LECCE. Dal 23 al 25 ottobre il fotografo e urbanista Michele Cera sarà a Lecce con un workshop sulla fotografia di paesaggio, a cura dell’associazione Kult Culture visive. Si tratta, in particolare, di un momento di studio al fine di dare adeguati strumenti di indagine fotografica sul territorio ed il paesaggio.
In particolare le aree sottoposte allo studio percorrono la linea della costa adriatica che dalla zona a sud del brindisino giunge fino alla marina leccese di San Cataldo, un’area oggetto di profonde modifiche, sia urbanistiche che industriali, che hanno portato a veri e propri stravolgimenti del territorio e, non solo, anche a rischi ambientali come l’erosione di gran parte del litorale. Il periodico popolamento e spopolamento di queste aree da parte principalmente della popolazione locale ha inoltre creato come conseguenza effimeri centri urbani, dove manca un vero piano regolatore e conseguentemente un vero sviluppo sociale.
Il programma durante i tre giorni di workshop prevede come inizio uno studio in aula, in seguito diverse uscite fotografiche nelle aree di interesse e un lavoro di editing finale. Ciò permetterà a tutti gli studenti di poter ritornare sui luoghi stessi anche in seguito e produrre ognuno una propria personale ricerca che avrà come sbocco l’opportunità di essere esposta nella mostra finale dell’intero progetto “All we need is slow photographic teach&exhibit” nonché poter essere selezionata da parte di magazine on-line del settore a noi partner.
Il progetto curatoriale “All we need is slow photographic teach&exhibit” nasce dalla necessità di studiare e anatomizzare il territorio a noi più prossimo attraverso l’analisi fotografica, riflettere sui suoi cambiamenti e sui possibili sviluppi futuri. Il suo nome sintetizza un atteggiamento comunemente adottato dai fotografi, ovvero l’utilizzo dei lunghi tempi di esposizione così come attraversare con lentezza, preferibilmente a piedi, il territorio sottoposto all’osservazione. L’obiettivo finale è quello di coinvolgere pubblico e addetti ai lavori verso la consapevolezza nei confronti del territorio e del paesaggio con lo scopo di sensibilizzarli verso un utilizzo del mezzo fotografico che sia avulso da facili estetismi ma che sia mezzo espressivo attivo e concettualmente valido, al pari delle altre arti visive.
Michele Cera è nato nel 1973 a Bari. Urbanista, ha incentrato la sua ricerca fotografica sull’indagine degli insediamenti umani e sul territorio. Nel 2013 è uscito il suo primo libro “Dust”, pubblicato dall’editore tedesco Kehrer. I suoi lavori sono conservati in diverse istituzioni pubbliche come il MAXXI di Roma, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, il Museo del Territorio Biellese. È co-fondatore di Documentary Platform (www.documentaryplatform.com), archivio visivo sull’Italia contemporanea presentato nell’ambito di Mutation III (Festival Internazionale di Roma, MACRO, 2010; Eyes On-Monat der Fotografie Wien, Vienna, 2010). Nel 2015 è stato pubblicato “Nel Circolo”, nell’ambito del progetto “Dove viviamo”, serie di campagne fotografiche sulla città di Ravenna promossa da Osservatorio Fotografico. Oltre a ciò, da dieci anni svolge attività didattica e di divulgazione della fotografia d’autore, avendo curato numerose mostre e pubblicazioni legate ad attività didattiche e di ricerca, tra cui ricordiamo i progetti Southern Photographs e Documentaria promossi dall’Associazione Culturale LAB Laboratorio di Fotografia di Architettura e Paesaggio.