Vivere in sospeso. Una mostra sui migranti

-

ROMA. Fino al 9 aprile al Foyer del Goethe-Institut sarà esposta la mostra “Between – in sospeso”. Esposti i ritratti individuali realizzati dalla fotografa tedesca Nanni Schiffl-Deiler e altri scatti creati nell’ambito delLittle Flower Project”, un progetto di fotografia artistica di Schiffl-Deiler dedicato ai bambini e ai giovani in condizioni di vita difficili.

 

Nanni Schiffl-Deiler
Nanni Schiffl-Deiler

 

Lo sguardo mediato dalla macchina fotografica dischiude loro un nuovo modo di vedere e gli offre la possibilità di intravedere una quotidianità attraverso le immagini. Le bambine fuggite si mantengono in secondo piano rispetto ai bambini. Molte di loro provengono da paesi basati su un sistema patriarcale e non sono abituate a proporsi con gli stessi diritti accanto all’universo maschile.
È stato difficile convincere le bambine a farsi ritrarre: per questa ragione, Nanni Schiffl-Deiler ha deciso di fotografarle così come vivono al momento, vale a dire in uno stato di invisibilità.

 

Nanni Schiffl-Deiler
Nanni Schiffl-Deiler

Questa mostra evidenzia lo stato dei profughi come esseri umani che si sforzano di esprimere, malgrado tutta la delusione e la disperazione, il loro destino difficilmente sopportabile. Le fotografie di questi giovani rifugiati comunicano come si svolge la loro vita quotidiana: molto vuoto, molto disordine, pochi esseri umani, talvolta solo ombre, sempre nuove strade, parcheggi, binari, scale, un paio di piante, alberi che lasciano intravedere un pezzo di cielo, una città e una ruota panoramica in lontananza, ogni tanto una chitarra, una pentola di minestra e qualche immagine enigmatica. Questi ragazzi non intendono trasmettere una vita artificiosa.

Il fatto di non dare per spacciato l’essere umano esige da loro un confronto con l’insensatezza, con l’incertezza e con le paure. La macchina fotografica messa a disposizione dei giovani rifugiati dalla fotografa Nanni Schiffl-Deiler li aiuta a realizzare i loro intenti. Le immagini sono lì a documentare che rimaniamo sempre degli esseri umani intenti a percepire la situazione nella quale siamo capitati e a vivere consapevolmente la nostra miseria e il senso di impotenza.

I profughi sono gli ospiti indesiderati dell’Europa, indipendentemente dal fatto che siano adulti, bambini o adolescenti. I governi europei adottano tutti i mezzi possibili ed immaginabili per sbarrare l’accesso di queste persone ai nostri paesi: potenziamento tecnico dei confini, aumento dei pericoli nell’attraversamento del mediterraneo, trattamento indegno da parte delle autorità, esclusione dalla vita normale, condizioni esistenziali infime.

Così vengono trattati appunto non solo gli adulti, ma anche i bambini e gli adolescenti. Molti di loro sono senza i genitori o altre persone di fiducia. Tutto ciò succede malgrado l’adesione di tutti gli Stati Europei alla Convenzione sull’Esercizio dei Diritti dei Minori e nonostante si siano impegnati all’unanimità ad assicurare un’adeguata protezione e un dignitoso sostegno umanitario a tutti i rifugiati minorenni. I responsabili non comprendono che questi bambini cercano protezione per ragioni assai diverse rispetto ai profughi adulti: non hanno alcun futuro nel loro paese, vengono cacciati, i loro genitori sono perseguitati, patiscono la fame, vengono sfruttati, vogliono aver accesso alla cultura e all’istruzione, desiderano aiutare la loro famiglia e la loro comunità. Invece di tutto ciò, una nuova sciagura subentra a quella preesistente. Le loro necessità non contano nulla. “So che cosa mi aspetta”, dichiara una bambina africana in un documentario televisivo, “ma cos’altro posso fare?”. La mostra presente intende confortare tutte le persone che vogliono sostenere questi giovani individui.

Lothar Krappmann. Membro del Comitato ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2003–2011).

 

Nanni Schiffl-Deiler
Nanni Schiffl-Deiler

 

Quando: fino al 9 aprile 2015

Dove: Foyer del Goethe-Institut Rom. Via Savoia, 15. Roma

Orari: Lunedì dalle 14 alle 19. Da martedì a venerdì dalle 9 alle 19. Sabato dalle 9 alle 13

Info: 06.84400541 ; 
info@rom.goethe.org

Ingresso: libero

The Mammoth's Reflex
The Mammoth's Reflexhttps://www.themammothreflex.com
Tutte le news sulla fotografia condivise dalla redazione. Contact: redazione@themammothreflex.com

Ultimi articoli

I “lampi di genio” di Philippe Halsman a Milano

Cerchi mostre in Lombardia? Fino al 1° settembre puoi vedere "Lampo di genio" con fotografie di Philippe Halsman. La...

Mostre ed eventi: tutta la bellezza di Fotografia Europea 2024

È ormai tutto pronto per la nuova edizione di Fotografia Europea 2024 a Reggio Emilia. Il festival fotografico, ormai...

Cosa vedere alla Biennale della Fotografia Femminile di Mantova?

Giunta alla terza edizione, la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova per il 2024 si trasformerà per un mese...

You might also like
- potrebbero interessarti -