Fotografia, a Roma il festival dedicato al ritratto

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ROMA. Fino all’11 gennaio 2015 al Macro  si svolgerà la XIII edizione di Fotografia – Festival Internazionale di Roma, dedicata quest’anno al ritratto, inteso non solo come genere che ha accompagnato sin dall’inizio la storia della fotografia ma anche come strumento di analisi della società contemporanea.

 

Larry Fink, Turk LeClair, MacDougal Street, New York City, 1958
Larry Fink, Turk LeClair, MacDougal Street, New York City, 1958

 

IL TEMA. Il tema del ritratto verrà affrontato ricostruendone il percorso storico e il ruolo all’interno dell’arte contemporanea, della letteratura e del cinema, sottolineando l’interdisciplinarietà che lega la fotografia ai campi di studio antropologici, filosofici, sociologici e semiotici. Nel ritratto si cercheranno allora i diversi significati della rappresentazione fotografica intesa come strumento di conoscenza dell’altro. Allo stesso tempo, si indagherà il rapporto che si instaura tra individui e collettività e i processi che, attraverso la fotografia dell’altro, permettono la rappresentazione del proprio io esteriorizzato in opposizione o in alternativa all’autoritratto.

 

 Asger Carlsen, Wrong, 2010
Asger Carlsen, Wrong, 2010

 

Un’ultima riflessione, ancora, sul rapporto che lega la fotografia e la tecnologia ed in particolare su come le ultime rivoluzioni digitali stiano influenzando le modalità di rappresentazione e la pratica fotografica, fino a diventare tema intrinseco dell’opera d’arte.

 

Guido Gazzilli, Ahmed (23), all’interno di una vecchia abitazione sul’isola di Lampedusa, dalla serie Lampedusa, 2011
Guido Gazzilli, Ahmed (23), all’interno di una vecchia abitazione sul’isola di Lampedusa, dalla serie Lampedusa, 2011

 

PORTRAIT. La mostra, cardine sul quale orbiterà il tema della XIII edizione, sarà una collettiva composta da autori selezionati e suggeriti da fotografi, curatori, critici e direttori di musei di rilievo internazionale. In particolare Maria Alicata (curatrice e storica dell’arte), Antonio Biasiucci (fotografo), Francesco M. Cataluccio (scrittore), François Cheval (direttore del Musée N. Niepce), Alessandro Dandini de Sylva (fotografo e curatore), Stefano De Matteis (antropologo), Franz Koenig (editore), Per Lindström (critico e curatore), Giuseppe Lisi (saggista), Danilo Montanari (editore), Gil Pasternak (professore De Montfort University), Sandra Philips (curatore Fotografia SFMoMA), Bartolomeo Pietromarchi (direttore della Fondazione Ratti), Carolina Pozzi (curatrice), Leo Rubinfien (fotografo, curatore e saggista), Hans-Christian Schink (fotografo), Marta Sironi (storica dell’arte), Alec Soth (fotografo), Valentina Tanni (curatorice), Mario Trevisan (collezionista) e Paolo Ventura (fotografo) hanno selezionato i lavori di Antonio Biasucci, Martin Bogren, Piergiorgio Branzi, Asger Carlsen, Alexandra Catiere, Doug Dubois, Bernhard Fuchs, Ingar Krauss, Zanele Muholy, Antonia Mulas, Arthur Patten, Jon Rafman, Thomas Roma, Assaf Shosan, Guy Tillim, Andrea Ventura, Paolo Ventura e Oleg Videnin.

 

Gianpaolo Arena, Phu Ly, Vietnam, 2013
Gianpaolo Arena, Phu Ly, Vietnam, 2013

 

MOSTRE PERSONALI. Oltre alla collettiva, il Festival propone anche una serie di mostre personali e sarà esposto, per la prima volta in Italia, Asylum of the Birds, l’ultimo lavoro di Roger Ballen a cura di Marco Delogu, uno dei fotografi più originali del ventunesimo secolo: una serie di ritratti surreali e suggestivi, spesso inquietanti, realizzati nell’arco di molti anni in una casa alla periferia di Johannesburg abitata da persone e animali, in particolare uccelli. Il Macro ospiterà anche The Beats di Larry Fink, (prima mondiale, a cura di Peter Benson Miller) il celebre fotografo americano che, in un viaggio on the road nel 1958, realizzò questo ritratto di scrittori, musicisti e artisti della beat generation americana. Il festival presenta, inoltre, Wrong, la prima personale in Italia di Asger Carlsen, che raccoglie le sue immagini, apparentemente comuni eppure “truccate” attraverso cicatrici invisibili. A cura di Alessandro Dandini de Sylva.

 

Adam Broomberg & Oliver Chanarin, The Revolutianary (Yekaterina Samutsevich), Shtik Fleisch Mit Tzvei Eigen, 2013
Adam Broomberg & Oliver Chanarin, The Revolutianary (Yekaterina Samutsevich), Shtik Fleisch Mit Tzvei Eigen, 2013

 

Quest’anno alcuni vecchi faldoni provenienti dall’Archivio di Stato verranno esposti al pubblico mostrando gli enigmatici volti di uomini e donne indicati come Anarchici. A queste immagini è affiancato il lavoro Conflitto e identità di Adam Broomberg & Oliver Chanarin che ritrae 120 cittadini moscoviti utilizzando una tecnologia per il riconoscimento facciale in aree affollate. A cura di Flavio Scollo.

