MILANO. A dieci anni dalla sua nascita, il Museo di Fotografia Contemporanea si interroga sulla sua identità e lo fa con un convegno internazionale dal titolo “Quale museo di fotografia oggi?” che si terrà in sede sabato 17 maggio dalle 10 alle 18 attraverso un confronto con importanti istituzioni e dipartimenti museali che si occupano di fotografia livello internazionale.
Porteranno il loro contributo, infatti, diverse realtà internazionali. Dagli Stati Uniti il Museum of Modern Art di San Francisco e il Museum of Contemporary Photography di Chicago; dall’Europa il Victoria and Albert Museum di Londra, il Fotomuseum Winterthur dalla Svizzera, il Museum of Photography di Helsinki, il centro d’arte Paradox dall’Olanda; per l’Italia contributi dal MAXXI di Roma, dal Museo di Fotografia Fratelli Alinari di Firenze, dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e la riflessione degli storici della fotografia.
La fotografia è oggi un’arte mutante che, come ogni altra forma di arte contemporanea, è un insieme complesso di produzioni creative che vanno oltre la manualità e per certi aspetti l’autorialità, mescolano cultura alta e cultura bassa, interagiscono con i mass media, si nutrono di tecnologia, riguardano tutti i cittadini in una società nella quale l’homo faber si è trasformato in homo ludens. La neonata cultura digitale inoltre ha fatto precipitare tutta la storia della fotografia in una sorta di dimensione archeologica che l’ha di colpo trasformata in qualcosa di totalmente compiuto. Di fronte a questo enorme processo di trasformazione, l’istituzione museo, non più soltanto luogo della conservazione e dello studio, non più solo deposito autorevole ed elitario di modelli culturali stabiliti da presentare a visitatori passivi, diventa un dinamico contenitore di esperienze per e insieme al pubblico, uno spazio aperto che attraverso lo scambio discute la disciplina di cui si occupa.
Nato dieci anni fa, il Museo di Fotografia Contemporanea è l’unico museo di fotografia finanziato pubblicamente esistente in Italia completamente dedicato alla fotografia contemporanea. Il Paese conta infatti alcune importanti raccolte storiche, molti archivi, numerosi nuclei di opere fotografiche conservate presso i musei e le gallerie d’arte moderna, un museo privato con importanti collezioni storiche (Alinari), ma nessun’altra struttura di tipo pubblico con caratteristiche museali al di fuori di questa. Il Museo di Fotografia contemporanea è un museo della postmodernità e fin dalla sua nascita lavora sulla trasformazione, a un tempo, dell’idea di fotografia e dell’idea di museo. Insieme all’impegno nella tutela e nella valorizzazione del grande patrimonio fotografico e bibliotecario che conserva (2 milioni di fotografie, 20.000 libri), per quanto concerne le sue articolate attività è un vero museo in tempo reale: si è formato e sta crescendo nella contemporaneità e modella la sua missione proprio a partire dalla complessità e dalla frammentazione che caratterizzano l’arte e la comunicazione del nuovo secolo.
A dieci anni dall’apertura al pubblico, in un momento di riflessione sugli sviluppi futuri della sua mission e delle sue attività, nonché in una fase di passaggio istituzionale, il Museo di Fotografia Contemporanea intende interrogarsi sulla sua identità.
Partecipazione gratuita. Iscrizione on-line obbligatoria: www.mufoco.org/quale-museo-di-fotografia-oggi/