Il Ragusa Foto festival 2020 si divide, tra eventi ed esposizioni, in due anni. L’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo ha portato gli organizzatori ad organizzare l’evento in modo nuovo per rispettare tutte le regole di distanziamento sociale.
Un’edizione prolungata, quindi, che comincia il 24 luglio 2020 e si concluderà il 29 agosto 2021. Tutto questo in una prospettiva di valorizzazione e promozione tanto del patrimonio culturale locale quanto della sua partecipazione nazionale e internazionale.
Ragusa Foto festival 2020, le date inaugurali
Si parte già dal 24 al 26 luglio con la preview, con un weekend di eventi e la presentazione della mostra Italia Desiderata.
In particolare, il giorno dell’inaugurazione, il 24 luglio alle 19 ai Giardini iblei di Ragusa Ibla si terrà la presentazione del progetto dedicato alla comunità dei braccianti agricoli di due delle 18 aree, Marina di Acate e Pachino, che fanno parte di “Presidio”, il progetto della Caritas Italiana per aiutare i lavoratori agricoli esposti allo sfruttamento. Saranno presenti il curatore Steve Bisson, la direttrice del Festival Stefania Paxhia e Vincenzo La Monica, responsabile Caritas Presidio Ragusa, Paolo Catinello della Caritas di Noto. Verranno poi annunciati i vincitori del concorso #weloveragusa, contest Sicilia Iblea.
Sabato 25 luglio alle 19, a Palazzo La Rocca a Ibla verrà presentata la mostra “Italia Desiderata” a cura di Steve Bisson. Mostra che rimarrà aperta fino al 22 agosto 2020.
Infine, domenica 26 luglio, alle 19 al Giardino dell’Antico Convento a Ibla, si svolgerà la presentazione dei due workshop previsti ai primi di settembre.
Desiderio: questo è il tema del festival
Il festival affronta il tema della natura del desiderio, motore della nostra vita, che ci spinge a cercare aspirazioni, evasioni, traguardi e ideali. Ancor più oggi, desiderare risulta essenziale per ricominciare a proiettarci nel futuro. Spesso il desiderio non ha una forma precisa e sfugge dai confini.
Nell’era della libertà misurata dalla paura inconscia del virus, dei social media e della comunicazione istantanea, i progetti selezionati evocano il tema nelle sue forme diverse come determinazione a realizzare i propri obiettivi, distrazione, cura, amore e passione, capricci, sostenibilità per il nostro ambiente.
Dal 2012, inoltre, Ragusa Foto Festival è stato un incubatore di desideri. Un luogo per tanti fotografi emergenti accompagnati dai propri sogni, dove imparare a riconoscere il proprio percorso verso la fioritura della propria creatività. Il festival, prodotto dall’associazione culturale Antiruggine, è curato dal direttore artistico Steve Bisson. Tutto ciò in collaborazione con un comitato scientifico composto da Aldo Bonomi, Mario Cresci, Stefania Paxhia, Alfredo Corrao e Rosario Antoci.
Italia desiderata: la mostra di Ragusa Foto Festival 2020
L’esposizione, a cura di Steve Bisson, si potrà ammirare a Palazzo La Rocca, dal 24 luglio al 22 agosto 2020.
L’impatto del Covid-19 sul settore culturale italiano è senza precedenti. Per questo la direzione artistica del Festival di Ragusa ha scelto di dedicare una progettualità speciale alla fotografia italiana.
Sarà presentato un coro di voci e prospettive visive attorno al tema del desiderio. Una raccolta caleidoscopica che restituisce diverse possibilità del desiderare. Uno sguardo plurale e inclusivo di 15 autori italiani. Tra questi: Anna Maria Belloni, Fulvia Bernacca, Marco Bonomo, Claudio Capanna, Cédric Dasesson, Louis De Belle, Valentina De Santis, Simone D’Angelo. E poi: Lorenza D’Orazio, Sara Esposito, Mariano Monea, Chiara Pavolucci, Marco Rigamonti, Edoardo Valle, Umberto Verdoliva.
