La World Photography Organisation ha proclamato l’italiano Alessio Romenzi vincitore del concorso Professionisti nella categoria Attualità all’edizione 2017 dei Sony World Photography Awards, la più grande competizione fotografica al mondo.

Altri tre fotografi italiani sono stati premiati nella sezione Professionisti: Alice Cannara Malan, 3° posto, categoria Vita Quotidiana; Diego Mayon, 3° posto, categoria Architettura, e Lorenzo Maccotta, 3° posto, Storia contemporanea: a tutti e tre è stata riconosciuta la forza espressiva delle opere realizzate in base al tema assegnato.

 

 

ALESSIO ROMENZI, 1° POSTO CATEGORIA ATTUALITÀ, CONCORSO PROFESSIONISTI

La serie vincente “We are taking no prisoners” è un insieme di scatti che documentano tutto il dramma della guerra in Libia e il brutale stato in cui versa la città di Sirte. Dopo sette mesi di combattimenti, con settecento morti e oltre tremila feriti tra le file dell’esercito libico, Sirte è stata finalmente dichiarata libera.

Così commenta Romenzi i propri scatti: “L’offensiva per liberare Sirte è stata lanciata a maggio. I soldati libici erano per lo più civili, senza alcun addestramento militare. Oggi Sirte è una città fantasma. Nessuno sa con esattezza quanti militanti dell’ISIS ci fossero nella città prima dell’offensiva, né quanti di loro siano stati uccisi. Ma quello che è certo è che i soldati libici non hanno fatto prigionieri e oggi a Sirte ci sono decine e decine di cadaveri seppelliti sotto le macerie”.

Tra i membri della giuria, Russ O’Connell, Picture Editor di The Sunday Times Magazine (Regno Unito), ha detto dell’opera: “Tra tutte le fotografie di guerra visionate nell’ambito del concorso, queste sono di gran lunga le più intense. Romenzi è un fotografo che ha deciso di mettere a rischio la propria persona, mischiandosi alle forze che hanno lanciato l’offensiva”.

 

© Alice Cannara Malan, Italy, Shortlist, Professional, Daily Life, 2017 Sony World Photography Awards
© Alice Cannara Malan, Italy, Shortlist, Professional, Daily Life, 2017 Sony World Photography Awards

 

ALICE CANNARA MALAN, 3° POSTO CATEGORIA VITA QUOTIDIANA, CONCORSO PROFESSIONISTI

Fortemente interessata a documentare la vita e le persone reali, Alice Cannara Malan ha conseguito un Master in Fotografia e Design all’Università Elisava di Barcellona e oggi lavora a Milano, raccontando storie attraverso i suoi scatti.

La serie “My (m)other” è una riflessione personale sui rapporti familiari, tesa a catturare le dinamiche tipiche delle famiglie. Nel descrivere le sue immagini, Alice Cannara Malan dice: “Ho scoperto che nei rapporti familiari teniamo nascoste troppe cose: le nostre incertezze e sofferenze, i difetti di carattere e, ovviamente, il bene che proviamo gli uni per gli altri”.

Questo il parere di Aida Muluneh, fondatrice/direttrice, Addis Foto Fest (Etiopia), che ha fatto parte della giuria: “Cannara Malan ha affiancato tante immagini diverse con un approccio molto creativo e concettuale. Si percepisce l’emozione nei suoi scatti, ma non è un’emozione letterale, bensì celata”.

 

© Diego Mayon, Italy, Shortlist, Professional, Architecture (professional), 2017 Sony World Photography Awards
© Diego Mayon, Italy, Shortlist, Professional, Architecture (professional), 2017 Sony World Photography Awards

 

DIEGO MAYON, 3° POSTO CATEGORIA ARCHITETTURA, CONCORSO PROFESSIONISTI

Diego Mayon è un fotografo indipendente che vive a Milano occupandosi di vari incarichi professionali e di progetti documentaristici personali. Dopo il diploma in turismo, ha conseguito un Master in Fotografia alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti).

La sua serie “ATHENS STUDIO” è un’affascinante raccolta di immagini architettoniche dei bordelli di Atene, Grecia, dove la prostituzione è legale. Le autorità greche hanno di recente deciso di rendere attuativa una legge del 1999, che impone ai bordelli la richiesta di un permesso per poter operare.Tra le diverse tipologie previste, i bordelli denominati Studio sono quelli di fascia alta, più discreti, puliti e ordinati.

Il giudice Russ O’Connell, Picture Editor di The Sunday Times Magazine (Regno Unito), commenta: “Le insegne al neon sono il filo conduttore di tutti gli scatti che ritraggono gli Studio. Dietro la facciata di questa insegna così discreta si cela una realtà del tutto diversa, una dimensione sconosciuta al resto del mondo”.

 

© Lorenzo Maccotta, Italy, Shortlist, Professional, Contemporary Issues, 2017 Sony World Photography Awards
© Lorenzo Maccotta, Italy, Shortlist, Professional, Contemporary Issues, 2017 Sony World Photography Awards

 

LORENZO MACCOTTA, 3° POSTO CATEGORIA STORIA CONTEMPORANEA, CONCORSO PROFESSIONISTI

Nato a Roma nel 1982, Lorenzo Maccotta ha iniziato la propria attività occupandosi principalmente di tematiche contemporanee e fotografia documentaristica. I suoi progetti personali sono stati esposti presso musei, gallerie e festival, tra cui il MACRO (Fotografia – Festival internazionale di Roma), il MAXXI (Open Museum/Open City), il Münchner Stadtmuseum (FotoDocks Festival) e la galleria d’arte De Questee (Re-imagine Europe).

La serie “Live chat studio industry” ritrae modelli e modelle che lavorano nell’industria delle webcam per adulti in Romania, nazione afflitta da uno dei tassi di disoccupazione più alti della UE e ora diventata indiscussa capitale mondiale delle attività webcam in studio.

Allegra Cordero di Montezemolo, curatrice e responsabile mostre, Centro de la Imagen (Messico), membro della giuria, commenta: “C’è gente che osserva dallo schermo del proprio computer delle situazioni che sembrano vere; in realtà è tutto inscenato. Sono immagini davvero affascinanti.”