Si Fest 2024, un viaggio nella memoria delle immagini

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Torna per tre week end, dal 13 al 29 settembre, il Si Fest 2024. S’intitola Atlas la 33esima edizione del festival fotografico di Savignano sul Rubicone che, per il terzo anno, è diretta dal fotografo Alex Majoli. Il titolo è ispirato dall’enciclopedico atlante della memoria delle immagini, Bilderatlas Mnemosyne, dello storico dell’arte e critico tedesco Aby Warburg.

Si Fest 2024: sedi e fotografi

Le mostre trovano collocazione nelle scuole Dante Alighieri e Giulio Cesare, negli spazi del Consorzio di Bonifica, del Monte di Pietà e della Vecchia Pescheria.

In mostra artisti internazionali come Richard Billingham, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Stacy Kranitz, Abdulhamid Kircher, Billy H.C. Kwok, Adam Rouhana, Roland Schneider, Lindokuhle Sobekwa, Aby Warburg, Danny Lyon. Oltre a fotografi italiani riconosciuti in ambito internazionale come Francesco Lughezzani e Maurizio Montagna.

L’edizione 2024 del Si Fest si presenta come un atlante visivo che propone uno sguardo sulla contemporaneità, esplorando continuità e trasformazioni della società e dei suoi simboli, suggerendo nuove possibili chiavi di lettura.

Richard Billingham, Untitled from the series Ray's a Laugh, 1994-1995 © Richard Billingham
Richard Billingham, Untitled from the series Ray’s a Laugh, 1994-1995 © Richard Billingham

Le mostre del Si Fest 2024, un viaggio nella memoria delle immagini

Con un percorso suddiviso in base alle materie scolastiche, gli spazi della scuola primaria Dante Alighieri, dell’istituto comprensivo Giulio Cesare e del Consorzio di Bonifica accolgono le mostre curate da Alex Majoli. Si tratta di:

  • Ray’s a Laugh del grande fotografo inglese Richard Billingham, un lavoro cardine della fotografia britannica degli anni Novanta (per la prima volta in Italia).
  • Chicago del duo anglo-sudafricano Adam Broomberg & Oliver Chanarin, una riflessione sul tema della costruzione (reale e simbolica) di un territorio che diventa espressione della condizione di violenza e insicurezza della Palestina.
  • Rotting from Within dell’americano Abdulhamid Kircher, dedicato al rapporto con la figura paterna.
  • For So Many Years When I Close My Eyes del cinese Billy H.C. Kwok, dedicato alla ricerca di una madre di Hong Kong del figlio scomparso in Cina.
  • Francesco Lughezzani è presente al Si Fest 2024 con le immagini concesse dall’archivio di San Servolo.
  • Maurizio Montagna con Toros: The marking of a territory si concentra sulle silhouette dei tori di Osborne.
  • Before Freedom del fotografo palestinese-americano Adam Rouhana porta a Savignano un progetto dedicato alla Palestina.

Presenti anche:

  • I carry Her photo with Me del fotografo sudafricano Lindokuhle Sobekwa;
  • The Year After a Denied Abortion dell’americana Stacy Kranitz (in prima italiana);
  • Zwischenzeit dello svizzero Roland Schneider.
  • Presenti per la prima volta in Italia anche, lo splendido classico della fotografia di Danny Lyon, Conversations with the Dead e dodici tavole dall’Atlas Mnemosyne di Aby Warburg.

Accompagnano le esposizioni principali, quelle nate dai laboratori annuali realizzati dal Festival con le classi di scuola media 3C e 3D dell’Istituto Giulio Cesare, Testimone oculare: visioni domestiche, e con gli studenti di terzo e quarto anno del Liceo Marie Curie: Io autoritratto.

© Tommaso Palmieri, Italia, Emilia Romagna, Bologna 2019 IntoTheBaobab live a XM24
© Tommaso Palmieri, Italia, Emilia Romagna, Bologna 2019 IntoTheBaobab live a XM24

Esposti i vincitori dei premi

In mostra anche le esposizioni dei vincitori dei premi assegnati nell’edizione 2023. Si tratta di Tommaso Palmieri, vincitore del Premio Portfolio “Werther Colonna” SI FEST 2023, con il portfolio (BO)yz N The Hood. Una ricerca sociale, storica e urbana pluriennale sulle controculture musicali rap e punk bolognesi.

Ariya Karatas, vincitrice del Premio “Marco Pesaresi” per la fotografia contemporanea 2023, presenta Arjen, un lavoro sulla ricostruzione della figura paterna.

Massimo Napoli,vincitore del Premio Portfolio Italia 2023, espone il progetto Omotesando, sulla quotidianità frenetica di una delle zone dello shopping più famose di Tokyo.

Completa il programma la mostra Io sono contemporaneamente di Marina Caneve, esito della residenza realizzata nell’ambito del progetto _CONFINE_ Una ricognizione fotografica lungo il Rubicone.

Nel corso dell’edizione 2024 sarà anche possibile visitare, nella Chiesa del Suffragio, la mostra Archivio vivo 2004 – 2024. Si tratta di un’antologica di Silvia Camporesi che comprende un’importante serie dedicata all’alluvione del maggio 2023.

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