REGGIO EMILIA. In occasione della festa di Santa Rita, venerdì 22 maggio il museo dei Frati Cappuccini (via Ferrari Bonini n. 6) propone una apertura straordinaria dalle 8,30 del fino alle 19 per pernettere a tutti di poter vedere la mostra Herculaneum di Marcello Grassi (curata da Massimo Mussini e organizzata nell’ambito di Fotografia Europea).

 

Marcello Grassi_Casa del Rilievo di Telefo_©Marcello Grassi – su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Marcello Grassi_Casa del Rilievo di Telefo_©Marcello Grassi – su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

 

Ercolano non è un sito archeologico invaso da gruppi turistici che si trascinano rumoreggiando lungo le stradine e, se si ha la fortuna di visitarlo in certi periodi dell’anno, puoi assaporarne il silenzio che caratterizza i nostri cimiteri monumentali. Perché Ercolano è una città di morti, come morta è la sua architettura, congelata nell’attimo di un’esplosione nucleare e poi sepolta per secoli sotto uno strato di fango lentamente solidificato, che ha trasformato tutto in materia fossile. Dopo secoli di oblio i resti della città romana distrutta dall’eruzione del 79 d. C., le pietre assolate, le strade deserte, le mura resistenti estratte faticosamente da uno strato di venti metri di tufo sono percorse e riproposte ai nostri occhi da Marcello Grassi. Con la sua fotocamera, strumento di racconto visivo e di sollecitazione emotiva, attraverso il linguaggio silenzioso delle immagini Marcello Grassi tenta di indurre l’osservatore a una riflessione capace di oltrepassare il puro dato sensoriale, per farsi suscitatrice di senso.

 

 

R_Marcello Grassi_Casa dell'Alcova_©Marcello Grassi – su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
R_Marcello Grassi_Casa dell’Alcova_©Marcello Grassi – su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

 

Marcello Grassi (Reggio Emilia 1960) dal 1985 fotografa i luoghi della civiltà etrusca. Nel 1999 espone le immagini al Musée Reattu di Arles e Federico Motta Editore pubblica il volume ‘Etruria’. Nel 1992 è incaricato di fotografare la collezione archeologica dei Musei Civici di Reggio Emilia: da questa serie avvia una lunga ricerca sull’Anatomia del Tempo. Dal 1994 al 1996 fotografa la città di Arles, nel 1997 su incarico del Musée Archéologique di Nice-Cimiez, il sito locale, nel 1998 il monastero cistercense di Maulbronn e nel 2002 con Fabrizio Orsi, Luzzara, a cinquant’anni esatti da ‘Un Paese’ di Cesare Zavattini e Paul Strand. Nel 2004 Skira Editore pubblica ‘Luzzara. Cinquant’anni e più…’. Ha esposto in Italia e all’estero. Sue fotografie sono conservate presso musei italiani e stranieri

 

Herculaneum

Quando: dal 23 maggio al 28 giugno

Dove: Museo dei frati Cappuccini, via Ferrari Bonini 6, Reggio Emilia

Orari: sabato, domenica e festivi h. 10 – 12; 16 – 19

Info: tel. 0522. 580720 ; segreteria@museocappuccini.it ; www.fotografiaeuropea.it