Sono stati scelti i vincitori del Premio Marco Bastianelli 2022, il premio dedicato al miglior libro fotografico edito in Italia nel corso dell’anno 2021.
Il Premio è nato con la volontà di ricordare il caporedattore di Fotografia Reflex, Marco Bastianelli, e il suo interesse per l’editoria fotografica.
Bastianelli ha sempre intuito, all’interno delle redazioni nelle quali ha lavorato, lo straordinario sviluppo del libro di fotografia come laboratorio di sperimentazione ed innovazione del linguaggio fotografico.
Le categorie del premio
Il Premio Marco Bastianelli 2022 è stato suddiviso in due categorie:
- opera di autore italiano pubblicata da una casa editrice;
- opera di autore italiano autoprodotta.
I volumi che hanno aderito al contest sono stati valutati attentamente da una giuria. ed ecco i vincitori.
Premio Marco Bastianelli 2022 ad Attilio Solzi
Attilio Solzi con il libro “The Absence“, Editore 89 Books, vince il Premio Marco Bastianelli 2022.
Dice la giuria: “Un progetto in forma di libro, convincente nella cura del progetto grafico e nell’intimo bianco e nero delle immagini; Il libro di Attilio Solzi scandisce nello sfogliare delle pagine lo scorrere delle stagioni e di esistenze invisibili ma radicate nell’indifferenza del nostro vissuto quotidiano, come una qualsiasi sedia di plastica. Immagini in cui la presenza umana è assente, con indizi del corpo e dei tempi da cui i corpi sono attraversati, che seminano interrogativi e tracce della loro presenza.
Premio Marco Bastianelli 2022 opera auto-prodotta a Martina Zaninelli
Il premio per l’opera auto-prodotta è andato, invece, a Martina Zaninellli con il libro “Young”.
Dice la giuria: “Attraverso sequenze serrate e ritmiche di parole e immagini che catturano la nostra attenzione come in un film, nel piccolo ma potente libro di Martina Zaninelli si srotola la storia di una generazione costretta ad andare a cercarsi un futuro fuori dall’Italia e la ricerca dei perché di questa scelta. “La bolla in cui eravamo cresciuti iniziava a spezzarsi, probabilmente perché avevamo smesso di essere bambini” – continua Martina Zaninelli – e ci rassicura che ora la Fiat Panda vive con lei all’estero. La forza innovativa del libro è tutto nel racconto intrecciato di fotografie contemporanee, immagini di repertorio, foto “trouvées”, frasi, ricordi scritti, slogan e volti che emergono dal passato per dare vita a una sorta di storyboard, con un processo narrativo che sarebbe piaciuto agli sceneggiatori della Commedia all’Italiana, da Cecchi d’Amico, a Maccari, a Scola“.
Menzione speciale a Nicolò Degiorgis
Prison Museum di Nicolò Degiorgis, edito da Rorhof.
Dice la giuria: “Questo volume contiene le fotografie della prigione di Bolzano e del Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea della città. Eterotopìe distanti pochi metri l’una dall’altra legate da similitudini e differenze, un progetto fotografico presentato in forma di libro con una grafica sorprendente.
Menzione speciale a Marco Zanella
Scalandrê di Marco Zanella, edito da Cesura Publish.
Dice la giuria: “In una regione, l’Emilia Romagna, dove tutto sembra essere stato già raccontato dai fotografi che ci sono nati, sorprende positivamente il libro di Marco Zanella, Scalandrê “fuori stagione”. Un progetto fotografico che testimonia il valore della cultura contadina e gli inevitabili cambiamenti tecnologici con cui deve fare i conti e in qualche modo farli suoi, riannodandone i legami dopo la lunga parentesi industriale“.
Menzione speciale a Vaste Programme
The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver di Vaste Programme (Giulia Vigna Leonardo Magrelli and Alessandro Tini) pubblicato da The Eriskay Connection.
Dice la giuria: “La loro ricerca si sviluppa negli ambiti della post-fotografia e dei nuovi media. Collegando, mettendo in relazione i significati differenti e molteplici delle immagini, creano un diario visivo che traccia la storia del lungo ritorno a casa del camionista Ivan Putnik. Un piccolo diario di bordo per la voglia di esplorare il mondo, anche virtualmente, un potente racconto visivo che narra un territorio grande, difficile e pieno di contraddizioni“.
Menzione speciale a Valentina Parisi
Infernetto di Valentina Parisi.
Dice la giuria: “Un progetto a lungo termine quello di Valentina Parisi, che illumina squarci e ricordi su un luogo ricco di profumi e di essenze vegetali per la prossimità con il mare ma povero dei servizi essenziali; Privo di marciapiedi ma a misura di automobile; Figlio prima dell‘edilizia definita spontanea e della speculazione edilizia poi. Il progetto fotografico Infernetto si inserisce nell’attuale vivace dibattito tra artisti, sociologi e urbanisti sulle trasformazioni dello spazio e del paesaggio della periferia romana non solo in senso architettonico ma anche antropologico e sociale“.