MIA Photo Fair 2024: la fotografia va in scena a Milano

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100 espositori, 8 mostre e progetti speciali: ecco i numeri dell’edizione di MIA Photo Fair 2024 che si terrà dall’11 al 14 aprile a Milano, nel centro congressi Allianz MiCo.

Rispetto dell’ambiente, valorizzazione del femminile, centralità della persona, identità e forza della comunità: sono solo alcune delle proposte che le gallerie presenteranno alla 13ma edizione della manifestazione, organizzata da Fiere di Parma e diretta da Francesca Malgara.

Vediamo meglio cosa si potrà vedere.

Gabriele Micalizzi, 2011, Beyond, Cairo, Egitto, Stampa ai sali d'argento. Courtesy: 29 Arts in progress gallery
Gabriele Micalizzi, 2011, Beyond, Cairo, Egitto, Stampa ai sali d’argento. Courtesy: 29 Arts in progress gallery

MIA Photo Fair 2024: le sezioni da vedere

La main section, che declina il tema scelto per il 2024, Changing, vede protagoniste gallerie italiane established, che ritrovano in MIA il loro spazio di incontro e scambio commerciale. Tre poi le sezioni speciali:

Oltre i confini del Mediterraneo

Curata da Rischa Paterlini, questa sezione presenta oltre 30 fotografi di cui molti non hanno mai esposto in Italia – che raccontano la vita quotidiana e le esperienze di coloro che vivono in questa regione. Una narrazione dove la fotografia diventa un linguaggio universale che attraversa confini geografici e culturali, mettendo in evidenza come il nostro mare possa essere ponte di connessione e dialogo.

Un itinerario dove ogni scatto diventa un’opportunità per abbattere barriere e abbracciare la ricchezza delle molteplici prospettive che il Mediterraneo e il Medio Oriente offrono al mondo. Una storia per immagini che parla di connessione dove la fotografia si trasforma in un potente strumento per stimolare una riflessione sull’identità e sulla società, contribuendo a promuovere un dialogo aperto e vivace tra culture e terre diverse. 

Tra i fotografi esposti Ramak Fazel, che dopo aver vissuto alcuni anni a Milano si è trasferito a Brooklyn, New york, dove attualmente vive e lavora e che presenta una serie di fotografie realizzate dall’artista in Iran (paese natale che però abbandonerà presto). Gabriele Basilico con scatti Vintage tratti dalla serie Iran realizzata nel 1970, durante un avventuroso viaggio on the road con una Fiat 124 verso Kabul. Le foto in mostra spaziano poi dai performer circensi nei Paesi a maggioranza musulmana, come Palestina e Afghanistan, di Johanna-Maria Fritz,  ai concetti di identità e femminilità della visual artist egiziana Najla Said, che crea rappresentazioni alternative e decolonizzate dell’essere donna in una società patriarcale.In mostra anche la fotografa russo svedese, residente al Cairo, Xenia Nikolskaya, che documenta l’architettura coloniale dell’Egitto, catturando con urgenza ciò che resta di luoghi ormai quasi dimenticati. Ad arricchire ulteriormente questa esperienza ci sarà un podcast realizzato in collaborazione con il Giornale dell’Arte.

Beyond Photography – Dialogue 

Questa sezione è curata da Domenico de Chirico e riservata a gallerie nazionali e internazionali il cui progetto espositivo – pensato ad hoc per la fiera – è volto alla creazione di un dialogo stimolante tra una proposta fotografica monografica e una il cui medium espressivo indagato si manifesti attraverso forme alternative di ricerca artistica tra cui: scultura, installazione, pittura, performance e video.

In questa prospettiva, Beyond Photography – Dialogue si configura come un luogo privilegiato di incontro che colloca al centro la fotografia in “dialogo” con gli altri linguaggi dell’arte contemporanea. Fra tutti i lavori in mostra all’interno della sezione, si spazia dalle fotografie di Julien Spiewak presentate da NM CONTEMPORARY con sede nel Principato di Monaco alla pittura di Augusta Alexander in dialogo con le creazioni fotografiche di Eugene Shishkin della galleria SERENE di Lugano, passando per la fotografia dell’artista di fama mondiale Shirin Neshat circondata dalle sculture di Nika Neelova presso lo stand della galleria NOIRE di Torino e così via. 

