroni, Municipio; Palazzo Angeli, Prato della Valle; Cattedrale Ex Macello, via Cornaro; Museo Antoniano, Piazza del Santo.
Orario di apertura: dalle 10 alle 18 tutti i giorni escluso il lunedì. Ingresso a pagamento
Info: www.photopenup.com