Dal 5 al 27 ottobre a Lodi ritorna il Festival della Fotografia Etica 2019. E con sè porta incontri, mostre, talk, spazi di condivisione per appassionati e fotografi legati tutti da una componente: ‘l’etica’.
Il festival, inoltre, festeggia la sua decima edizione, sancendo un percorso che lo ha portato ad essere un punto di riferimento riconosciuto all’interno del panorama europeo dei festival di fotografia.
Un percorso fatto di scelte che ne hanno plasmato un’identità precisa, forte, mossa dalla volontà di raccontare attraverso le immagini cosa succede, oggi, nel mondo. Con un obiettivo molto semplice: “creare un circuito virtuoso in grado di permettere alla fotografia di arrivare al pubblico e porre delle domande alle coscienze”.
Fotografia Etica 2019: lo spazio tematico dedicato all’Italia
Letizia Battaglia, Diana Bagnoli, Mariano Silletti, Massimo Berruti, Marco Valle, Terraprojects. Sono questi i nomi dello spazio tematico dedicato all’Italia che vedremo a Palazzo Modignani, in via XX Settembre.
In mostra reportage e lavori realizzati da grandi fotografi italiani nel nostro paese.
Marco Valle porterà Mare Mostrum, una riflessione sul futuro della costa italiana e più in generale sulla relazione che intercorre oggi giorno tra l’ambiente naturale e l’uomo.
Diana Bagnoli porterà la tradizione della Prima Comunione a Napoli, vissuto come un rito di passaggio nella vita di un giovane da celebrare con una festa importante che può durare più giorni.
Letizia Battaglia sarà presente con una selezione dei suoi scatti di cronaca diventati documenti storici. Massimo Berruti, invece, con Epidemic, racconterà il fenomeno della Terra dei Fuochi e delle sue conseguenze sanitarie ed ambientali.
Infine Michele Borzoni e Rocco Rorandelli del collettivo Terra Project, esporranno Forza lavoro e scuola oggi un’indagine sui cambiamenti nel mondo del lavoro e un’analisi della galassia della scuola Italiana oggi.
Monika Bulaj allo Spazio approfondimento
Nell’area Corporate for Festival, realizzata grazie al supporto di Fujifilm Italia, sarà allestita la mostra Broken Songlines di Monika Bulaj.
Si tratta di un viaggio all’interno delle minoranze religiose e di come esse continuino a sopravvivere in alcune zone della terra.
Sempre nello spazio Corporate per festeggiare i suoi 20 anni Banca Etica propone un’esposizione di immagini liberamente tratte dal proprio archivio storico.
“1999-2019 Photo Archive – Vent’anni con Banca Etica”: un’installazione artistica e fotografica, curata da Claudio Cominelli con EticOAtelier, per Le “Socie e i Soci di Banca Etica” con il contributo di Fondazione Finanza Etica e di Banca Etica.
Uno sguardo sul mondo
Sono diverse le mostre ospitate a Bipielle Arte per la sezione Uno sguardo sul mondo , di cui due realizzate in collaborazione con Agence France Press (AFP), che tratteranno due temi attuali come quello dei gilet gialli in Francia e quello della carovana dei migranti in sud America, in viaggio dall’Honduras al confine con gli USA a Tijuana con foto di Guillermo Arias e Pedro Pardo.
Qui anche le foto di Nick Hannes con un reportage che ha realizzato a Dubai per documentare follie e paradossi di questa lussuosa oasi artificiale nel deserto.
Marco Zorzanello ci porterà invece in alcuni luoghi diversi come la Groenlandia, il Mar Morto e le Dolomiti, che stanno subendo il cambiamento climatico e dove si sta sviluppando una forma di turismo particolare.
Fotografia Etica 2019: la sezione No profit
La sezione No Profi premia gli enti no profit Emergency con il reportage Zakhem-Ferite, La guerra a casa. Presente Médecins du Monde Foundation con il reportage Unwanted Pregnancies among Adolescent Girls in Ivory Coast. Altro proegtto è Positive Change Can Happen con il reportage Living on a Dollar a Day: The Lives and Faces of the World’s Poor.
Le mostre del World Report Award 2019
In mostra i vincitori delle 7 categorie che compongono il premio.
Per la sezione MASTER, Darcy Padilla con il reportage Dreamers, portfolio sulla riserva indiana di Pine Ridge, considerato il posto più povero in America, dove la comunità sta lottando con il flagello dell’abuso di alcol e delle metanfetamine.
In SPOTLIGHT, Senthil Kumaran Rajendran con il reportage Boundaries: Human and Tiger Conflict. Il fotografo documenta il rapporto tra le tigri e la popolazione in India, nelle ampie zone selvatiche in prossimità dei santuari.
La sezione SHORT STORY presenta il tedesco Emile Ducke con il reportage Diagnosis, che racconta di un treno medico che viaggia in città remote e sottoservite in Siberia, garantendo così uno screening sanitario gratuito per la popolazione.
In STUDENT, il giovane tedesco Arne Piepke con il reportage Faith, Custom and Homeland, che indaga la tradizione secolare, e unica al mondo, dei club dei tiratori in Germania e dei Festival che rafforzano il senso di comunità.
La nuova sezione WORLD ITALY, creata proprio per celebrare la decima edizione del Festival, presenta il progetto Serra Maggiore di Mariano Silletti .
Infine, la categoria SINGLE SHOT porta il lavoro di Giulia Frigieri con la foto intitolata Surfing Iran. Una menzione speciale nella stessa categoria va a Jo-Anne McArthur con la fotografia Raabia&Puppy.
Massima diffusione del linguaggio fotografico
Questa edizione della rassegna internazionale si è data l’obiettivo di “diffondere sempre più il linguaggio fotografico, e la sensibilità culturale che ne consegue, tra i non addetti ai lavori”, affermano Alberto Prina e Aldo Mendichi che, con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, organizzano la manifestazione.
“Il successo e la partecipazione sempre crescenti premiano la scelta di raccontare il mondo con immagini che possano parlare ad un vasto pubblico attraverso il filtro dello sguardo di fotografi pluripremiati a livello internazionale.
A volte questo sguardo può essere crudo e privo di filtri, altre invece viene mediato da una poetica visiva che smussa gli angoli della realtà per restituire comunque una idea di speranza e condivisione.
In ogni caso, il Festival è la conferma della fotografia come linguaggio principe della nostra epoca. Raggiunge velocemente e con immediatezza la sensibilità di chi la fruisce, accendendo la lampadina della riflessione e della discussione”.