“Loving. Una storia fotografica“. È questo il titolo del volume edito da 5 Continents Editions che ritrae l’amore gay e romantico tra uomini attraverso più di 300 fotografie. Scatti emozionanti e commoventi, realizzati tra il 1850 e il 1950, che raccontano con le foto l’amore tra coppie gay.
Un racconto visivo di rara sensibilità che porta alla luce una collezione del tutto inedita composta da migliaia di fotografie realizzate nei contesti più svariati, pubblici o privati.
Dagli scatti in posa all’interno di studi fotografici ai momenti di svago in spiaggia, al parco o in campagna, in contesti cittadini e ambienti domestici. Allo stesso modo, ampia e diversificata è anche la tipologia dei protagonisti ritratti. Dalla classe operaia del XIX secolo agli uomini d’affari vestiti alla moda, ma anche studenti universitari, soldati e marinai di tutte le età nel periodo che va dalla Guerra Civile americana alla Seconda Guerra Mondiale, fino ad addentrarsi negli anni ‘50.
Le foto di Loving, trovate in mercatini e in vecchi archivi di famiglia
Scattate in un periodo storico in cui le relazioni tra uomini erano ancora considerate nella maggior parte del mondo illegali, le foto di coppie gay contenute in Loving provengono dalla straordinaria collezione di Hugh Nini e Neal Treadwell.
Si tratta di una coppia di collezionisti che negli ultimi vent’anni ha meticolosamente raccolto oltre 2.800 fotografie ritrovate, come si può rileggere nell’intervista rilasciata ad Artribune. Tutto è iniziato per caso con ritrovamenti in mercatini delle pulci, all’interno di scatole di scarpe, archivi di famiglia, vecchie valigie. Oppure in occasione di vendite immobiliari e aste on line.
Fotografie che si sono rivelate essere oggi una testimonianza unica del sentimento amoroso fra uomini attraverso epoche e luoghi diversi. Gli scatti della collezione provengono infatti da tutto il mondo: Australia, Bulgaria, Canada, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Lettonia, Regno Unito e Stati Uniti.
Immagini storiche
La varietà delle immagini raccolte mostra le inevitabili trasformazioni avvenute in più di cento anni di storia. Sia nel campo della moda e delle acconciature che del design automobilistico e della stessa società.
Così come l’evoluzione e lo sviluppo della fotografia e delle diverse tecniche utilizzate nel corso del tempo. Tra questi ferrotipi, ambrotipi, cartoline fotografiche, fototessere, foto per biglietti da visita, cabinet card.
Ogni immagine di Loving è una dimostrazione di grande amore, ma anche di grande coraggio. Il desiderio condiviso di essere visti solo l’uno dall’altro e di immortalare per sempre in uno scatto quei momenti così unici e speciali prevale infatti sui rischi che si correvano all’epoca.
Nella maggior parte dei casi, poi,le coppie costituiscono l’unico soggetto dell’immagine. Eppure non mancano esempi in cui compaiono altri personaggi con il ruolo, non troppo sottaciuto, di felici testimoni.
Loving, un racconto spontaneo e sincero
Guardando le immagini è difficile non farsi rapire dalle espressioni sincere, dalla spontaneità dei gesti, dalla totale devozione dei protagonisti che traspare dagli scatti.
Queste straordinarie storie rimaste finora silenziose sono portavoce di un messaggio senza tempo. Ovvero che l’amore è un sentimento universale che accomuna l’umanità intera e che, attraverso emozioni prorompenti, totalizzanti, talvolta inesprimibili, riesce a superare ogni confine e ad abbattere gli stereotipi.
Due persone possono essere innamorate indipendentemente dal genere, dall’orientamento o da qualsiasi altra divisione creata dall’uomo.
Tutto ha avuto inizio da una foto trovata per caso in negozio
Nel saggio intitolato “Una collezione nata per caso”, Neal Treadwell e Hugh Nini raccontano come tutto ha avuto inizio. Ovvero da una fotografia trovata per caso in un negozio di antiquariato a Dallas, in Texas.
Quella che sarebbe poi diventata la prima fotografia della collezione è datata 1920 circa e raffigura due giovani uomini abbracciati che si guardano l’un l’altro. E sono chiaramente innamorati. Ad accompagnare quel ritrovamento del tutto accidentale fu la curiosità di scoprire come la foto fosse sopravvissuta nel corso degli anni fino al XXI secolo.
Il secondo scatto fu acquistato invece attraverso un’asta online. Racchiusa in una piccola cornice di vetro art déco con incisa la scritta “Yours Always”, la fotografia ritrae, in posa guancia a guancia, due soldati negli anni ’40.
Una vita di ricerche
Dopo le prime scoperte, Neal e Hugh hanno cominciato a dedicare sempre più tempo alla ricerca di nuove fotografie. Questo sia a livello locale, sia viaggiando attraverso Stati Uniti, Canada e tutto il mondo. È nata da così la loro collezione.
Una volta avviato il progetto, i collezionisti hanno quindi iniziato a osservare le fotografie per individuare i segnali rivelatori in grado di indicare chiaramente l’esistenza di una relazione d’amore tra i protagonisti raffigurati.
Prima fra tutti l’espressione degli occhi, poi l’analisi del linguaggio del corpo fino ai dettagli più sottili, come un piccolo gesto. Nel loro contributo, i collezionisti fanno riferimento anche a una serie di elementi ricorrenti in diverse immagini del libro.
Dagli ombrelli agli anelli
Caratteristica comune a numerosi scatti dalla metà del 1880 fino agli anni ’20 è ad esempio il fatto di mettersi in posa sotto un ombrello, probabilmente un segnale della relazione romantica in essere.
Un altro oggetto che ricorre in numerose fotografie di Loving è l’anello. Nonostante all’epoca l’opzione legale del matrimonio tra uomini non fosse ancora in alcun modo contemplata, diversi scatti mostrano lo scambio di anelli. Una delle prime foto del libro, datata intorno al 1860, ritrae proprio uno degli uomini della coppia che indossa un anello al mignolo.
Durante la seconda guerra mondiale la comparsa di fedi nuziali, bracciali e altri gioielli come simboli di impegno divenne infatti più comune, tanto che iniziarono ad essere indossati anche da molti soldati e marinai.
Anche la striscia fotografica realizzata nelle cabine compare spesso fra le immagini di Loving: lo strumento fu molto popolare per decenni poichè si connotava per essere un “posto sicuro” per mantenere l’anonimato della coppia senza coinvolgere altre persone come il fotografo o lo sviluppatore.