Autoritratto e identità nella fotografia. Sono questi i temi centrali dei 6 incontri online organizzati da Fondazione Forma per la Fotografia. Appuntamenti ideati e condotti da Simona Ghizzoni che si svolgeranno da gennaio a giugno, con un appuntamento al mese.
Fotografa e artista, Simona Ghizzoni nel suo lavoro parte spesso da temi e immagini che affondano le radici nel suo vissuto personale. Tematiche che l’autrice rielabora e interpreta sfumando spesso i confini tra racconto autobiografico e documentazione.
Proprio il desiderio di esplorare il territorio tra fotografia, identità e autorappresentazione è lo spunto per questa serie di incontri. Un viaggio con sei autrici diverse.
Gli incontri online, il programma
Gli incontri si svolgeranno in diretta sulla pagina Facebook di Fondazione Forma per la Fotografia. In un secondo momento saranno visibili anche sui canali YouTube e Instagram.
Mercoledì 27 gennaio ore 19, Anna Di Prospero
Nata a Roma nel 1987, Anna Di Prospero approda alla fotografia attraverso la scoperta del mezzo fotografico digitale, attratta dagli strumenti di condivisione creativa. Esprime la sua ricerca tramite la fotografia staged e l’autoritratto. I suoi lavori, che si caratterizzano per il segno introspettivo con cui esplora la quotidianità e il rapporto con lo spazio e con l’altro, sono stati esposti in numerose mostre personali e collettive in Italia e Stati Uniti.
Mercoledì 24 febbraio ore 19, Alba Zari
Nata in Thailandia dove vive fino a 8 anni, Alba Zari sin da bambina conduce una vita nomade che la porta a vivere in diverse città e paesi. Una ricca esperienza di viaggiatrice che si riflette nella pratica fotografica.
Ha una sensibilità fotografica introspettiva, ritrae spesso figure femminili che nonostante la classicità delle composizioni emergono in tutta la loro forza espressiva. Con The Y Alba Zari affonda in un viaggio verso le proprie radici.
Mercoledì 24 marzo ore 19, Silvia Camporesi
Nata a Forlì nel 1973, Silvia Camporesi costruisce, attraverso i linguaggi della fotografia e del video, racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Nelle sue realizzazioni si è confrontata più volte con l’autoritratto e con l’autorappresentazione come elemento di indagine e di ricerca. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano.
Mercoledì 21 aprile ore 19, Silvia Rosi
Vive e lavora tra Londra e Modena. Il lavoro di Silvia Rosi esplora la sua storia familiare, attingendo alla sua eredità togolese. Il tema della famiglia, centrale nel suo lavoro, viene esplorato attraverso gli autoritratti in cui interpreta suo padre e sua madre. Lavora, oltre che con la fotografia, anche con testo e video.
Mercoledì 19 maggio ore 19, Alessandra Calò
Artista e fotografa, sperimenta fin dall’inizio della sua carriera l’uso di nuovi linguaggi che le permettono di approfondire i temi legati alla memoria, all’identità e al linguaggio stesso della fotografia.
Pratica dominante nel suo lavoro è la riappropriazione: il recupero e la reinterpretazione di materiali d’archivio attraverso i quali l’artista non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre una nuova visione della realtà.
Mercoledì 9 giugno ore 19, Paola Mattioli
Paola Mattioli nasce a Milano nel 1948, studia filosofia con Enzo Paci e si laurea con una tesi sul linguaggio fotografico. Il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza sessuale, le grandi e le piccole storie (dall’Africa alla Dalmine) sono i temi che affronta con uno sguardo lontano dal classico reportage, con una sottile distanza che mette in gioco con leggerezza e rigore. I
n ogni sua ricerca emerge la riflessione intorno al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione, la domanda sul senso del vedere e del fotografare.
L’evento è libero e organizzato con la collaborazione di Federica Muzzarelli e Raffaella Perna del Centro di Ricerca Fotografia Arte e Femminismo – Università di Bologna e della Collezione Donata Pizzi.