ROMA. Giovedì 15 ottobre alle 19 a Officine Fotografiche verrà presentato Dùo 04. Sobre La Frontera Sur di Gianfranco Tripodo & Guillermo Abril. La pubblicazione è a cura di Zona e all’incontro interverranno Gianfranco Tripodo e Emiliano Mancuso.
DÚO: Non è un giornale, è giornalismo
DÚO è un giornale monotematico, senza una scadenza di uscita fissa,che esplora e rivendica il formato del racconto di reportage sviluppato da un giornalista e un fotografo. Dal 2014 la casa editrice PHREE, il collettivo di fotografi NOPHOTO e lo studio di design UNDERBAU lavorano insieme su questo progetto per sostenere il giornalismo contemporaneo. La pubblicazione propone a entrambi gli autori condizioni di lavoro poco abituali nel panorama dei media attuali: tempo e spazio per indagare in profondità un tema, con la massima libertà creativa.
Nell’arco di 42 pagine gli autori si servono degli strumenti del giornalismo d’inchiesta per far luce su tematiche poco battute dall’editoria tradizionale. Fino ad ora, sono apparsi quattro numeri: il primo parla delle tracce lasciate dagli attentati terroristici avvenuti l’11 marzo di dieci anni fa a Madrid, il secondo numero racconta da una prospettiva insolita il dramma degli incidenti d’auto, la terza uscita ci porta nelle sale dell’ultimo cinema X della capitale Spagnola e infine il quarto numero è la cronaca del percorso dei migranti negli unici due terrori dell’Unione Europea in Africa.
Alla fine è riuscito a sfuggire alla cattura.
Melilla, Spain, April 2014. A subsaharan migrant hides himseld under a vehicle trying to avoid a forced expatriation by the Guardia Civil. He eventually managed to escape capture.
© Gianfranco Tripodo / Contrasto
Melilla, Spain, April 2014. Some 20 subsaharan migrants manage to escape from the Police and start running through the fields next to the border.
©Gianfranco Tripodo / Contrasto
Frontera Sur
“Frontera Sur” é una indagine multi-piattaforma (fotografie, video e libro) che esplora il fenomeno della migrazione a Ceuta e Melilla, le due enclavi spagnole situate in Marocco. La loro unica posizione geografica fa di esse le uniche porte d’ingresso in Europa via terra per chi arriva dall’Africa.
Dal 2011, seguo il percorso dei migranti fra il Marocco e la Spagna. Ho fotografato la vita quotidiana nelle foreste marocchine dove si rifugiano, in condizioni disumane, centinaia di migranti pronti ad entrare in Europa e sono entrato nelle case occupate del quartiere Bhoukalef a Tangier dove i migranti nascondo i canotti che servono ad attraversare lo stretto di Gibilterra. Ho sentito le grida di gioia durante gli “assalti” al perimetro della frontiera e quelle di dolore causato dalla violenta repressione delle forze militari a entrambi i lati del muro. Più e più volte sono stato testimone di violazioni dei diritti umani. Questo racconto vuole essere testimonianza della frontiera europea meno documentata durante questi anni di “emergenza” migranti nel nostro continente.
