Il Premio Musa 2021 per donne fotografe, dedicato alla produzione di portfolio e lavori progettuali eseguiti da fotografe italiane, professioniste e non, si è appena concluso.
Il premio, alla sua terza edizione, è nato con l’intento di appoggiare e agevolare la fotografia femminile sul territorio italiano.
Il premio è diviso in tre sezioni e con un premio a ciascuna partecipante di ogni categoria.
- Reportage, Street photography, Natura, Viaggio, Eventi.
- Progetto personale, Fotografia concettuale, Ricerca, Still life.
- Ritratto in studio, moda, ritratto ambientato, fotografia di spettacolo.
A selezionare le vincitrici di questa edizione la giuria composta da Grazia Dell’Oro, Chiara Ruberti, Sara Munari e Antonella Monzoni. Tutti i progetti saranno proiettati alla Biennale della fotografia femminile di Mantova.
Premio Musa 2021: Noemi Comi, Homo Saurus
Noemi Comi è la prima classificata per la categoria Progetto personale, Fotografia concettuale, Ricerca, Still life.
Il progetto
“Molto tempo fa la terra, allora territorio disabitato e ricco di materie prime, fu invasa dagli Anunnaki una popolazione di rettili provenienti dal pianeta Nibiru. Gli Anunnaki per sfruttare
al massimo le materie prime che la terra aveva da offrire, decisero di creare una nuova forza lavoro: gli esseri umani. Questi furono generati in laboratorio attraverso modifiche del DNA. Ben presto gli Anunnaki iniziarono a perdere il loro potere accoppiandosi con gli umani, dando origine ai cosiddetti rettili umanoidi. Questa nuova generazione di rettili è ancora oggi al vertice del potere.”
Homo Saurus è un progetto ironico/critico che, basandosi sulle bizzarre teorie cospiratIve sui rettiliani, mette in scena un mondo alterato, distopico e infernale. La storia viene ricostruita attraverso documentazioni fittizie che testimoniano l’ascesa dei rettili-umanoidi sul nostro pianeta.
Le teorie cospirative sui rettiliani negli ultimi tempi stanno ricevendo un notevole riscontro, probabilmente a causa della crisi economica e dell’ascesa del populismo.
I cospiratori presentano una visione distorta della storia dell’umanità e del cosmo. Il loro intento è probabilmente quello di giustificare la loro mancanza di potere o incapacità di ottenere un lavoro. Ciò che abbiamo ereditato dalla mitologia, dalle antiche leggende, con l’aggiunta del crescente desiderio di riscatto, ha portato ancora una volta alla creazione di miti volti a fornire spiegazioni surreali all’ascesa di molti personaggi di potere.
Il progetto si serve di elementi mitologici per creare delle atmosfere ambigue, che si trovano talvolta al limite tra realtà e finzione. Una sorta di sguardo enciclopedico che, partendo da una visione del mondo scientifico, riscrive il presente e il futuro mettendo a nudo un atteggiamento tipico della società edonistica: la costruzione di miti e finzioni.
Cosa vince
La vincitrice potrà esporre il progetto selezionato nella galleria di Mu.Sa durante la serata di premiazione. La mostra sarà stampata da Fotofabbrica, laboratorio di Piacenza specializzato nella stampa fine art di fotografie, e sarà a carico di Musa. Seguirà un incontro con la curatrice Alessia Locatelli, direttrice della Biennale di Fotografia femminile di Mantova e curatrice free lance, per la produzione di progetti nuovi o in itinere. Al vincitore verrà data l’opportunità di avere un incontro online con la direttrice della casa editrice Emuse per comprendere i possibili sbocchi editoriali del proprio progetto. Inoltre le verrà consegnato uno zaino Manfrotto Chicago e un treppiede Manfrotto Bt carbonio.
Premio Musa 2021: Chiara Cunzolo, Free Down Sindrome
Chiara Cunzolo è la prima classificata della categoria Ritratto, Moda, Ritratto ambientato, fotografia di spettacolo.
Il progetto
Le malformazioni del tipo della sindrome di Down, dovute a un ben preciso e individuabile errore genetico, sono state facilmente diagnosticate con il ricorso all’ingegneria genetica. Così è stato stimato che il 65% dei bambini in Norvegia, ai quali prima della nascita era stata diagnosticata la sindrome, sono stati abortiti. Le cifre sono ancor più gravi in altri Paesi. Per esempio gli abortiti in Gran Bretagna sono stati il 90%, il 95% in Spagna e quasi il 100% in Islanda. In Danimarca le nascite con la Sindrome sono diminuite in media del 13% all’anno dal 2004-2010. Il quotidiano danese ‘Berlinske’ il 5 gennaio 2012 pubblicò la notizia che il governo danese avrebbe reso gratuiti i test di diagnosi prenatale e che i nati Down, continuando a diminuire del 13% l’anno così come negli anni precedenti il 2012, arriveranno a scomparire del tutto entro il 2030″, rendendo così la nazione scandinava “il primo Paese al mondo ‘Down Sindrome free’. Libero dalla sindrome di Down.
