Fino al 29 agosto in uno dei più borghi barocchi più belli d’Italia patrimonio Unesco si terrà il Ragusa Foto Festival 2021.
Siamo in Sicilia, a Ragusa Ibla, e Ragusa Foto Festival è una manifestazione internazionale dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione di giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
Il desiderio: ecco il tema di Ragusa Foto Festival 2021
Sono più di venti i progetti selezionati esposti negli antichi palazzi La Rocca e Cosentini, l’Auditorium (chiesa sconsacrata) San Vincenzo Ferreri e nel Giardino Ibleo.
Il festival, fondato da Stefania Paxhia, vede come direttore artistico Steve Bisson e riprende e conclude la nona edizione dedicata al tema del desiderio declinato nelle sue diverse sfaccettature.
Nella nuova epoca appena avviata, l’era della libertà misurata dalla paura del virus i nostri desideri si sono allineati con le aspettative verso il nuovo tempo.
Tuttavia sappiamo che non sempre il desiderio ha una forma precisa. Può assumere l’espressione di un semplice capriccio, o del bisogno di colmare un vuoto, o di un’evasione che si risolve in un breve appagamento.
Come la scarica di un piacere virtuale, simultaneo, quasi insignificante che talvolta, allontanando lo sguardo da ciò che è essenziale, crea dipendenza e assuefazione.
Ma desiderare è anche sapersi spingere oltre a tutto questo ed essere in grado di cogliere aspirazioni, traguardi, ideali e di proiettarsi nel futuro. Improvvisamente da un anno all’altro, tra confinamenti, restrizioni, emergenze, mascherine e distanziamento sociale, la vita è profondamente cambiata ma nulla vieta di continuare a sognare.
Oggi, oltre ad utopie ed evasioni, il desiderio si è trasformato come un’opportunità di senso cioè capire come esserci, di riscoperta della potenzialità umana, di perseveranza verso la vita, quella vera, non artificiale. Coincide con l’esigenza di capire come conservare la nostra specie, come prendersi cura dei nostri ambienti e dei nostri simili, come far valere la nostra dignità di essere veramente umani.
Ragusa Foto Festival 2021: i giovani emergenti
Fotografi provenienti da tutto il mondo che evocano il desiderio nelle diverse declinazioni, per visualizzarne e rielaborarne significati, evoluzioni ed esigenze dentro i nuovi schemi culturali che la nuova normalità ci impone.
Nella nuova epoca appena avviata, in cui nulla vieta di sognare e di continuare a programmare le aspettative per il futuro, desiderare risulta essenziale. E nell’ottica della ripartenza culturale, l’edizione 2021 riprende con le mostre dedicate ai 13 progetti dei giovani autori emergenti.
Gli autori selezionati con una call internazionale promossa in collaborazione con Urbanautica Institute prima dell’interruzione della pandemia, sono:
- Frijke Coumans Gardeners of Desire
- Aurore Del Mas Don’t love me I’m your toy
- Alba Zari The Y
- Jonna Bruinsma Dragone
- Yaakov Israel The Black Horseman
- Alexis Vasilikos A Lover’s Sequence
- Giacomo Alberico After The Gold Rush
- Jenia Fridlyand The leaves will fall from the sky
- Francesco Levy Azimuths of Celestial Bodies
- Federico Arcangeli Pleasure Island
- João Henriques School Affairs
- Giovanni Presutti Give me liberty or give me death
- Simon Van Geel Megalomania Delusions of Grandeur
I migliori portfolio
In mostra anche Estancia Rio Mitre di Alessandro Scattolini (vincitore del Premio Miglior Portfolio 2019) e i due progetti La Settimana Santa in Sicilia di Daniele Vita e Vere finzioni: Supereroi di Francesco di Robilant e Anna La Rosa.
Non sappiamo cosa ci aspetta per il futuro, ma oltre ad utopie ed evasioni, desiderare può rivelare come creare nuove opportunità di senso. O meglio: di riscoperta delle potenzialità umana, di comprendere come conservare la nostra specie, come prendersi cura dei nostri ambienti e dei nostri simili.
Proprio partendo da queste sfide, Ragusa Foto Festival ha integrato la proposta espositiva con due iniziative ideate per offrire ulteriori occasioni di crescita e promuovere la bellezza del territorio più a Sud d’Italia e d’Europa.
I progetti con Caritas
Per questa edizione del festival si è scelto di raccontare, attraverso la fotografia, dei percorsi di innovazione sociale avviati da Caritas Italiana dal 2014 nel territorio locale. Maria Vittoria Trovato e Martina Della Valle hanno realizzato due progetti dedicati ai Presidi siciliani di Caritas Italiana, a Marina di Acate e a Pachino.
Lavori dedicati ai lavoratori tra i più invisibili e più fragili già prima del coronavirus: i braccianti agricoli immigrati, venuti sin qui per realizzare il desiderio di una vita migliore.
Persone che lavorano nel silenzio delle avversità dovute alle difficoltà che incontrano ogni giorno nel proteggere la propria dignità. Persone che vivono piccoli embrioni di comunità in luoghi sperduti del territorio ibleo grazie al supporto di realtà locali che fanno sistema per attenuare loro i soliti disagi e quelli imposti adesso dall’emergenza post Covid-19.