Reportage Beyond Reportage 

A cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera, questa sezione invita lo spettatore a compiere un viaggio visivo tra le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità, provenienti da differenti continenti e una parte di loro presentati a Milano per la prima volta.

Quest’anno la sezione sviluppa un focus dedicato al cambiamento del paesaggio in relazione a diversi fattori che hanno contribuito a modificarne l’aspetto e la conformazione. Nella sezione troveranno spazio la fotografa e attivista Anne de Carbuccia con un racconto sull’irreversibile scioglimento dei ghiacciai e sul tentativo dell’uomo di rallentarne il processo; J. Henry Fair, con un focus sull’inquinamento ambientale a sfavore del paesaggio marino e terrestre; le immersive visioni aeree  di Jeffrey Milstein una sequenza delle moderne metropoli come esempio del cambiamento del paesaggio urbano; e Francesco Zizola, il cui progetto è un’analisi del rapporto tra uomo e natura, attraverso il racconto visivo del lento e paziente lavoro dei tonnarotti nelle acque notturne del Mediterraneo.

Marzia Malli Manifestazione femminista per Referendum sul Divorzio, Milano Palazzina Liberty C127229S
Marzia Malli Manifestazione femminista per Referendum sul Divorzio, Milano Palazzina Liberty C127229S – I Fotograf(i)e che cambiano. Dagli archivi del CSAC dell’Università di Parma

Istituzioni

Novità assoluta di questa 13edima edizione è la sezione dedicata alle istituzioni culturali e alle fondazioni. Presenti il MuFoCo Il Museo di Fotografia Contemporanea che presenta una selezione delle 10 opere che hanno vinto la call Open Call L’Italia è un desiderio, rivolta a fotografi e artisti visivi under 40 (anticipazione della mostra che si terrà in autunno).

Deloitte Italia partecipa a MIA Photo Fair con uno stand dedicato al concorso fotografico internazionale Photo Grant di Deloitte. Un team di esperti sarà a disposizione di fotografi e fotografe per la lettura gratuita del portfolio e per dare indicazioni su come inviare la propria candidatura per la Open Call del Photo Grant di Deloitte.

Fondazione Sella presenterà le prime immagini realizzate da Giuseppe Venanzio Sella. Lastre e stampe originali di panorami di montagna di Vittorio Sella, tra i primi a portare la fotografia sulla cima delle montagne. Esposte anche le fotografie di paesaggio del fratello Erminio.

CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma) presenta una mostra speciale curata da Cristina Casero e Margherita Zazzero, con le fotografie che Anna Candiani, Marzia Malli, Paola Mattioli, Giovanna Nuvoletti realizzarono a Milano negli anni ’60 e ‘70. Un racconto di eventi collettivi (come manifestazioni politiche, scioperi, campagne referendarie su divorzio e aborto, da un punto di vista alternativo all’informazione ufficiale).

La Fondazione Francesca Rava, che dal 2000 aiuta l’infanzia e l’adolescenza, le donne fragili, in Italia, in Haiti e nel mondo, è charity partner della XIII edizione MIA Photo Fair. Con ANOTHER WORLD_ triple layer art, porta a MIA Photo Fair un progetto creativo di Marco Salom, visual artist, regista, compositore e volontario della Fondazione Francesca Rava, a cura di Clelia Patella e realizzato con la Galleria Votto. I soggetti delle opere sono donne forti e bellissime che, in un mondo ideale, hanno superato grandi ostacoli e ne portano fiere i metaforici segni sulla pelle. 

Fondazione Luciana Matalon propone una selezione di scatti, provenienti da progetti e iniziative dell’istituzione, tra i quali la mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”. Presente anche Le Stanze della Fotografia ’iniziativa congiunta tra Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.

