Fino al 15 dicembre, a Tieste e a Ronchi dei Legionari, c’è Fotografia Zero Pixel, il festival che celebra la fotografia chimica.
L’evento, diretto da Ennio Demarin, è organizzato da Acquamarina Associazione Culturale, Officina Istantanea e Silver Age. In programma mostre e incontri tematici itineranti, anche nei capoluoghi della regione Friuli Venezia Giulia e nella vicina Croazia.
Il tema di Fotografia Zero Pixel: Eureka!
Eureka! è un’esclamazione figlia di una trascrizione attribuita ad Archimede, che significa “ho trovato”. Il suo utilizzo comune è tale per celebrare una scoperta o un’invenzione. Eureka! è l’esclamazione che qui i curatori di Fotografia Zero Pixel utilizzano per porre l’accento sulla scoperta, sull’invenzione e sulla molteplicità nelle tecniche di utilizzo dei sali d’argento.
Un evento collaterale connesso a scienza, tecnologia e politica. Al centro anche della più importante manifestazione europea, ProESOF 2020 che si terrà a Trieste nel 2020.
Fotografia Zero Pixel 2019: le mostre di Giacomelli e Kusterle
Sono 7 le mostre presenti a questa sesta edizione di Fotografia Zero Pixel 2019, tra cui le mostre di Mario Giacomelli e Roberto Kusterle.
Mario Giacomelli al Magazzino di Trieste
A Trieste, al Magazzino 26 di Porto Vecchio, la mostra di Mario Giacomelli, “A Silvia – Interpretazione in immagini della poesia di Giacomo Leopardi”. Esposta una serie fotografica di 34 stampe vintage alla gelatina-sali d’argento in vario formato, nella versione originale del 1964.
La serie, proveniente dal Fondo Crocenzi dell’Archivio del Craf di Spilimbergo, era destinata a rientrare all’interno di un considerevole progetto di diffusione televisiva dedicato ai grandi capolavori della letteratura rivisti attraverso la fotografia.
Una serie che è anche un primo, elegante e autentico esempio di storytelling fotografico.
Kusterle allo spazio d’arte Trart
Allo Spazio d’arte Trart di Trieste, “εἶδος / εἴδωλον (Eidos/eidolon)” di Roberto Kusterle.
In mostra opere originali e analogiche che ripercorrono gli anni Novanta e metà del primo decennio del Duemila. Prima del suo approccio al digitale. Un autore motivato da concetti legati al corpo e al ritratto, tra natura e contaminazioni visive, in un danza continua di mutazioni creative e oniriche.
Cosa vedere a Fotografia Zero Pixel 2019
Nello spazio espositivo La Mediateca La Cappella Underground di Trieste la mostra personale di Michela Scagnetti. Esposta una serie di ready made di rilegature di libri dell’800 e del primo ‘900. Tutte realizzate con la tecnica Ebru, che suggeriscono ipnotiche forme cellulari.
Nella sede dell’associazione Leali delle Notizie, a Ronchi dei Legionari, “I nuovi guardiani” di Mauro Paviotti. Fotografie che compongono il mito e rendono visibile un aspetto del mondo prima indiscernibile.
Ancora, alla Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, la collettiva “Eureka!”. Qui le foto di una trentina di fotografi nazionali e internazionali realizzate nelle più svariate declinazioni tecniche della fotografia chimica e istantanea.
Nella sede del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, infine, l’omaggio a Leonardo da Vinci con una mostra dedicata alla fotografia stenopeica.
Incontri e presentazioni
Per tutta la durata del festival sono previsti incontri con gli autori, workshop, incontri e proiezioni di documentari. Da non perdere, tra i tanti, la proiezione del docufilm “Joan Fontcuberta: manipolare la fotografia per instillare il dubbio sulla veridicità della rappresentazione e comunicazione”.
Tutti gli eventi sono gratuiti e a entrata libera. Per gli eventi a prenotazione obbligatoria (workshop e proiezioni) è necessario inviare una mail a info@fotografiazeropixel.it indicando nome, cognome, attività che si vuole seguire e data.
Scopri tutto il programma: www.fotografiazeropixel.it