TORINO. Nella nuovissima sede del Jest, a San Salvario, nel cuore di Torino, giovedì 28 gennaio inaugurerà la mostra “Caso Collettivo 11.227” di Pietro Paolini sulla storia (e le storie) della persecuzione del movimento Union Patriotica avvenuta in Colombia tra il 1986 e il 2006.
L’Union Patriotica fu fondata nel 1985 in occasione del processo di pacificazione tra i gruppi ribelli d’ispirazione marxista-leninista FARC ed ELN e il presidente Belisario Betancur. Il nascente movimento si presentò alle elezioni del 1986 promuovendo riforme politiche democratiche, sociali ed economiche come la riforma agraria, la nazionalizzazione delle risorse naturali e un modello economico nazionale slegato dal capitalismo globale, conquistando una quantità di voti mai raggiunta da un partito di sinistra nel Paese.
Tuttavia tra il 1986 e il 2006 due candidati presidenziali, 8 congressisti, 13 deputati, 70 consiglieri, 11 sindaci e circa 3.000 dei suoi militanti furono assassinati da gruppi paramilitari e membri delle forze di sicurezza di Stato. Ciò che inizialmente sembrò una coincidenza si rivelò progressivamente come una persecuzione sistematica per eliminare il partito e infondere terrore nei suoi sostenitori. Molti dei sopravvissuti e delle loro famiglie abbandonarono il Paese o si nascosero per sfuggire alla violenza; il 95% dei delitti commessi è rimasto completamente impunito.
Pietro Paolini ha affrontato i fatti più significativi di questa drammatica vicenda, ricostruendo la storia di alcuni casi di omicidio, strage, sparizione forzata ed esilio depositati alla Corte Interamericana. Attraverso diversi racconti visivi – costruiti fotografando i luoghi dove sono avvenuti i fatti, ritraendo paesaggi e dettagli, familiari o superstiti, e raccogliendo materiali forniti dalle famiglie stesse o trovati in archivi pubblici – Pietro Paolini ha ricostruito la complessità degli avvenimenti, analizzando la loro sistematicità e ferocia, e rendendo umane e personali le singole vicende.
Pietro Paolini è nato a Firenze nel 1981. Ha frequentato il corso triennale presso la Fondazione Studio Marangoni a Firenze. Dal 2004 ha focalizzato la sua attenzione sulla realtà del Sud America, con particolare attenzione verso i paesi del nuovo socialismo latino americano: Venezuela, Bolivia ed Ecuador. Nel 2006 fonda insieme ad altri quattro fotografi il collettivo TerraProject, che si occupa di tematiche sociali e geografiche italiane realizzando progetti collettivi di fotografia documentaria. Le sue fotografie sono state esposte in Italia e all’estero. Collabora come freelance con molte riviste italiane e internazionali. Nel 2009 ha vinto la sezione “borsa di studio” al premio “Canon giovani fotografi”. Dal 2001 è stato selezionato per fare parte del Reflexion masterclass di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Nel 2012 il suo lavoro “Bolivianas” viene premiato al World Press Photo 2012 con il secondo premio storie nella categoria Daily life. Nel 2013 vince il Premio M. Pesaresi per la fotografia contemporanea.
JEST è un progetto a cura della fotografa Francesca Cirilli e del fotografo ed editore indipendente Tommaso Parrillo.
Caso Collettivo 11.227
Dove: Jest – spazio per la cultura fotografica, via Silvio Pellico 8, Torino
Quando: dal 28 gennaio all’8 febbraio 2016
Orari: ven/sab/dom: 17–21 || lun/mart/merc/giov: 16–19