Fotoleggendo 2022 torna a Roma, negli spazi di Officine Fotografiche, dal 24 giugno al 20 luglio. In programma eventi, incontri e mostre per un’edizione speciale che celebra i 20 anni di Officine Fotografiche.
Durante il weekend inaugurale, da sabato 25 a domenica 26 giugno, sono previste letture portfolio con photo editor, curatori e fotografi. Al termine delle giornate dedicate alle letture sarà proclamato il vincitore del Premio Officine Fotografiche, che si aggiudicherà la produzione della mostra da esporre in sede l’anno successivo.
Incontri, premi e ospiti internazionali a Fotoleggendo
Ad anticipare il festival è la prima edizione del Premio Emiliano Mancuso, alla memoria del fotografo e docente di Officine, scomparso prematuramente a settembre 2018 al quale è stata dedicata una grande retrospettiva curata da Renata Ferri al Museo di Roma in Trastevere.
Anche quest’anno FotoLeggendo avrà il suo ospite internazionale e sarà Joan Fontcuberta che presenterà un suo libro Il bacio di Giuda. Fotografia e verità (Mimesis Edizioni, 2022). Presenti, insieme all’autore, Francesca Adamo e Michele Smargiassi.
A proposito di prestigiose collaborazioni internazionali, non mancherà uno spazio dedicato all’editoria attraverso la presentazione della mostra di Aperture, unica tappa italiana del tour mondiale della famosa casa editrice.
Scopri il programma degli eventi: www.fotoleggendo.it
Le mostre da non perdere
Diverse le mostre ospitate per l’edizione 2022 di Fotoleggendo. Eccole:
Lorenzo Castore Glitter Blues
Marcello (Lulù) e Antonio (Cioccolatina) partono ogni giorno dalle loro case in periferie lontane dal centro della città verso il quale convergono per arrivare a San Berillo. Con loro Ramona, Brigida, Ornella, Monica la vichinga, Fiorella, Rosa, Ambra, Graziella si muovono per la città da un estremo ad un altro, mischiandosi al caos di un’umanità varia in cui tutto sembra indistinto.
La mostra è stata prodotta in collaborazione con la galleria UNSOCIAL STUDIO di Modena.
Stephanie Gengotti Circus Love – The Magical Life of Europe’s Family Circuses
Circus Love è un progetto a lungo termine sul ‘nouveau cirque’ in cui l’autrice racconta la storia e la vita quotidiana di sei famiglie circensi. È un gioioso ma potente urlo di ribellione per riaffermare la dimensione umana, per evidenziare le necessità prioritarie di recuperare il senso di condivisione, di famiglia e il bisogno di riscoprire il rapporto con la Natura.
Gabriele Cecconi Kuwait Soul
La mostra è curata da Laura Carnemolla in collaborazione con Parallelozero.
Il Kuwait, uno dei paesi più piccoli e ricchi del mondo, raramente sotto i riflettori ma al centro della scena durante la prima Guerra del Golfo, è ancora oggi un luogo di estremi: le temperature estive raggiungono livelli record, solo il due per cento della terra del Paese è coltivabile, le raffinerie di petrolio contribuiscono alla pessima qualità dell’aria che ha un pesante impatto sulla salute della popolazione del Paese.
Negli ultimi anni ha goduto di un’enorme ricchezza economica e ha sviluppato una visione piuttosto estrema del modello capitalista: una realtà in cui un materialismo di livelli quasi distopici si fonde con forti tradizioni islamiche.
Paris Photo-Aperture Foundation Photobook Awards
Questo è uno dei maggiori premi internazionali riservato esclusivamente alle pubblicazioni di libri fotografici e a cui partecipano le più importanti case editrici di tutto il mondo, quelle indipendenti, ed anche self-publishing. Officine Fotografiche ospita l’unica tappa italiana della mostra itinerante.
Stefano De Luigi Pornoland Redux – installazione video
A distanza di vent’anni, l’autore ha rivisitato completamente la sua opera restituendoci una visione più personale con più della metà delle fotografie inedite.
Pornoland Redux è la storia del ritorno da una terra dove si combattono battaglie e si compiono imprese epiche, un luogo di cui tutti parlano e che tutti vorrebbero almeno visitare.
Paolo Pellegrin Bordelines – installazione video
Pellegrin ha viaggiato lungo la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti e tra i sobborghi di Rochester, Miami e Milwaukee documentando le tensioni e i conflitti che segnano l’America contemporanea.
Seguendo il percorso delle pattuglie di confine, gli interventi della polizia nelle città e lavorando a stretto contatto con le comunità, il video esplora le dinamiche legate alle linee di separazione, fisiche e metaforiche, che caratterizzano gli Stati Uniti.
