Un mondo di relazioni in mostra al Ragusa Foto Festival 2023

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Le mostre del Ragusa Foto Festival 2023 tornano ad affollare uno dei borghi più belli d’Italia: Ragusa Ibla. Il festival, giunto all’undicesima edizione, si svolgerà dal 20 luglio al 27 agosto.

Ideato e fondato da Stefania Paxhia, con la direzione artistica di Claudio Composti, il festival si snoda in 10 mostre monografiche.

Giulia Gatti, Corazonada
Giulia Gatti, Corazonada

Le mostre da vedere a Ragusa Foto Festival 2023

Sono dieci le mostre monografiche dislocate tra Palazzo Cosentini, la chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e l’Antico Convento dei Cappuccini all’interno del Giardino Ibleo. Tutte mostre aperte al pubblico fino al 27 agosto.

Gli autori? Fotografi importanti, giovani emergenti, fotografi italiani e internazionali. Ovviamente, un’attenzione particolare è rivolta anche alla fotografia siciliana.

Il tema scelto per questa edizione indaga le relazioni

Relazioni è il tema scelto per l’edizione 2023 della manifestazione. Un tema dalle mille sfumature utile per raccontare sia l’uomo e la donna contemporanei che la fotografia contemporanea, che non è più solo testimone delle storie e della Storia ma è capace di alimentare le relazioni.

La scelta di questa tematica è stata influenzata dalla collocazione geografica della città, il territorio più a Sud d’Europa nel cuore del Mediterraneo, crocevia di molteplici scambi tra le culture che vi si affacciano.

Davide Monteleone, Sinomocene
Davide Monteleone, Sinomocene

Le mostre e le sedi

Da vedere, nelle sale di Palazzo Cosentini le mostre personali di:

  • Federica Belli. Con “How Far Is Too Close to the Heart?” la fotografia esprime il suo ruolo di mediazione tra le persone.
  • Ruben Brulat. Con “Embrasement” inventa una relazione creativa con il vulcano dell’Etna per mezzo di un’installazione con immagini dal forte impatto visivo.
  • Alessandra Calò. Vincitrice della IV edizione del Premio New Post Photography di Mia Fair di Milano – partner del festival – presenta “Herbarium. I fiori sono rimasti rosa”, un progetto che mette in relazione la creatività con la fragilità al fine di nuove opportunità d’inclusione sociale.
  • Mari Katayama. Con “L’armonia imperfetta” estetizza la propria disabilità attraverso l’arte, affrontando la relazione aperta con il proprio corpo e la fotografia stessa.
  • Davide Monteleone. Con “Sinomocene” affronta la relazione tra uomo e natura, indagando sugli effetti delle diverse forme di colonialismo, la globalizzazione e le relazioni tra potere e individui nella Cina di oggi.
  • Lisa Sorgini. In “Behind the Glass” presenta un racconto sulle relazioni con la famiglia messe a dura prova dal distanziamento sociale durante il Lockdown.

In mostra per la sezione Miglior Portfolio e progetti con Menzione 2022:

  • Andrea Camiolo. Vincitore del premio Miglior Portfolio 2022 con “Per un paesaggio possibile” analizza il paesaggio siciliano che diventa archetipo di un paesaggio ideale.
  • Giulia Gatti. In “Corazonada” si dedica alle donne che vivono nella regione meridionale del Messico, l’istmo di Tehuantepec (Oaxaca).
  • Sara Grimaldi. Attraverso il racconto autobiografico di “Ho visto Nina volare” pone una riflessione sul rapporto tra malessere psicologico e alimentazione.

È esposta all’Antico Convento dei Cappuccini, la mostra di Carlotta Vigo. Con il progetto “Mare Dentro”, dedicato al mercato e alla lavorazione del pesce in Sicilia, testimonia la profonda relazione del territorio siciliano con il proprio passato e futuro, e allo stesso tempo con le proprie tradizioni e la sostenibilità.

Sorgini, Hannah and Ochre in the Dining Room
Sorgini, Hannah and Ochre in the Dining Room

Il progetto dedicato ai presidi Caritas

Torna poi per la terza edizione uno dei progetti più cari al Ragusa Foto Festival. Il progetto, ideato da Stefania Paxhia, vuole raccontare la quotidianità dei lavoratori immigrati che vivono intorno ai Presidi di Caritas Italiana dislocati in Italia.

Protagonista di quest’anno è il Presidio di Foggia con un’iniziativa sperimentale realizzata in collaborazione con la Caritas diocesana di Foggia e il supporto di Perimetro. Due fotografi professionisti, Arianna Arcara e Alessandro Zuek Simonetti, hanno diretto il workshop offrendo nuove competenze a sei giovani lavoratori selezionati per realizzare i loro scatti che saranno in mostra nella chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri per raccontare le loro storie, le loro speranze e la voglia di riscatto.

Scopri le mostre: www.ragusafotofestival.com

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