REGGIO EMILIA. E siamo a dieci edizioni. Fotografia Europea raggiunge un bel traguardo e per l’edizione 2015, che si terrà dal 15 maggio al 26 luglio, affiancherà l’ondata Expo 2015 sviscerando in tutto e per tutto il tema “Effetto Terra”, riflettendo sul rapporto uomo-natura.
Ma quali sono le mostre di quest’anno? Soddisferanno il pubblico o deluderanno le aspettivative? Qualche anticipazione viene proprio dal sito del festival (nella sezione blog) che fa una sorta di excursus tra le proposte 2015. Joan Fontcuberta lo davamo già per certo vista la sua presenza in città, come Kessels per cui lo staff del festival invita ancora i reggiani a scovare, tra cassetti e vecchi bauli, fotografie con le Fiat Topolino (il termine ultimo per invire le foto è il 18 marzo).
Ma vediamo chi sono gli altri autori scelti per questa edizione.
Parteciperà di certo Olivo Barbieri con Ersatz Lights. Case Study #1 East West, un progetto sulla luce artificiale associata al territorio e una collettiva con quindici artisti (Darren Almond, Enrico Bedolo, Ricardo Cases, Pierluigi Fresia, Stephen Gill, Dominique Gonzalez-Foerster e Ange Leccia, Mishka Henner, Amedeo Martegani, Richard Mosse, Sophie Ristelhueber, Thomas Ruff, Batia Suter, Carlo Valsecchi, Helmut Völter) per un’indagine sul rapporto uomo-natura.
Ancora, lo svizzero Jules Spinatsch porterà a Reggio il progetto Asynchronous, un progetto di costruzione e decostruzione mentre Cluster | New Jersey Counties di Daniele Lisi presenterà le immagini del territorio urbanizzato dell’area urbana compresa tra il New Jersey e New York, rielaborate e scomposte mostrando paesaggi e luoghi “altri”, spazi vissuti e ore notturne per creare una città reale e virtuale allo stesso tempo.
In Blank di Luca Gilli protagonisti sono gli spazi interni in costruzione, cantieri; luoghi senza grazia, da attraversare velocemente e furtivamente, luoghi dall’identità ancora incerta, vergini, che si prestano a giochi di luce.
Leggiamo, ancora, sul sito di Fotografia Europea.
[quote_box_center]<<Non mancano le narrazioni del passato, con Herculaneum di Marcello Grassi che conduce i visitatori alla scoperta della famosa città romana e con le fotografie di repertorio protagoniste del progetto Found Photos in Detroit di Arianna Arcara e Luca Santese. Spazio anche alla memoria, con il ricordo di Gábor Kerekes con l’esposizione Un alchimista della terra, e quello del professore Sergio Romagnoli con la mostra A Drop in the Ocean curata da Alessandro Calabrese e Milo Montelli. Grande attenzione anche al presente del territorio, con Fotoscopia, un’indagine fotografica di Alessandra Calò realizzata per Fotografia Europea in collaborazione con l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, che racconta i primi cinquant’anni di vita dell’ospedale. Occhi puntati sui temi del cambiamento e della mutazione attraverso il progetto St()ma. che intreccia la musica di Cristiano Calcagnile e le immagini di Bruno Pulici; esplora il rapporto fra musica e immagini anche E lo chiamano jazz, con gli scatti di Riccardo Schwamenthal>>.[/quote_box_center]
Anticipazioni, poi, sulle giornate inaugurali del 15, 16 e 17 maggio a cui parteciperà la fotografa francese Sarah Moon, uno dei nomi del parterre dell’edizione 2014 del festival, che tornerà a Reggio per presentare Journal de Voyage, libro dedicato alle collezioni naturalistiche dei musei reggiani e agli spazi verdi della città. La sezione Host quest’anno ospiterà l’agenzia olandese NOOR mentre non mancheranno, come sempre, il progetto Speciale diciottoventicinque (dedicato ai giovani appassionati di fotografia), e il circuito Off (la sezione libera e indipendente di Fotografia Europea con oltre 250 mostre).