Premio Marco Bastianelli
Durante il weekend di apertura sarà possibile consultare libri fotografici realizzati tra il 2004 e il 2021 provenienti dall’archivio del Premio Marco Bastianelli.
Fotoleggendo, la storia del festival romano
Dopo 14 edizioni Fotoleggendo nel 2019 era arrivato alla sua ultima edizione. Emilio D’Itri, fondatore di Officine Fotografiche e del festival romano, aveva annunciato infatti l’ultima edizione.
“Avevo deciso di chiudere, ero stanco degli sforzi organizzativi ed economici che ogni volta bisognava mettere in campo nel totale disinteresse delle istituzioni – afferma Emilio D’Itri- ma questi due anni di fermo di tutte le attività soprattutto culturali, mi ha dato modo di riflettere sull’importanza di quello che facciamo, sulla necessità di continuare ad offrire alla città di Roma un festival di fotografia che è uno spazio di confronto/incontro, un laboratorio di idee, un’officina di creatività…servono energie vitali e creative in questo momento e noi di Officine Fotografiche non vogliamo tirarci indietro”.
La nascita di Officine Fotografiche
Nasce nel 2001, alla Garbatella, una piccola scuola di fotografia che diventa da subito molto popolare nel quartiere. Comincia sin da subito a collaborare con affermate realtà come Contrasto e VII e con istituzioni come il Museo di Roma in Trastevere dove per anni diviene partner per l’organizzazione di grandi mostre da Franco Fontana a Berengo Gardin.
La varietà dell’offerta didattica, il contatto con i grandi protagonisti della fotografia, la capacità inclusiva di Officine Fotografiche (OF) la portano a crescere e così nell’ottobre del 2010 fa il grande salto che la porterà nell’attuale sede di Via G. Libetta al quartiere Ostiense: uno spazio di 600mq, con una sala espositiva capace di ospitare artisti di livello internazionale, un bookshop, una biblioteca con sala di lettura e diverse aule per una programmazione didattica di altissimo livello. Negli anni sono stati tantissimi i nomi di primo piano del panorama fotografico nazionale a collaborare come docenti per corsi e master di fotografi a e fotogiornalismo.
Da allora, come è ancora oggi nelle intenzioni del suo fondatore e direttore artistico Emilio D’Itri, Officine Fotografiche è stata molto di più di una scuola, è diventata un punto di riferimento per tanti fotografi, un fulcro del dibattito culturale romano, uno sguardo sul mondo. In poche parole è stata ed è “la casa della fotografia”, quella casa che purtroppo, per quanto più volte promesso dalle istituzioni, la fotografia a Roma non ha mai avuto.
Emilio D’Itri ha poi creato un festival, FotoLeggendo completamente autoprodotto, che ha portato nella capitale grandi nomi della fotografia come: Larry Fink, Michel Ackerman, Gianni Berengo Gardin, Vanessa Winship, David Alan Harvey,… Più che un festival, FotoLeggendo è una festa della fotografia in cui sperimentare linguaggi, riflettere e raccontarsi con video, installazioni, mostre, nei dibattiti, nelle letture di portfolio e nei workshop. Si guarda il mondo attraverso la visione dei grandi fotografi ma anche attraverso gli obiettivi degli studenti e dei fotografi esordienti.
Si perché nella grande casa della fotografia c’è spazio per tutti. Ed è questo che probabilmente ha premiato Officine Fotografiche, regalandogli la grande popolarità e il seguito che in questi 20 anni, nonostante la pandemia, non ha mai perso.
OF ha anche avuto il merito di stringere relazioni con importanti festival di fotografia promuovendo tantissimi giovani talenti attraverso lo scambio di mostre, in particolare con Boutographies di Montpellier. È bene sottolineare che tutte queste mostre sono state fruibili dal pubblico sempre a titolo gratuito proprio perché lo spirito che ha sempre animato l’organizzazione è quello della divulgazione e non del profitto.
Ci sarebbe davvero da scrivere molto sulla storia di Officine Fotografiche, sulla sua filosofia e sul suo festival, FotoLeggendo, che quest’anno è giustamente dedicato alla celebrazione dei 20 anni. È un festival speciale perciò anche perché torna dopo tre anni di pausa.
Emilio D’Itri, direttore artistico del festival ha voluto quest’anno raccontare “mondi” particolari, quello delle famiglie circensi, quello dei travestiti, il modo del porno e alcune realtà distopiche. L’idea è dare spazio a mondi non convenzionali, quasi a voler raccontare quello spirito di libertà che ha sempre animato Officine Fotografiche.
Info: www.fotoleggendo.it