Presidio, un nuovo progetto fotografico
Ragusa Foto Festival, in collaborazione con le Caritas diocesane di Ragusa e di Noto e la Collezione Donata Pizzi, ha supportato la realizzazione di un progetto fotografico il cui scopo è quello di raccontare la quotidianità dei lavoratori agricoli che, insieme alle loro famiglie, vivono nelle campagne di Marina di Acate e Pachino.
Si tratta di due delle 18 aree italiane assistite dal progetto “Presidio”, fiore all’occhiello delle attività di Caritas Italiana, conosciuto e apprezzato anche all’estero. Il fotografo o la fotografa selezionati per il progetto saranno seguiti e supportati dal Festival e dalla Collezione Donata Pizzi. Il progetto si concretizzerà in una mostra dedicata che verrà allestita nei mesi estivi del 2021 a Palazzo La Rocca, a Ragusa Ibla.
Al lavoro fotografico sarà collaterale uno studio di approfondimento sulla situazione delle loro condizioni, nella dimensione dell’emergenza post COVID 19, realizzato in collaborazione con Caritas Ragusa.
Grazie alle rete dei presidi di Caritas Italiana sono allo studio ulteriori tappe del progetto in altre aree.
#weloveRagusa: un’open call per tutti
Mai come nei mesi scorsi c’è stato questo desiderio di riappropriarsi dei loro luoghi di appartenenza. Oggi il riferimento al territorio d’origine è un fenomeno attuale, non “regressivo” come si potrebbe pensare, ma che crea forti spinte di riscoperta della propria identità legata soprattutto alla storia del proprio territorio d’origine. Per misurarsi con tale opportunità Ragusa Foto Festival vuole condividere gli sguardi di chi vive il territorio ibleo che, peraltro, si caratterizza per la sua attrazione speciale di antico e moderno.
Le immagini verranno scelte da una giuria composta da Alessandra Capodacqua, Yvonne De Rosa, Alfredo Corrao, Saro Antoci, Carlo Bevilacqua. Inoltre, saranno caricate sul sito del Festival e affisse su grandi banner per le vie dei comuni iblei rappresentati, creando una mostra open air sul territorio.
Ragusa Foto Festival, workshop fotografici
Al festival si svolgeranno due workshop fotografici. Il primo è con Alfredo Corrao, “La fotografia di architettura in 35 mm digitale”. Un corso orientato alla lettura e alla documentazione degli edifici e degli spazi architettonici che lo caratterizzano come beni culturali rivolto a studenti e professionisti del settore, ma anche a semplici appassionati. Ad una introduzione sui diversi linguaggi fotografici, sulle specificità della fotografia dei beni culturali e sulle basi della scientificità in fotografia, seguirà una parte tecnica teorica conclusa la quale si proseguirà con delle sessioni di ripresa prima e di post produzione poi. Si esamineranno altresì i principali metodi di scelta e catalogazione delle immagini realizzate. Alfredo Corrao è docente all’ISIA di Urbino e responsabile fotografia per i beni culturali al MIBACT.
Online, invece, si potrà seguire il workshop di di Alessandra Capodacqua ‘The Art of mobile photography’
Tecniche creative e di composizione per scatti perfetti con telefoni o tablet. Trucchi e funzioni sia di Android sia di IPhone per sfruttare al meglio il potenziale degli smartphone attraverso tecniche creative per una composizione dell’immagine perfetta. Analisi delle applicazioni più recenti che si adattano alla visione artistica. Il gruppo di partecipanti avrà la possibilità di sperimentare insieme diversi effetti e realizzerà dei
lavori sul alcune siti del territorio. Alessandra Capodacqua è curatrice e docente presso NYU Florence, IED e SACI.