20.12.53 – 10.08.04 di Moira Ricci è una ricerca fotografica contemporanea complessa, realizzata tra il 2004 il 2014 e basata su un potente effetto realtà creato dalla finzione digitale.
Il progetto e la serie di opere realizzate alla sua conclusione costituisce una forma di riappropriazione della figura della madre perduta che, già nel titolo, richiama entrambe le date di nascita e di morte. Anche ispirato da La camera chiara di Roland Barthes, affronta i temi della memoria, della famiglia, delle origini contadine come elementi della propria identità.
20.12.53 – 10.08.04: un album di famiglia in 50 fotografie
Il volume di Moira Ricci, che l’artista stessa ha progettato ed è stato pubblicato da Corraini edizioni, comprende tutte le 50 fotografie della serie. Queste si susseguono in una libera sequenza secondo una messa in pagina semplice, con ampio spazio bianco intorno alle immagini, a richiamare il modo in cui le fotografie si presentano ai nostri occhi quando sfogliamo un album di famiglia.
Le immagini, a colori e in bianco e nero a seconda dell’epoca della fotografia di partenza, sono accompagnate da piccole didascalie significative che raccontano piccoli e grandi momenti di vita della madre.
Nell’insieme, un libro d’artista molto intimo ma al tempo stesso una pubblicazione che per semplicità e forza visiva coinvolge l’osservatore in una storia che misteriosamente gli appartiene irrimediabilmente. Un libro capace di diventare un oggetto d’affezione.
Il premio del Ministero
Il progetto di Moira Ricci ha vinto il Bando PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Questo ha permesso l’acquisizione da parte del Museo di Fotografia Contemporanea di tutto il corpus delle 50 opere costituenti la serie e la realizzazione del volume bilingue a cura di Roberta Valtorta.