Un contest per fanzine e self publishing inediti

Un contest per fanzine e self publishing inediti

CASTELNUOVO DI PORTO. Fino al 20 settembre si potrà partecipare CDPZINE, il contest delle fanzine e del self publishing inediti di editoria fotografica, nato per dare l’opportunità di esporre il proprio lavoro nell’ambito di Castelnuovo Fotografia, il festival fotografico che si svolge nelle giornate del 30 settembre, 1/8 ottobre.

Anche quest anno il festival intende promuovere le pubblicazioni indipendenti autoprodotte che esplorano il paesaggio nelle sue varie declinazioni oltre alla dimensione interiore dello spazio e la percezione che ne se crea. 

Una photozine selezionata tra tutte quelle che perverranno sarà oggetto di una mostra al festival, nelle sale del Castello Rocca Colonna. Inoltre al lavoro scelto, sarà dedicato un approfondimento nel sito di 001, associazione culturale che nasce con lo scopo di diffondere il verbo fotografico in tutte le sue forme artistiche.

Altre dieci zine selezionate invece faranno parte del Foto Bookshop di Castelnuovo Fotografia 2017, apposito spazio dedicato all’editoria fotografica del festival.

A sceglierle, una giuria selezionata, composta da professionisti del mondo della fotografia.

Il concorso è gratuito e aperto a tutti. 

 

Le opere, accompagnate da un testo di presentazione di massimo 20 righe e la scheda di partecipazione, dovranno pervenire con oggetto: 

“CDPZINE II^ edizione”, entro e non oltre il 20 settembre 2017 (farà fede il timbro postale) all’indirizzo: 

CDPZINE c.a. Via Amerigo Vespucci 24, 00153 Roma.

La premiazione dei vincitori avrà luogo nella serata conclusiva del festival l’8 ottobre 2017.

I lavori pervenuti, non saranno restituiti in quanto saranno esposti durante la prossima edizione del Festival.

Info: http://www.castelnuovofotografia.it/contest-fotografico/

 

A vincere la scorsa edizione del premio Grey Grass di Diego Mayon è un progetto fotografico focalizzato sulla trasformazione della campagna est milanese.

Nel corso di quattro anni precedenti a Expo Milano 2015 circa mille ettari di terreni fertili sono stati spazzati via per far spazio a due nuove autostrade, coinvolgendo molte aziende agricole e minacciandone la sopravvivenza.