Tutte le mostre fotografiche dell’ottava edizione della Biennale für aktuelle Fotografie sono visitabili online. Il festival, che si tiene ogni due anni nella regione federale Reno-Neckar in Germania, ora si può scoprire nel virtual tour.
Le mostre della Biennale für aktuelle Fotografie
Le mostre della Biennale di Mannheim sono sei.
1.Reconsidering Icons
Reconsidering Icons racconta l’effetto che le immagini di fama mondiale hanno sullo spettatore, ma anche su altri fotografi. La mostra è caratterizzata da ricostruzioni, realtà virtuali, modellazione 3D e installazioni video. Qualsiasi sia l’espressione estetica scelta per descrivere l’immagine iconica – definita così dai media – è il pensiero critico, filosofico e ludico che vuole essere trasmesso al pubblico.
2.When Images Collide
When Images Collide rappresenta ciò che l’era digitale ha messo in luce: il montaggio ed il collage. Questa mostra riunisce una serie di pratiche attualmente utilizzate: da complessi collage in forme analogiche e digitali, all’utilizzo del fermo immagine in film e video fino alla scultura e l’installazione di immagini 3D.
3.Between Art and Commerce
Between Art and Commerce raccoglie una serie di immagini di fotografia industriale che sono state esposte anche in mostre d’arte, il genere still life nato tra gli anni ’20 e ’30 del 1900.
4.Yesterday’s News Today
Questa sezione narra del destino della fotografia di cronaca e dei suoi archivi. Le vecchie foto sono state rielaborate e il risultato è quello di vedere un immagine in veste nuova. La mostra vede esposte stampe analogiche, dagli anni ’50 agli anni ’90 dei tre principali quotidiani della regione “Die Rheinpfalz”, “Mannheimer Morgen” e “Rhein-Neckar-Zeitung”, una memoria visiva del territorio federato.
5.All Art is Photography
All Art is Photography vuole rispondere alle domande “Cosa succede quando la fotografia artistica considera come soggetto le altre arti? Cosa può fare una macchina fotografica nello studio di un pittore, di fronte a una scultura o in una galleria d’arte piena di gente?”. I fotografi coinvolti in questa mostra riflettono sul ruolo culturale dei libri d’arte stampati, analizzano la complessa relazione tra fotocamera, dipinti e sculture come oggetti estetici e visualizzano gli spazi fisici in cui l’arte è allestita.
6.Walker Evans Revisited
Questa esposizione celebra uno dei maestri più importanti del secolo scorso, vera e propria leggenda della fotografia, Walker Evans (1903 – 1975). La mostra mette in luce come l’estetica fotografica di Evans sia stata d’ispirazione a una moltitudine di fotografi e artisti di tutto il mondo e soprattutto come le sue immagini sono ancora oggi contemporanee. Il fotografo è stato un pioniere dell’idea di come l’immagine fotografica potesse veicolare un significato legato al contesto, al testo e alle relazioni tra le immagini, che fosse su una parete di una galleria al libro fotografico come anche nelle riviste. Uno stratega comunicativo, che si preoccupava del modo in cui venivano diffuse le sue immagini.
The Lives and Loves of Images, il tema della Biennale 2020
La Biennale, dal titolo The Lives and Loves of Images, è stata di fatto inaugurata il 28 febbraio nella Kunsthalle Mannheim prima dell’emergenza sanitaria ed è a cura del britannico David Campany.
Sono sei le mostre tematiche, esposte fisicamente nelle città di Mannheim, Ludwigshafen e Heidelberg e 70 artisti internazionali, tra opere d’archivio e fotografia contemporanea che lo spettatore da casa ora può visionare attraverso la modalità del virtual tour.
Le vite e gli amore dell’immagine
Il fil rouge per l’edizione della manifestazione fotografica è letteralmente Le vite e gli amori dell’immagine. Campany, scrittore, artista e noto curatore ingaggiato per questa edizione ha voluto raccontare la fotografia nella sua utilità, ma soprattutto nelle sue molte contrapposizioni.
Da un lato la fotografia protagonista della società contemporanea, che dà libertà, dall’altro la fotografia come linguaggio sempre più personale, un soggetto pubblico, che spesso nel suo limite, crea preoccupazione. Oggi forma linguistica dominante, tra social, bisogno di veicolare messaggi sempre più complessi, denota sempre più i suoi punti di debolezza. Del resto, la strada del digitale ha portato a percorrere nuove strade che in finale si sono rivelate anche manipolatorie.
L’incoerenza da valutare
Campany dimostra come noi individui del presente siamo dipendenti dalla fotografia, preveggenza del XX secolo e come questa soggezione ci crei sentimenti incoerenti. È su questa incoerenza che poggia l’analisi di Campany, su come l’entusiasmo e la diffidenza abbiano uguale magnetismo sullo spettatore dalla fotografia. Le mostre sono caratterizzate da autori e immagini molto conosciute e artisti contemporanei che riportano in vita con nuovi significati, fotografie anonime e dimenticate. A immagini iconiche vengono date significati mai esplorati, con un mix, di immagini che provengono da fonti diverse, come giornali o archivi privati.
I 70 artisti invitati alla Biennale cercano di dare una risposta alle problematiche attuali della fotografia, percorrendo varie strade dalle tradizionali stampe in camera oscura alle installazioni in più parti, dalla realtà virtuale e dalle proiezioni video ai murales di grande formato, collage fatti a mano o digitali.
The Lives and Loves of Images, è una rappresentazione dello stato dell’arte della fotografia di oggi, tra contemporaneità e storia e cerca di invogliare il pubblico ad una riflessione obiettiva e aperta.
Il tour virtuale
Le mostre si possono visitare il modalità virtual tour e gli organizzatori si sono premuniti di spiegare il funzionamento d’accesso in un breve video di istruzioni. Alcune mostre, poi, sono corredate anche dal racconto guidato del curatore David Campany.