Lenny Kravitz è considerato uno dei personaggi più influenti della storia pop-rock degli ultimi venticinque anni. Ha spaziato fra diversi generi e non ha mai nascosto le sue radici soul, rock e funk.
La musica non è stata tuttavia l’unica arte in cui si è cimentato il cantautore statunitense, in quanto, attraversando tutta la vita di Kravitz, si trovano lavori come scrittore, produttore ed anche comparsate da attore in film come Precious (2009) e TheButler (2013).
Vincitore di ben quattro Grammy Awards consecutivi, egli è anche un polistrumentista riconosciuto. Fra gli strumenti suonati vi sono chitarra, basso elettrico, batteria, pianoforte, armonica a bocca e sitar.
Un personaggio senza dubbio parte dello star system americano ed internazionale, talvolta eccentrico e capace di immedesimarsi in esperimenti artistici come quello oggetto di questa recensione. Dopo trentotto milioni di album venduti nel mondo, Kravitz ha lanciato anche un’impresa creativa dal nome Kravitz Design Inc.
Oltre questa avventura imprenditoriale l’artista americano, da avido collezionista d’arte, ha iniziato una decina di anni fa ad acquisire fotografie di leggende come Diane Arbus, Gordon Parks, Bruce Davidson e James Van Der Zee.
Oggi ecco arrivare il risultato di quest’altra passione di Lenny Kravitz, la presente raccolta di scatti intitolata “Flash” (edizioni Teneus).
Chiunque ha pensato almeno una volta cosa si prova a stare nei panni della rockstar, di percepire cosa si sente nel vedere gente adorante chiamare, od urlare, il proprio nome sotto il palco o davanti un albergo. Lenny Kravitz ci accompagna in questo suo viaggio fotografico nel suo mondo, nell’universo della celebrità ed, in un certo senso, anche nel suo intimo.
Egli stesso nell’introduzione del libro afferma che “girando la lente verso di loro” [i fans e gli addetti ai lavori, ndr.] ha colto uno sguardo profondo dentro se stesso, catturando il mondo surreale che vive mentre è on the road. Kravitz definisce le impressioni di “Flash” come “un bellissimo momento di danza fra il cacciatore e la sua preda“, ed in effetti è questo che risulta sfogliando questo catalogo di istantanee.
Un excursus nella vita di un artista di successo che decide di regalare alla “gente che sta dall’altra parte” quell’attimo di celebrità che ha sempre desiderato, di immortalare espressioni irripetibili formatesi nel secondo di manifestazione del loro idolo, di mostrare ciò che accade quando la rockstar si mostra all’affamato pubblico.
Un esperimento curioso questo di Lenny Kravitz, un salto nel buio (o nella luce) attraverso lo specchio dello star system, un’interessante espressione soggettiva di un musicista che ha oramai saggiato tutte le proprie abilità artistiche. Tutto questo per ricordare a tutti noi che porsi dei limiti è lo sbaglio più grande che una persona possa fare.
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Teneues edition
96 pp., Hardcover with jacket
c. 50 duotone photographs
Text in English
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