NAPOLI. Il museo Madre dedicherà nella primavera 2016 un’ampia retrospettiva Mimmo Jodice (Napoli, 1934), uno degli indiscussi maestri della fotografia contemporanea. La mostra, concepita appositamente per gli spazi del museo, presenterà più di centro opere, dalle seminali sperimentazioni sul linguaggio fotografico degli anni Sessanta e Settanta ad una nuova serie (Attesa, 2015) realizzata dall’artista in occasione della mostra.
In attesa della mostra, l’artista riceverà la Laurea honoris causa e il Premio Svoboda al talento artistico e creativo giovedì 11 febbraio all’Accademia di Belle Arti di Macerata (ore 10, Aula Svoboda).
Questa la motivazione del titolo onorifico assegnato a Mimmo Jodice, artista che ha segnato la storia della fotografia italiana con serie fotografiche quali Vedute di Napoli e Mediterraneo, le cui opere lo hanno reso ambasciatore dell’arte italiana a livello internazionale:
“All’intellettuale totale che ha saputo trasformare il linguaggio fotografico in pratica critica e in cifra poetica. Alla curiosità dell’uomo che ha attraversato con eleganza il mondo della vita e delle mille meraviglie che la riguardano in tutte le sue varie declinazioni. Al fotografo che, con la sua sensibilità, ha coniugato il percorso estetico a un discorso metalinguistico sempre aperto a riflessioni pungenti sul presente e sul passato, sempre attento a descrivere l’emozione dell’istante, sempre pronto a trasformare lo scatto fotografico in un incantesimo dello sguardo”.
Dopo i saluti del presidente dell’Accademia di Belle arti di Macerata Evio Hermas Ercoli, l’intervento della direttrice Paola Taddei e del presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Pierpaolo Forte, si terrà la Lectio magistralis di Mimmo Jodice introdotta dalla Laudatio del direttore del museo Madre, Andrea Viliani.
Mimmo Jodice vive a Napoli, dove è nato nel 1934. Fotografo di avanguardia dagli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato costante protagonista nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche a livello internazionale. Nel 1980 pubblica Vedute di Napoli, che segna una svolta nel suo linguaggio e contribuisce a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell’architettura partenopee. Nel 1981 partecipa alla mostraExpression of Human Condition, a cura di Van Deren Coke, al San Francisco Museum of Art (in cui sono presentate anche opere di fotografi come Diana Arbus, Larry Clark, William Klein, Lisette Model). Nel 1985 inizia una lunga ed approfondita ricerca sul mito nel Mediterraneo: il risultato è un libro Mediterraneo, pubblicato da Aperture (New York), a cui segue una mostra al Philadelphia Museum of Art. Mostre personali dell’artista sono state presentate nei più importanti musei del mondo:Memorial Federal Hall, New York 1985; Archivi Imperiali, Pechino 1994;Philadelphia Museum of Art, Philadelphia 1995; Kunstmuseum, Dusseldorf 1996; Maison Européenne de la Photographie, Parigi 1998; Palazzo Ducale, Mantova 1998; Museo di Capodimonte, Napoli 1998; The Cleveland Museum of Art, Cleveland 1999; Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma 2000; Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, Torino 2000; GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contempornea, Torino 2000;MassArt, Boston 2001; Museum of Modern Art, Wakayama, in Giappone 2004, Museum of Photography, Mosca 2004; MASP-Museu de Arte de Sao Paulo, San Paolo del Brasile 2004; MART–Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Trento 2004; Istituto Italiano di Cultura, Tokyo 2006, GAM-Galleria d’Arte Moderna, Bologna 2006; Spazio Forma, Milano 2007, Museo di Capodimonte, Napoli 2008, Palazzo delle Esposizioni, Roma 2010, MEP Maison Européenne de la Photographie, Parigi 2010. Nel 2003 l’Accademia dei Lincei ha conferito a Mimmo Jodice il prestigiosoPremio Antonio Feltrinelli, per la prima volta conferito nel campo della fotografia. Nel 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli ha conferito a Jodice la Laurea honoris causa in Architettura e nel 2014 la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli gli ha assegnato il suo primo Matronato alla carriera.