 

Marco Cipriani, Roma, Colosseo, 2014
Marco Cipriani, Roma, Colosseo, 2014

 

In esposizione anche i ritratti della collezione Trevisan (a cura di Mario Trevisan), prima forma di collaborazione ufficiale tra il Festival e una raccolta privata, e i lavori sul fenomeno dell’immigrazione di Nicolò DeGiorgis, Gianfranco Gallucci, Guido Gazzilli raccolti nella mostra Luoghi comuni, a cura di Maria Alicata e Carolina Pozzi.

 

Marco Delogu, Luce Attesa, Luneur, 2014. Courtesy Galleria Il Segno
Marco Delogu, Luce Attesa, Luneur, 2014. Courtesy Galleria Il Segno

 

COMMISSIONE ROMA. Al dodicesimo anno della Commissione Roma, Marco Delogu ha deciso di mettersi in gioco direttamente e di raccontare Roma, la sua città, dopo averla fatta raccontare a grandi fotografi internazionali come Koudelka, Petersen, Parr, Graciela Iturbide, Tillim, e Soth. Nella serie delle lune e dei soli neri di Luce attesa, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, si percepisce lo sguardo di chi conosce Roma “dal di dentro”, nella sua natura più intima, nella sua bellezza e nella sua inerzia. “Ecco la Roma di Marco Delogu dove “la notte s’è fatta giorno e il giorno è divenuto notte”. La polarità inversa di una luce e di un luogo che inverte tempo e spazio e dove la luce e il mito, la storia e la natura, inghiottono il reale e lo trasformano in una grande apparizione. Accompagnano la mostra due racconti, basati sulle immagini notturne di Delogu, di Edoardo Albinati e Jhumpa Lahiri e un testo critico di Eric De Chassey.

 

Francesco Francaviglia, Bianca Maria Fabrotta, 2014
Francesco Francaviglia, Bianca Maria Fabrotta, 2014

 

ALTRE MOSTRE. Il Festival raccoglie anche le mostre: Sequenze / Essenze di Rodolfo Fiorenza (a cura di Gregorio Botta); Compagni d’elezione di Giosetta Fioroni (a cura di Benedetta Carpi De Resmini); My Vietnam / I ritratti di Gianpaolo Arena (a cura di Camilla Boemio); Roma, open city di Marco Cipriani (a cura di Marco Delogu); Normandy di David Schivo (a cura di Giulia Pesole); Tribute to 163rd Signal Photo Co. di Maurizio Valdarnini (a cura di Manuela Fugenzi); e l’installazione Epifanie (a cura di Antonio Biasiucci e Antonello Scotti) nata all’interno del Lab laboratorio irregolare di Antonio Biasucci. Inoltre, sarà esposta la mostra dei minori stranieri non accompagnati che partecipano al laboratorio Fotografico di CivicoZero, il centro diurno a bassa soglia di Save the Children. I ragazzi, capitanati da Mohamed Keita, anch’egli arrivato in Italia da solo nel 2009 e oggi responsabile del laboratorio, comunicano attraverso l’obiettivo le loro speranze, le paure e le incertezze, la voglia di dialogare.

 

 Marius Schultz, Lill ladies in the water, 2010
Marius Schultz, Lill ladies in the water, 2010

 

CIRCUITO. Fotografia vedrà, anche quest’anno, il coinvolgimento di Accademie straniere, spazi istituzionali e gallerie private con i quali il Festival dialoga da anni, per costruire a Roma un circuito sempre più solido dedicato alla fotografia contemporanea. Importantissima la retrospettiva prodotta e ospitata dall’Accademia Tedesca a Villa Massimo che raccoglie stampe vintage di August Sander il grande fotografo ritrattista della Germania del primo novecento ed Helmar Lerski, divenuto celebre alla fine del 1920 per i suoi ritratti d’avanguardia. L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, invece, presenta la mostra Pene condivise del fotografo israeliano Assaf Shosan, borsista nel 2013-2014. Una serie di ritratti dei detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia e delle loro compagne, che Shoshan ha incontrato e fotografato durante la sua residenza a Villa Medici. Fanno parte del circuito anche le mostre: Tintype Portraits (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione); L’Image Culte (Istituto Nazionale per la Grafica); Emerging European Talents (Officine Fotografiche); Passato prossimo (Santa Maria della Pietà, padiglione 28); Francesco Francaviglia, Daniele Molajoli (Piccolo Cinema America); 25.8.1964. C’era Togliatti (Museo delle Arti e Tradizioni Popolari) e Il mio Pianeta dallo Spazio: Fragilità e Bellezza (Palazzo delle Esposizioni).

 

Infohttp://fotografiafestival.it

The Mammoth's Reflex
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