Tutto pronto per il festival fotografico Castelnuovo Fotografia 2018 che riapre al pubblico di Castelnuovo di Porto, nel romano, dal 29 settembre al 7 ottobre.
Il festival, giunto con grande successo di critica e di pubblico alla sua sesta edizione, si svolge nelle sale della cinquecentesca Rocca Colonna e negli spazi del borgo medievale.
Si indaga il paesaggio contemporaneo
Il tema della manifestazione verte fin dalla sua prima edizione sul rapporto tra fotografia, paesaggio e ambiente.
Il festival vuole esplorare il tema del paesaggio contemporaneo in tutte le sue declinazioni, attraverso le interpretazioni dei fotografi e costruire un archivio della memoria che ne testimoni il cambiamento.
Le mostre
Sud Etruria Survey è l’opera innovativa di John Bryan Ward-Perkins, un’indagine archeologica approfondita sull’Etruria meridionale negli anni ’50 e ’60.
Mentre Sandro Becchetti porterà in mostra alcuni dei suoi scatti che negli anni ’60 hanno documentato la realtà sociale, politica e culturale italiana.
Collettive e grandi nomi
A 50 anni dal terremoto del Belice, Massimo Siragusa, fotografo siciliano, è andato a fotografare il Cretto di Burri, che prese il posto della città di Gibellina, rasa al suolo dal sisma.
Lo sguardo che libera, invece, è il titolo della mostra-progetto dei ragazzi del carcere di Rebibbia in cui i ragazzi hanno trasformato la nostalgia in sguardi positivi.
Walls of Indifference di Ugo Piccioni si articola tra la cella e la sala adiacente alla rocca con parole illuminate.
Esplorazioni umane
Prison Photography è un compendio di fotografie in bianco e nero scattate dal 2013 al 2017 dai detenuti.
In Oltre l’Immagine Pietro D’Agostino, Giorgio Di Noto, Federico Grandicelli esplorano tre variazioni della cameraless photography in cui la luce è il filo conduttore.
Ancora: in Pasta e Patate si indaga il rapporto speciale che la fotografa Antonia Messineo ha con la nonna materna mentre in Giocando con l’identità Hassan Al Meer & Muzna Al Musafir esplorano il significato di identità culturale.
Focus sull’attualità
I Paesaggi irrazionali di Paolo Albertini raccontano una zona di territorio rurale che si sviluppa nei pressi della via consolare Flaminia, a nord della Capitale.
In Casalinghe Liliana Barchiesi riflette sull’attualità del femminismo mentre Valerio Muscella con Haraket fa una riflessione sulle conseguenze della rivoluzione in Siria del 2011.
Il lavoro fotografico Borderlight di Gaetano De Crecchio è parte di un progetto che indaga il paesaggio come confine mentre con Oblivion Fiorenza Triassi racconta il legame con le sue origini passando per il Vesuvio.
Ispirazioni cinesi
Karine Maussière in Eaux et montagnes, fleurs si rifà alla concezione cinese del paesaggio scattando immagini istantanee con una piccola fotocamera Instax.
Luisa Briganti e Katia Rossi in Robaccia riciclano lo scarto del processo fotografico mentre Alberto Timossi e le sue pietre nere raccontano la storia di Calderone.
Storie di confine
Paolo Martino, Dario Cestaro, Andrea Arena in One-way trip – Storie di confini e impronte digitali raccontano le storie di viaggiatori clandestini .
Con Phanta Rei il circolo fotografico Il Bianco e Nero ha indagato il concetto del divenire inteso come mutamento.
Infine con Cake va in scena un libro di arte e cucina ideato e curato da Manuela De Leonardis : un progetto non-profit a sostegno di Bait al Karama Women Centre di Nablus (Palestina).
Letture portfolio e incontri
Il programma prevede un fitto calendario di appuntamenti: letture portfolio, laboratori, incontri, performance, proiezioni video e presentazioni editoriali.
Immancabile l’appuntamento con Fotobookshop, prezioso spazio collettivo dedicato all’editoria fotografica, alle fanzine e al selfpublishing.
Castelnuovo Fotografia
Tutte le mostre sono visitabili nei tre giorni del festival con i seguenti orari:
Venerdì 28 settembre: 17 – 19
Sabato 29 settembre: 10 – 21
Domenica 30 settembre: 10 – 20
L’ingresso alle mostre è gratuito.
Info: castelnuovofotografia.it