Cosa vince
Una mostra al festival della fotografia di Colorno, Colornophotolife. La vincitrice potrà esporre il progetto selezionato (si occuperà di stampa, cornici e spedizioni). Inoltre si aggiudica uno La vincitrice potrà esporre il progetto selezionato nella galleria di Mu.Sa durante la serata di premiazione. La mostra sarà stampata da Fotofabbrica, laboratorio di Piacenza specializzato nella stampa fine art di fotografie, e sarà a carico di Musa. Seguirà un incontro con la curatrice Alessia Locatelli, direttrice della Biennale di Fotografia femminile di Mantova e curatrice free lance, per la produzione di progetti nuovi o in itinere. Al vincitore verrà data l’opportunità di avere un incontro online con la direttrice della casa editrice Emuse per comprendere i possibili sbocchi editoriali del proprio progetto. Inoltre, le verrà consegnato uno zaino Manfrotto Chicago e un treppiede Manfrotto Bt carbonio.
Premio Musa 2021: Fiorella Baldisserri, Morris “il Cinemaio”
Fiorella Baldisserri si è aggiudicata il primo posto per la categoria Reportage, street photography, eventi, viaggi.
Il progetto
Il cinema è da sempre il sogno di Morris Donini. Tutti lo conoscono e lo amano come Morris il “cinemaio”, un artigiano della pellicola.
Nell’anno di chiusura forzata a causa della pandemia lui ha deciso di continuare a proiettare film a sala vuota. Nel buio del suo cinema, Morris si accomoda in una poltrona o in fondo alla sala, seduto in terra, così come faceva in tempi normali, come assaporando luci ed atmosfere che solo le immagini sanno dare. Lascia le porte aperte per permettere agli abitanti del piccolo paese di sentire le voci le musiche delle storie proiettate mentre i bagliori di luce escono come riflessi, per non dimenticare che il cinema esiste, che lo spettacolo va avanti. La resilienza è anche e soprattutto questa. Un unico spettatore Morris, e a volte il suo cane, in un momento di forte difficoltà, con le sale chiuse, ma gli affitti da pagare, con forza e determinazione sperando che le luci non si spengano per sempre.
Fin da bambino Morris disegnava sui quaderni di scuola le sale cinematografiche con i suoi flani per i manifesti e le sue rassegne cinematografiche. Casualmente conobbe il proprietario di un cinema in un piccolo paese in provincia di Bologna e da allora, ogni giorno, gli chiedeva di poter entrare a far parte di quel mondo per vivere l’atmosfera della sala, coi suoi tessuti di velluto rosso, le poltrone e il magico schermo. In cambio si offrì per piccoli lavori. Passarono gli anni e alla morte del proprietario gli venne chiesto di gestire quel cinema. Morris aveva 29 anni e senza pensarci un attimo accettò.
Oggi, dopo circa 20 anni, gestisce 3 sale cinematografiche nella provincia di Bologna, dedicando particolare attenzione sia alla qualità dei film trasmessi ma soprattutto all’accoglienza, accompagnando le proiezioni con aperitivi e serate a tema.
Il cinema come casa, luogo d’incontro e scambi d’opinione.
L’attività cinematografica ha subito una drastica riduzione di più del 75% in termini di presenze ed incassi, causando una perdita stimabile in più di 25 milioni di spettatori nel 2020: un crollo mai visto né ipotizzato dalla nascita di questo settore che oggi è un’industria.
Cosa vince
- Macchina fotografica Fuji xe4
- Zaino Manfrotto Chicago.
- Treppiede Manfrotto Bt carbonio
Menzione d’onore a Danila Dalmonte
La giuria ha deciso di conferire una menzione d’onore a Danila Dalmonte per il suo progetto “Storie di volti ripercorsi”. Riceverà un cofanetto contenente:
- 4 numeri di Gente di fotografia
- 3 libri fotografici della casa editrice Emuse
- 1 biglietto di entrata alla prossima edizione del Photolux festival, che si terrà nel 2022 a Lucca.