È appena uscito per Humboldt Books il libro fotografico “Nino Migliori, Gente del Delta 1958“.
Un piccolo gioiello ricco di contributi fotografici che mostra un lavoro del fotografo bolognese realizzato oltre sessant’anni fa durante un’escursione domenicale nel Delta del
Po. Il tutto accompagnato da testi critici di Vasco Brondi, Corrado Benigni e Mauro Zanchi.
Un ritratto dell’Italia povera
Una gita diventa così un pretesto per tracciare un ritratto memorabile di un’Italia povera che oggi abbiamo dimenticato, cancellata dal boom economico e da quello che seguì.
Nino Migliori in questo periodo non era ancora un fotografo professionista, ma la sua curiosità verso luoghi, situazioni e persone era già vivissima. Il Delta del Po, un’area periferica con una miseria considerata endemica, è colto in scatti che rivelano la difficile coabitazione tra uomo e natura.
Centrale è il rapporto col fiume, ma nelle foto spiccano anche le strade non ancora asfaltate e gli interni poveri con pochi oggetti, i bambini sembrano piccoli adulti.
Un ragazzo con la Vespa è il primo segnale di un incipiente benessere. “Documenti storici lirici” li definisce Vasco Brondi nella sua sentita introduzione.
Un grande decano della fotografia
Nino Migliori è il decano dei fotografi italiani. Inizia a muoversi nel campo fotografico nel 1948, oscillando tra la fotografia realista (Gente dell’Emilia, Gente del Sud, Gente del Nord) e la sperimentazione di nuovi materiali e linguaggi, complice il rapporto con coevi esponenti dell’arte contemporanea (Rotella, Vedova, Tancredi).
Nel 1977 lo CSAC di Parma gli dedica la prima grande personale. Negli anni Ottanta utilizza la Polaroid come strumento di ricerca, mentre nel decennio successivo si avvicina al digitale. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni internazionali pubbliche e private. Tra queste: MAMbo di Bologna; GAM di Torino; CSAC di Parma; Centro Pecci di Prato; Galleria d’Arte Moderna a Roma; Calcografia Nazional a Roma; MNAC a Barcellona; Bibliothèque nationale de France a Parigi; Museum of Fine Arts a Boston; Musée Réattu ad Arles e SFMoMA a San Francisco.
Nel 2016 costituisce la Fondazione Nino Migliori a Bologna. È ancora oggi in attività.
Il volume si compone di 72 pagine e presenta non solo le fotografie di Nino Migliori, ma anche i testi di Vasco Brondi, Mauro Zanchi e Corrado Benigni.
Progetto grafico a cura di Maxwell Studio – Teresa Piardi.