MILANO. Dopo il successo della scorsa edizione, Wildlife Photographer of the Year torna al museo Minguzzi di Milano, organizzata da Roberto Di Leo, presidente dell’associazione culturale Radicediunopercento.
In esposizione, fino al 22 dicembre, le ultime 100 immagini premiate al più prestigioso concorso di fotografia naturalistica del mondo, indetto dal Natural History Museum di Londra con il Bbc Wildlife Magazine e arrivate in Italia grazie all’esclusiva concessa dal Museo londinese alla PAS EVENTS di Torino.
Sarà, inoltre, ospite del Museo Minguzzi l’artista milanese Michele Vitaloni, rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo a livello internazionale, che correderà lo spettacolo fotografico della mostra con alcune affascinanti sculture di animali di grandi dimensioni.
La mostra articolata sui quattro piani del Museo, consente di immergersi in un viaggio affascinante negli aspetti più incontaminati e sorprendenti della natura che gli autori hanno “catturato” grazie alla loro conoscenza dell’ambiente, alla capacità di esprimersi con la macchina fotografica, alla creatività, alla pazienza e naturalmente alla passione.
Il premio si tiene ogni anno dal 1964 e in questa edizione ha visto la partecipazione di 98 paesi, con oltre 48.000 concorrenti che sono stati selezionati da una giuria di stimati esperti e fotografi naturalisti, proclamando i vincitori di ognuna delle categorie in gara. Tra le opere finaliste esposte spicca il premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year, assegnato al fotografo canadese Paul Nicklen per la sua fotografia Bubble-jetting emperor: un’immagine spettacolare di pinguini imperatori, nel loro caotico mondo sottomarino, scattata nel Mar di Ross, in Antartide. Paul è rimasto immobile, con le gambe bloccate nel ghiaccio, aspettando i pinguini. Improvvisamente gli uccelli sono saltati fuori dalla profondità e, con le dita congelate, il fotografo ha catturato questa incredibile immagine che, secondo il parere espresso dalla giuria, “…ti trascina per un attimo nel privato mondo dei pinguini imperatori: un caos infinito e perfettamente organizzato”.
Lo stesso premio per la categoria junior, 11-14 anni, il Veolia Environnement Young Wildlife Photographer, è stato vinto dall’inglese Owen Hearn con Flight paths: una splendente aquila e sullo sfondo di un aeroplano in lontananza. La foto è stata scattata nel luogo originariamente scelto per il terzo aeroporto di Londra, nel 1960, quando le aquile rischiavano l’estinzione. L’opposizione alla costruzione dell’aeroporto e la reintroduzione delle aquile, ha fatto sì che oggi questi uccelli possano volare ancora.
Degni di nota altresì i fotografi italiani che hanno ricevuto due menzioni speciali: Fortunato Gatto con la foto Celebration of a grey day, un paesaggio che ritrae la Laig Bay, in un’isola della Scozia nord-occidentale, menzionata nella categoria Paesaggi incontaminati; e Hugo Wassermann con la foto Positioning che immortala un’upupa su un tronco, nella nebbia, menzionata nella categoria Visioni creative della natura.
INFO: www.wpymilano.it