BIBBIENA. Doppio appuntamento della casa editrice digitale al Festival di Bibbiena con la presentazione del libro di Sara Munari “Il fotografo equilibrista. Manuale di acrobazie per comunicare con le immagini” e del libro “Made in Korea” di Filippo Venturi.
[pull_quote_center]Fa parte del lavoro del fotografo vedere in modo più intenso di quanto non facciano le altre persone. Bill Brandt[/pull_quote_center]
La cronaca di questi giorni ce lo dice: di fotografia e del suo ruolo si parla, ci si interroga. Dalle foto dei profughi siriani che hanno sconvolto il mondo, agli scatti improvvisati raccolti da passanti con il cellulare su casi eclatanti di cronaca, l’immagine è il mezzo più potente con il quale raccontarsi e raccontare.
Ma quale la sua grammatica, quali le sue regole sintattiche per articolare frasi e contenuti in un linguaggio che sebbene istintivo e alla portata di tutti, ha un suo codice e una sua tecnica per uscire dalla spontaneità e fare in modo che una buona immagine comunichi ciò che abbiamo nella testa?
Ce lo spiega la fotografa Sara Munari nel suo nuovo libro Il fotografo equilibrista. Manuale di acrobazie per comunicare con le immagini, il secondo della collana, seguito de Il portfolio fotografico. Istruzioni imperfette per l’uso, che sarà presentato il19 settembre nell’ambito di FotoConfronti, festival di fotografia di Bibbiena, ultimo appuntamento di Portfolio Italia.
Nel suo nuovo lavoro, pubblicato in formato cartaceo e ebook, Sara Munari mette a disposizione del lettore le proprie immagini, i soggetti e gli argomenti del suo fotografare per sperimentare un nuovo modo di insegnare la comunicazione visiva: le sue fotografie si trasformano così in uno strumento didattico su cui è possibile annotare messaggi, suggerire stimoli e fornire preziose indicazioni teoriche e consigli pratici per imparare a “vedere” e “comunicare fotograficamente”.
Il fotografo equilibrista è edito da emuse, casa editrice indipendente, che si è specializzata in pubblicazioni che parlano di immagini, con l’intento di sperimentare nuove modalità di fare editoria, affiancando ai formati tradizionali una incessante ricerca nel digitale.
È in quest’ottica che sempre nell’ambito di FotoConfronti, emuse raddoppierà il suo impegno editoriale: oltre alla presentazione del libro di Sara Munari, la casa editrice presenterà l’ebook Made in Korea del fotografo Filippo Venturi, secondo classificato all’edizione 2015 del Premio concorso “Crediamo ai tuoi occhi” (sezione Percorsi),.
Nel suo lavoro Made in Korea Filippo Venturi, fotografo e videomaker, racconta un luogo, la Corea del Sud, che in meno di mezzo secolo è diventato uno tra i Paesi più moderni al mondo. Una corsa alla ricerca della modernità, del progresso tecnologico e industriale, che ha lasciato dietro di sé – nascosti dietro il mito della perfezione scolastica e professionale, perseguite con una smisurata competizione – devastanti effetti collaterali quali stress, alcolismo, isolamento sociale e un tasso elevatissimo di suicidi.
Il Premio “Crediamo ai tuoi occhi” è promosso da Club Fotografico Avis di Bibbiena, Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Comune di Bibbiena e Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) in occasione del festival FotoConfronti 2015.