ROMA. Dopo il successo del primo episodio che si è focalizzato sulla figura dell’artista concettuale Edward Krasinski, dal 22 al 30 ottobre, l’Istituto Polacco di Roma e la Fondazione Pastificio Cerere presentano, negli spazi della Fondazione, il secondo episodio della mostra “In Polonia per saziare l’amore”, a cura di Ilaria Gianni e Luca Lo Pinto e dedicato al lavoro del fotografo Tadeusz Rolke.
La mostra si volge nell’ambito di “In Polonia, cioè dove?”, progetto dedicato all’approfondimento della scena artistica contemporanea in Polonia ideato da Ania Jagiello, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’Istituto Polacco, e da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere.
Tadeusz Rolke ha svolto un ruolo determinante nell’ambito culturale polacco e tedesco negli anni post-bellici, documentando molti degli happening del movimento della neoavanguardia e specializzandosi nella realizzazione di reportage su artisti e opere per riviste d’arte. Negli suoi scatti, azioni, performance e personaggi sono ritratti attraverso una composizione originale e un punto di vista privilegiato.
Tadeusz Rolke (Varsavia, 1929) è un fotografo il cui archivio costituisce una ricca documentazione di sessant’anni di storia polacca ed europea. Ha fotografato Varsavia nella rovina e nella sua resurrezione, le manifestazioni di dissenso verso il regime comunista e i cambiamenti dopo il 1989, oltre ad essere stato anche un maestro della fotografia di moda. Ha avuto un ruolo determinante nel contesto artistico polacco e tedesco negli anni post-bellici, documentando molti degli happening del movimento della neoavanguardia e specializzandosi nella realizzazione di reportage su artisti e mostre per riviste d’arte. Il suo lavoro è stato pubblicato in varie raccolte ed esposto in diverse esposizioni. Attualmente è professore al dipartimento di giornalismo dell’Università di Varsavia e co-fondatore della casa editrice edition.fotoTAPETA.
Info: www.pastificiocerere.it