La Maison orologiera svizzera Eberhard & Co. sostiene a MIA Photo Fair il National Museum of Women in the Arts con il progetto New Worlds: Women to Watch 2024 rappresentato quest’anno da Irene Fenara.

KINTSUGI 70X70 CANVAS ACRYLICS GOLD 24k_PEZZO UNICO
KINTSUGI 70X70 CANVAS ACRYLICS GOLD 24k_PEZZO UNICO – Fondazione Francesca Rava, “ANOTHER WORLD_ triple layer art”

Le mostre di MIA Photo Fair 2024

I collezionisti italiani saranno invece i protagonisti della mostra La forma delle relazioni, a cura di Rica Cerbarano. Con un progetto espositivo dallo studio di architettura Lissoni & Partners, al centro della fiera, l’esposizione presenta una selezione unica di oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private italiane, con cui viene celebrato il potere relazionale della fotografia.

Esposti progetti fotografici che sono il risultato di un legame profondo tra gli autori e i soggetti delle immagini. Aemergere sono le relazioni intessute nell’ambiente familiare (come nei lavori di Ettore Sottsass ed Efrem Raimondi), nelle comunità fragili e sottorappresentate di cui spesso gli artisti fanno parte (come Zanele Muholi), e quelle che legano i fotografi a figure con cui hanno un rapporto di affetto (vedi Bruna Esposito) o di ammirazione (tra gli altri, i ritratti di artisti realizzati da Robert Mapplethorpe e Man Ray, o quelli di Jacopo Benassi). Allo stesso tempo, viene dato spazio alla collaborazione tra autori che lavorano in duo o come collettivi, evidenziando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico (come con Bernd & Hilla Becher The Cool Couple), così come la creazione di progetti collettivi, esito di una partecipazione attiva da parte dei soggetti fotografati (ad esempio attraverso le opere di Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan). Gli incontri, i confronti, le relazioni e le connessioni sono il punto focale delle opere in mostra e invitano a riconsiderare i parametri con cui definire la validità di un progetto fotografico, che va oltre l’impatto estetico, il suo valore economico e la ricerca artistica fine a se stessa. 

L’omaggio a Carlo Bavagnoli

MIA Photo Fair ha deciso di omaggiare il fotografo Carlo Bavagnoli con una mostra personale dal titolo Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo. Esposti ritratti di artisti, musicisti, intellettuali e scatti meno conosciuti per raccontare la forza evocativa di questo artista.

Matteo Basilé, 2024, No Man's Land, stampa su carta Hahnemhule, 60x40 cm, unica nel suo formato, courtesy of the artist
Matteo Basilé, 2024, No Man’s Land, stampa su carta Hahnemhule, 60×40 cm, unica nel suo formato, courtesy of the artist

Talk e premi

La 13esima edizione di MIA Photo Fair vede inoltre il debutto di un nuovo programma di talk a cura del giornalista e scrittore Michele Smargiassi. Un ciclo di incontri che vuole allargare il pubblico della fiera, per riflettere sulle trasformazioni in atto del mondo della fotografia.

Non mancheranno, infine, i premi come il Premio BNL BNP Paribas attribuito al miglior artista scelto tra quelli che esporranno i propri lavori tramite le gallerie d’arte. Il Premio IRINOX SAVE THE FOOD che propone una serie di progetti fotografici in cui il cibo è interpretato in ogni sua declinazione (con una attenzione particolare al tema dello spreco alimentare). Il Premio Welcome to my Unknown è curato da Erik Kessels. Debutta in questa edizione nasce per esplorare la creatività degli under 35 che usano la fotografia – analogica o digitale – come linguaggio artistico. 

MIA Photo Fair 2024: dove, quando, orari, biglietti

  • Dove: l’edizione 2024 di MIA Photo Fair si terrà ad ALLIANZ MiCo (via Gattamelata 13 – MM Domodossola) a Milano.
  • Quando: dall’11-14 aprile 2024.
  • Orari: Dalle 12 alle 20,30.
  • Ingresso: intero 18 euro; ridotto 12 euro. Previste altre riduzioni.
  • Info: www.miafair.it

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