Cosmo festival: la fotografia fra scienza e arte

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Cerchi festival fotografici a Roma? A Colleferro, fino al 30 giugno, c’è Cosmo festival, la fotografia fra scienza e arte. Si tratta della prima edizione dell’evento organizzato dal Centro Sperimentale di Fotografia Adams (CSF Adams) con mostre alla biblioteca comunale Riccardo Morandi, nel mercato comunale della città, nell’ex Direzione BPD.

Il festival, pensato con cadenza biennale, per la sua prima ha scelto come sottotitolo “la bellezza del cosmo è data non solo dall’unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell’unità” e si articola in sei sezioni tematiche.

Francesco Amorosino, Fantastic Voyage
Francesco Amorosino, Fantastic Voyage

Cosmo festival: quale relazione tra fotografia, arte e scienza?

Il festival vuole mettere in rilievo il dialogo tra arte e scienza attraverso il linguaggio fotografico, secondo una narrazione visiva che interroga il presente e il futuro, con particolare attenzione al rapporto tra l’essere umano, la tecnologia, la scienza e la fantascienza.

L’evento, oltre a rappresentare un momento di riflessione sulla tematica e fucina di contenuti per un nuovo immaginario fantascientifico, vuole inserirsi – con l’organizzazione di workshop, laboratori e visite guidate al Planetario e all’Osservatorio astronomico della città di Gorga – in un processo di rigenerazione territoriale, occasione per uno sviluppo sociale, culturale ed economico della città di Colleferro.

Inoltre, si rende portavoce di un pensiero diffuso in cui la sensibilizzazione all’immagine si pone in stretto rapporto con l’attualità e le tematiche della società contemporanea, la consapevolezza del nostro esistere e, perché no, anche molta fascinazione e mistero per mondi da scoprire sia con il microscopio o il telescopio, ma anche con la semplice e innata immaginazione. L’evento si rende, per questo motivo, vetrina di progetti eterogenei che guardano alla scienza e alle sue manifestazioni in modi differenti.

Le mostre del Cosmo festival

Ci sono mostre altamente correlate al dato reale e all’uso della scienza come lente di ingrandimento su creatività organiche. Ne sono un esempio il lavoro di Michele Marinucci, di Robin Meier o di Francesco Amorosino. Altri lavori, invece, si rendono testimonianze visive di manifestazioni naturali come la formazione delle nuvole di Antonello Ferrara o la creazione di fenomeni come i vortici per Fabio Zonta. Non è, poi, escluso l’approccio più immaginifico alle tematiche fantascientifiche come i reportage di Alessandro Bavari, Sara Munari o i collages di Katia Rossi. Inoltre il festival si rende momento di riflessione anche sulla natura stessa dell’immagine e del linguaggio fotografico con progetti che analizzano lo stato attuale della fotografia nell’era del digitale e dell’intelligenza artificiale come nel caso di Olmo Amato.

A questi lavori si aggiungono anche le foto di Giorgio De Finis e di Daniela De Paulis; il lavoro di Claudio Orlandi sulla bellezza dei paesaggi naturalistici. Infine, il film Space Metropoliz, soggetto di Fabrizio Boni e Giorgio De Finis, dall’approccio più narrativo e documentarista. Ad arricchire la programmazione del festival anche l’esposizione del vincitore della Call for Entry, Filippo Venturi.

Info: www.cosmophotofest.it

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